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Le macchine per scrivere degli anni '70

Televisori, radio, cineprese, hi-fi, strumenti musicali, videogames, computer...
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Mauro Tozzi
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Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da Mauro Tozzi »

In quest'epoca di computer e Internet, vogliamo ricordare le care vecchie macchine per scrivere, che negli anni '70 erano all'apice della loro diffusione. Che modelli avevate? Quanto le usavate voi o i vostri genitori?

Io ho avuto per anni in casa una Olympia Splendid degli anni '60.
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lisa jean
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da lisa jean »

Noi avevamo la gloriosa Olivetti 32, che mio padre acquistò nei Sessanta, credo, ma che restò molto a lungo in casa: confesso di averci scritto anche la mia tesi di laurea...nel '93, quando ormai i computer erano diffusissimi!
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RebekahMikaelson
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da RebekahMikaelson »

Il mio allievo anziano mi ha fatto vedere una "Lettera 32" poco tempo fa, era contenuta in una valigetta, ma non l'ho potuta provare, credo non ci fosse l'inchiostro. L'ho fatto invece con una che credo fosse un modello precedente, tipo quelle che hanno gli scrittori nei vecchi film anni 50/60, a casa della nonna di una bimba che curavo: non so se fosse quella in particolare ad avere tasti così duri, ma per scrivere mi ci voleva quasi...la rincorsa! Forse è anche colpa del fatto che sono abituata al tocco leggero di tastiere e mousepads :( Quelle settantiane erano più"morbide"?
Comunque le macchine da scrivere hanno un loro fascino e alcune "arredano" anche :)
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galerius
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da galerius »

L'unica macchina da scrivere ( so che è corretto dire "per" scrivere, ma non sono mai riuscito ad abituarmi a dire così :D ) che abbiamo avuto è l'Olivetti studio 44, precisa a quella della foto che allego.
Era piuttosto morbida, in effetti.
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Insight
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da Insight »

Anch'io non riesco a dire "macchina per scrivere" :lol:
Soprattutto da quando ho letto questo bellissimo libro
Scusate l' O.T. (è un libro del 1989).

Rientrando in tema, noi avevamo in casa una Lettera 22 che apparteneva ancora al nonno. Mio papà, gelosissimo delle sue cose, non ci permetteva di usarla quando eravamo piccoli. Ma quando lui non c'era, la nostra buonissima mamma ce la faceva usare. Né io né mio fratello eravamo in grado di posizionare il foglio con l'impaginatura giusta. Ci preparava tutto mia mamma. Così ci divertivamo a scrivere un po' :) Naturalmente la prima cosa che scrivevo io era il mio lunghissimo nome... ;)
Ultima modifica di Insight il ven 2 apr 2021, 10:53, modificato 1 volta in totale.
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Mauro Tozzi
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da Mauro Tozzi »

Questa era la macchina per scrivere che avevamo noi in casa (non proprio questa, naturalmente la nostra aveva la tastiera italiana e di tipo QZERTY):

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Whiteshark
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da Whiteshark »

Anche io avevo la gloriosa Olivetti Lettera 32. Pensando a tutte le Olivetti vendute, ancora oggi mi divido tra l'ammirazione per uomini come Olivetti e rabbia furente per chi ha affossato una simile azienda.
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Mauro Tozzi
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da Mauro Tozzi »

A mio fratello hanno regalato una Olivetti Studio 46 come questa:

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Ultima modifica di Mauro Tozzi il mar 31 ott 2017, 20:37, modificato 1 volta in totale.
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Mauro Tozzi
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da Mauro Tozzi »

Una IBM Selectric, macchina da scrivere elettrica nata nel 1970 che introdusse il meccanismo di scrittura con la cosiddetta "pallina da golf" al posto dei martelletti.

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felipe
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Re: Le macchine per scrivere degli anni '70

Messaggio da felipe »

Strumento familiare, visto che il mio povero papà era contitolare della concessionaria Olivetti di zona.
Nei 70 ero bambino, quindi frequentavo l'ambiente solo di passaggio, ma già a fine decennio ci passai l'estate post terza media, come "apprendista tecnico". :)
Ci lavorai veramente dopo il diploma alle superiori e assolto il servizio militare, quindi grosso modo a fine anni 80.
In quel periodo si era già nell'era delle macchine elettroniche, col carrello fisso e i caratteri disposti a raggiera su quella che veniva chiamata "margherita", e cominciavano ad apparire i primi home computer.
Ma le macchine elettro-meccaniche, quelle che spesso si vedono ad esempio nelle scene in ufficio dei film di Fantozzi, continuavano a essere molto presenti nelle varie aziende a cui facevamo assistenza, e ancor di più nelle scuole a indirizzo commerciale, dove rimanevano lo strumento principale per l'insegnamento della dattilografia.
A casa invece avevamo una Lettera 32, nella sua custodia in plastica rigida, che mi ha accompagnato dai tempi delle medie fino alle superiori, e che mi capitava di utilizzare per redigere presentazioni scolastiche dall'aspetto un po' più professionale.
Anche se il ricordo più caro che mantengo nei suoi confronti riguarda l'estate 1980, giochi olimpici di Mosca.
Con gli amici si era deciso, per spirito di emulazione, di mettere in piedi le "Olimpiadi di Quartiere", stilando un programma di varie gare da disputare tra di noi, con relativo riconoscimento ai primi tre classificati di ogni competizione.
Mancava però il premio fisico, così, seduto alla mia scrivania, presi un pacchettino di fogli A5 e cominciai a scrivere (anche più volte, visto che le macchine da/per scrivere di una volta non ammettevano errori) attestati di premiazione per i primi tre classificati alle diverse competizioni che avevamo previsto (più o meno una ventina).
Poco importa che tutto il mio lavoro risultò praticamente inutile, visto che l'entusiasmo per le nostre Olimpiadi personali si esaurì dopo le prime due gare. :)
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