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Uomini contro

Film, cast, attori e registi
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franz75
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Uomini contro

Messaggio da franz75 »

La scorsa settimana ricorrevano i settant'anni dalla disfatta di Caporetto. Con mio padre abbiamo pensato di rivedere questo film che rientra per poco nel nostro decennio, dato che è del 1970. Non sono un grande esperto di cinema, ma mi sembra che questo sia l'unico film italiano che tratta della Prima Guerra mondiale assieme a quell'altro autentico capolavoro che è "La Grande Guerra" di Monicelli. Esperti di cinema, se ho detto una stupidaggine, perdonatemi. :)

Regia: Francesco Rosi
Sceneggiatura: Francesco Rosi, Raffaele La Capria, Tonino Guerra (liberamente ispirato ad "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu)
Musiche: Piero Piccioni

Personaggi e interpreti (almeno quelli che conosco):

Sottotenente Sassu: Mark Frechette
Tenente Ottolenghi: Gian Maria Volonté
Generale Leone: Alain Cluny
Capitano Abbiati (almeno mi pare che nel film si chiami così): Gianpiero Albertini
Colonnello medico: Mario Feliciani

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Il film tratta della Grande Guerra (specificamente sull'altipiano di Asiago), e dell'evoluzione psicologica del Sottotenente Sassu: dopo aver richiesto il trasferimento dal Trentino in prima linea sull'altipiano di Asiago (in zona dove le operazioni di guerra infuriavano, essendo stato egli un fervente interventista), il giovane Sassu, sconvolto dall'insipienza degli alti comandi (che danno sempre o quasi prova di ottusità e crudeltà) muterà rapidamente opinione, fino al gesto che gli costerà la fucilazione, quando egli stesso ucciderà un maggiore che aveva deciso un'assurda decimazione della sua compagnia, rea, a suo dire, di essere fuggita di fronte ai bombardamenti del nemico.
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Le mie impressioni: il film è davvero duro, spietato, girato con adamantina coerenza da Rosi, che fin dall'inizio sembra dividere il mondo militare in due categorie: da una parte gli alti comandi, spietati e drammaticamente ottusi (in questo senso, davvero strepitoso il cameo di Mario Feliciani nella parte del ripugnante colonnello medico) ed i poveracci che poi la guerra la devono fare sul serio, spesso mandati allo sbaraglio con armamenti inadeguati e con azioni suicide ed inutili (le corazze Farina...). Secondo me il protagonista Frechette avrebbe appieno il physique du role, ma mi sembra non riesca a dare appieno il senso del tormento interiore e del mutamento subito dal giovane sottonente Sassu.
Strepitose al contrario le prove di Volonté nella parte del generoso ed ingenuo tenente socialista Ottolenghi (posso dire che secondo me Volontè è tranquillamente uno dei quattro-cinque attori italiani più grandi in assoluto ? Io non ricordo un film o sceneggiato in cui la sua recitazione sia meno che eccellente) e quella di Alain Cluny nella parte del terribile generale Leone (che se non ricordo male, Lussu descrive con dei lineamenti del volto talmente duri da apparire addirittura "senza labbra").
