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Ugo Tognazzi

Film, cast, attori e registi
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barbatrucco
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da barbatrucco »

Assolutamente d'accordo, anzi, credo che al di là dei gusti faccia guardare a questa realtà con una certa simpatia, non mancando di satireggiare un certo perbenismo.
Certo, oggi potrebbe risultare superato su un piano sociologico, ma non so quanto da noi si sia andati avanti nella percezione, anche se sono stati fatti passi da gigante, ma ad ogni modo è più una questione di genere teatrale/cinematografico, come sottolinei, e di scelta di una data manifestazione di quella realtà più che di caricatura grossolana vera e propria
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Insight
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da Insight »

Ma appunto, questo "guardare con simpatia" mi dà parecchio fastidio. A mio parere una coppia omosessuale non dovrebbe suscitare né "simpatia", né "tenerezza", né ilarità. Non è un film volgare ed è, tutto sommato, innocente; ma il punto di vista è sempre quello della maggioranza. In questo caso quello della maggioranza "illuminata", "progressista", che "guarda con simpatia" agli omosessuali, quasi come si guarda ai bambini, agli animali o ai personaggi dei cartoni animati. "A me sono simpatici i puffi". "E a me gli omosessuali...".
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barbatrucco
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da barbatrucco »

Infatti va sicuramente inquadrato nella realtà del tempo, nella cornice del genere e in quanto film destinato a un largo pubblico: in un tale contesto sortiva comunque un effetto positivo, ma non si poteva certo pretendere un punto di vista militante...
Penso sia meglio riuscito, in questo senso specifico, un film tutto italiano di fine Decennio come "La patata bollente" con Renato Pozzetto e Massimo Ranieri, ambientato non a caso in una realtà più quotidiana e con personaggi più realistici. Certo, anche qui non mancano dei cliché, ma sempre considerato il contesto della commedia leggera, pur con qualche pretesa sociale, e il periodo storico, in cui peraltro era in corso da qualche anno un primo "sdoganamento" dell'omosessualità, ci può stare.
"Il Vizietto" (e in parte i suoi seguiti) tenuti presenti questi limiti, resta a mio parere un film divertente e con un'ottima e misurata interpretazione dello stesso Tognazzi.
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ataru
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da ataru »

Dei cosiddetti colonnelli del cinema italiano (il Generale era senza dubbio Gian Maria Volontè) era di gran lunga quello che preferivo. Eccezionale sia in parti comiche che drammatiche e con una verve recitativa unica. Gli altri avevano tutti, in un certo qual senso, un clichè che li contraddistingueva e che sempre o quasi risaltava: Sordi e Gassman erano un pò stereotipati, Manfredi un pò troppo provinciale, solo Tognazzi era in grado di interpretare qualsiasi ruolo senza sciorinare canoni abituali. Ricordo che lo scoprii in coppia con Vianello quando, nella seconda metà del Decennio, i loro film abbondavano sulle tv private ma i lavori di vero e autentico spessore arrivarono soprattutto dopo la fine di quel sodalizio. Per quanto mi riguarda rimarrà sempre il conte Mascetti ma, volendolo ricordare come attore a tutto tondo, troverò sempre indimenticabile quella sua aria a metà strada tra il ridanciano e il malinconico che tanto me l'hanno fatto amare. Ciao, grande Ugo. em_drinks
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hal9000
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da hal9000 »

Non dimentichiamo i due film tratti da romanzi di Piero Chiara: "Venga a prendere il caffè da noi"
e "La stanza del vescovo", secondo me quei personaggi li poteva interpretare solo lui.
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galerius
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da galerius »

ataru ha scritto:Dei cosiddetti colonnelli del cinema italiano (il Generale era senza dubbio Gian Maria Volontè) era di gran lunga quello che preferivo. Eccezionale sia in parti comiche che drammatiche e con una verve recitativa unica. Gli altri avevano tutti, in un certo qual senso, un clichè che li contraddistingueva e che sempre o quasi risaltava: Sordi e Gassman erano un pò stereotipati, Manfredi un pò troppo provinciale, solo Tognazzi era in grado di interpretare qualsiasi ruolo senza sciorinare canoni abituali.
Forse quel che dava quest'impressione - che condivido con te - quella certa aria di distacco, quella misura rara da trovare negli altri mattatori, sempre un po' sopra le righe.
Un altro attore di questo tipo è stato Chiari ( anche se con una maggiore tendenza alla clownerie rispetto a Tognazzi ; ma nemmeno lui era una 'maschera' ).
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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hal9000
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da hal9000 »

galerius ha scritto:Un altro attore di questo tipo è stato Chiari ( anche se con una maggiore tendenza alla clownerie rispetto a Tognazzi ; ma nemmeno lui era una 'maschera' ).
conosciuto di persona, alla fine dei sui spettacoli usava sedersi sul marciapiede del teatro
a "continuare" lo spettacolo, :) ed a continuare quello che era sul palcoscenico,
battute, barzellette, e prese in giro garbatissime ai presenti, simpaticissimo, ci rimasi
molto male quando risultò impelagato in guai di droga.
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galerius
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da galerius »

OT Mi fa piacere questa tua testimonianza, Hal...conferma un'impressione che Walter Chiari mi ha sempre trasmesso, quella cioé di essere una persona umile e simpatica anche fuori dalla scena.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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hal9000
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da hal9000 »

galerius ha scritto: una persona umile e simpatica anche fuori dalla scena.
umile non so dire molto (di certo più di Gassman... conosciuto anche lui personalmente :lol: )
simpatico moltissimo, in uno degli episodi in cui lo incontrai, (Varazze mi pare) si fermò
in compagnia della sua partner di scena Maria Rosaria Omaggio, che per quanto bellissima,
di persona mi deluse, era molto più "normale" che nello spettacolo, o in TV. A proposito,
lei in quell'occasione non aprì praticamente bocca, quindi non so come parlava al di fuori
dello spettacolo. :O
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CortoMaltese
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Re: Ugo Tognazzi

Messaggio da CortoMaltese »

Il mio preferito in assoluto!
Una di quelle persone che se fosse vivo, vorrei conoscerlo di persona e prendermi insieme a lui una colossale sbronza!
Nato dall'avanspettacolo a soli 23 anni era già capocomico. Famoso il suo sodalizio (nonché l'amicizia), con Raimondo Vianello, è però da "solista" che Ugo Tognazzi dà il meglio di sé, attraverso alcuni personaggi entrati nell'immaginario (primo tra tutti il Conte Raffaello Mascetti).
Noto tra i registi e i produttori per la sua disponibilità a essere chiamato anche allì'ultimo momento ("Porcile" di Pasolini e "La proprietà non è più un furto" di Petri, dove sostituisce l'indisposto Volontè).
Celebre la falsa notizia del 1978, pubblicata dal giornale satirico "Il male", notizia in cui si affermava che Ugo Tognazzi era il capo delle B.R., scherzo al quale lo stesso Tognazzi partecipò compiaciuto e rivendicando in seguito "il diritto alla cazzata".
A dir l'onesta verità, madame, io prendo parte ad un concorso internazionale studentesco, per chi riesce a smerciare più copie dell'enciclopedia a puntate. (Alexander DeLarge)
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