Mutatis mutandis, devo però dire ciò che avevo già notato in occasione de "Il marito in collegio" di Guareschi: il film ha in realtà il difetto di snaturare in modo abbastanza evidente il romanzo di Lussu, dove non mancano gli episodi un poco più "leggeri" (spero di non ricordare male, ma mi sovviene un tratto molto divertente in cui Lussu parla con un suo collega dell'"Orlando furioso" di Ariosto ed il suo interlocutore è convinto si stia parlando del ministro Vittorio Emanuele Orlando...o il toccante episodio in cui Lussu legge all'amico Avellini, diventato cieco per una ferita di guerra ed oramai morente, l'ultima lettera scrittagli dalla fidanzata) e dove non sempre gli alti comandi danno quella prova di cieca ottusità che si manifesta in modo tanto evidente nel film di Rosi.
Un paio di piccoli esempi: mi pare che nel film sia abbastanza superflua la doppia scena di decimazione decisa dal maggiore Melchiorri, che nella pellicola, più che una persona disturbata e debole di nervi (come nel romanzo), sembra addirittura un pazzo furioso che non vede l'ora di far fuori qualcuno dei suoi soldati (difatti nel libro di Lussu, la prima decimazione viene sventata proprio in extremis dalla decisone dell'alto comando). Del pari, la scena degli uomini che brindano alla supposta dipartita del generale Leone perde molto di efficacia, rispetto al romanzo, dove il generale è ignaro del fatto che i suoi uomini stiano celebrando la sua morte e si unisce al brindisi davvero convinto che gli ufficiali stiano festeggiando le decorazioni conferite alla bandiera del reggimento. Ancora: la scena in cui Sassu tenta (di fatto) di far ammazzare Leone dall'infallibile cecchino austriaco che sorveglia la famigerata "feritoia n. 14", nel libro è in realtà perpetrata da Ottolenghi (con Lussu che è conscio della tragedia che sta per compiersi, e che poi in realtà non si compie, ma non riesce ad intervenire, quasi trattenuto da una forza superiore che lo ferma), cosa che rende la scena assai più plausibile. Peraltro, curiosamente, la scena con la terrificante trombonata sulla parola "vittoria" scritta su ogni pugnale e sul combattimento corpo a corpo al coltello, sta benissimo in bocca al generale Leone ma, se non ricordo male, nel libro la fa il successore di Leone (che viene sic et simpliciter promosso ad altri incarichi), che mi pare si chiami Piccolomini. Ad un colloquio con Piccolomini (spero di ricordare giusto, ma purtroppo non ho avuto il tempo di rileggere anche il libro) si rifà poi la scena della confessione di Sassu al generale Leone (e qui davvero il senso del colloquio è del tutto snaturato, visto che nel libro, Lussu, alla domanda sul tipo di pace che vorrebbe si trae furbescamente d'impaccio parlando di una "pace vittoriosa" e non della generica "pace vera" messa in bocca a Frechette).
Ciò detto, Rosi decide di sviluppare una tesi e lo fa nel miglior modo possibile, grazie anche ad un'atmosfera costantemente livida e cupa (anche quando le scene si svolgono in pieno giorno, come nella scena davvero terribile del disertore abbattuto dai suoi stessi commilitoni proprio mentre sta per arrivare a ridosso delle line austriache), coadiuvata efficacemente dalla shostakoviana colonna sonora di Piccioni.
In sintesi, il film è secondo me bellissimo, ma per apprezzarlo appieno sarebbe meglio non aver letto il libro di Lussu.
Complessivamente, devo dire che per il suo misto di commedia, tragedia ed eroismo, il mio film italiano preferito sulla Prima Guerra Mondiale resta "La Grande Guerra". Ma senza ombra di dubbio "Uomini contro" (pur correndo talvolta il rischio, immagino consapevole, di scivolare in una sorta di "retorica dell'antiretorica") è comunque un grande film.
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Mauro Tozzi
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Re: Uomini contro

Messaggio da Mauro Tozzi »

franz75 ha scritto:La scorsa settimana ricorrevano i settant'anni dalla disfatta di Caporetto.
Veramente sono cento... ;)
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
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Re: Uomini contro

Messaggio da galerius »

E' un film che ho visto ormai molti anni fa, ma ne ho un ricordo abbastanza vivido, forse proprio grazie alla cupezza e al senso di condanna e totale mancanza di speranza di cui parla Franz.
Fa parte di quelle pellicole che rappresentano la guerra nel suo orrore e la sua sporcizia, senza tentazioni epico-coreografiche ( me ne vengono in mente altre due, I Seicento di Balaklava di Tony Richardson - dove è un po' più accentuato il lato grottesco e satirico - e Salvate il soldato Ryan di Spielberg ; ma altre ce ne saranno, non ho visto molti film bellici ).
Altra scena che mi era rimasta impressa era quella degli Austriaci che a un certo punto smettono di mitragliare gli Italiani destinati a un inutile massacro ( si saranno verificati casi simili ? Mi viene in mente solo la "tregua di Natale", in proposito ).

P.S. Piccola correzione - non me ne voglia - a Franz : il nome dell'attore è Alain Cuny.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Re: Uomini contro

Messaggio da franz75 »

Mauro: chissà cosa m'è venuto in mente a scrivere settanta...qua l'età inizia ad avanzare, c'è poco da fare... ;)
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Re: Uomini contro

Messaggio da franz75 »

Galerius: vero, altra scena da ricordare.
A me, peraltro, viene in mente, anche "Orizzonti di gloria" di Kubrick, che tratta anche quello della disumanità e dell'ottusità degli alti comandi durante la Grande Guerra, in questo caso francesi.
Niente, oggi non ne ho indovinata una...e dire che prima di spedirlo l'ho riletto almeno cinque volte... :)
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Re: Uomini contro

Messaggio da Omero »

Bellissimo film di denuncia sulla stupidità della guerra e dell'afflato patriottico, proprio delle classi agiate e benpensanti, che spinse l'Italia ad entrare nella WW1 a spese delle truppe mandate al macello. Troppi fanti, troppi meridionali che non avevano mai visto il Nord e le montagne, uccisi sui fiati di altisonanti arringhe fatte da dai politici e generali dell'epoca.

La scena alla quale si riferisce Galerius è senz'altro quella dell'attacco allo scoperto che i soldati italiani sono stati costretti a portare coperti dalle pesanti, ingombranti e inutili "corazze Farina" che, a detta del criminale Generale Leone, li avrebbero resi invincibili.

A proposito della Grande Guerra, oltre a quelli già citati, voglio ricordare il film Niente di nuovo sul fronte Occidentale, del 1979, remake di All'Ovest niente di nuovo del 1930, entrambi tratti dall'omonimo scritto di E.M.Remarque. Il film del '79 fu diretto da Delbert Mann, e vide fra i protagonisti: Richard Thomas, Ernest Borgnine e Patricia Neal.

Con questo, in un certo modo, si concluse il racconto di quella grande tragedia visto da 3 fra i belligeranti: gli italiani, i francesi e i tedeschi. Molto più tardi vennero realizzati altri film che davano anche il punto di vista degli anglo-americani, impegnati in un altro mattatoio: quello della Somme e delle Ardenne che vide per la prima volta, a Ypres, l'uso di quel gas di cloro (iprite per l'appunto) chiamato "mustard" per il suo caratteristico odore di senape.
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Re: Uomini contro

Messaggio da Omero »

@Galerius. In realtà c'è un altro film, assai più tardo, che narra di una tregua sul fronte.
Si tratta di Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia, un film francese del 2005 scritto e diretto da Christian Carion sulla Tregua di Natale del dicembre 1914, fra soldati di trincea tedeschi, francesi e britannici.
È il racconto romanzato di un episodio reale accaduto nel dicembre 1914, quando Guglielmo di Prussia, principe ereditario dell'impero tedesco, mandò il primo cantante dell'Opera di Berlino in visita al fronte. Quando il tenore, Walter Kirchhoff, cantò per il 120º e il 124º reggimento Württemberg, i soldati francesi salirono sulle proprie trincee e applaudirono, ovviamente senza colpo ferire da parte dei soldati tedeschi.
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Re: Uomini contro

Messaggio da galerius »

Omero ha scritto:@Galerius. In realtà c'è un altro film, assai più tardo, che narra di una tregua sul fronte.
Si tratta di Joyeux Noël - Una verità dimenticata dalla storia, un film francese del 2005 scritto e diretto da Christian Carion sulla Tregua di Natale del dicembre 1914, fra soldati di trincea tedeschi, francesi e britannici.
È il racconto romanzato di un episodio reale accaduto nel dicembre 1914...
Lo conosco ; l'ho visto un paio di volte...molto bello, toccante.
Infatti pensavo proprio a quell'episodio ( che poi nella realtà fu una serie di episodi ) nell'intervento precedente.
Se ne parla anche in un film non settantiano per poco, Oh, che bella guerra !, di Attenborough.
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Re: Uomini contro

Messaggio da konigstiger »

Ottima pellicola di denuncia, con un gian maria volentè straordinario, da sottolineare anche la magistrale interpretazione di mark frechette attore francese morto in carcere in circostanze molto sospette.
konigstiger
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Re: Uomini contro

Messaggio da konigstiger »

franz75 ha scritto:Galerius: vero, altra scena da ricordare.
A me, peraltro, viene in mente, anche "Orizzonti di gloria" di Kubrick, che tratta anche quello della disumanità e dell'ottusità degli alti comandi durante la Grande Guerra, in questo caso francesi.
Niente, oggi non ne ho indovinata una...e dire che prima di spedirlo l'ho riletto almeno cinque volte... :)
Dettagli, la tua recensione è scritta molto bene em_ok2
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