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Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

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Mauro Tozzi
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Re: Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

Messaggio da Mauro Tozzi »

Ecco l'amplificatore Nikko che ho in casa:
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ataru
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Re: Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

Messaggio da ataru »

Mauro Tozzi ha scritto:Ecco l'amplificatore Nikko che ho in casa:
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Bellissimo ! Solo a vederlo mi stimola i neuroni, anche se non ho modo di ascoltarlo. Fra parentesi e a proposito di amplificatori, nel Decennio e anche in quello successivo tali apparecchi disponevano di una potenza che, pur se non stratosferica sulla carta, bastava e avanzava per sonorizzare adeguatamente una stanza, anzi spesso anche con amplificatori di "soli" 20/30 watt per canale non potevi andare oltre le ore 10/11 con la manopola del volume o rischiavi la sordità. Oggi moltissimi amplificatori e sintoamplificatori devono essere pompati di brutto per ottenere una spinta sonora sufficiente e questo anche se dichiarano potenze ragguardevoli. Il fatto è che in passato la potenza dichiarata era quella effettiva mentre oggi molte case costruttrici (soprattutto di scuola asiatica) dichiarano dati che poi non corrispondono alla realtà, come dire che la potenza effettivamente erogata non corrisponde a quella dichiarata. Probabilmente è anche per questo che l'alta fedeltà vintage è sempre più richiesta e i prezzi sui mercatini online sono anche "elevati" per apparecchi così datati.
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Mauro Tozzi
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Re: Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

Messaggio da Mauro Tozzi »

E questa è la piastra Aiwa che abbiamo comprato in un mercatino dell'usato: manca solo la manopola del volume, ma per il resto funziona.
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Ultima modifica di Mauro Tozzi il ven 6 nov 2020, 12:42, modificato 1 volta in totale.
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utopista_ricreduto
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Re: Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

Messaggio da utopista_ricreduto »

Arky ha scritto:Con "cosa" ascoltavate la vostra musica nei mitici Settanta ?
Era epoca di grandi cambiamenti nell'elettronica di consumo, e di "democratizzazione" dell'alta fedeltà, con apparecchiature di qualità anche ottima finalmente concesse al pubblico a prezzi abbordabili (principalmente ad opera di costruttori giapponesi, Pioneer, Yamaha, Onkio e Nikko in primis....; Sony e Denon, insieme ai produttori americani, pur proponendo materiale di ineccepibile qualità e resa sonora, imponevano prezzi nettamente più elevati, talvolta irraggiungibili).
Riuscii a convincere mio padre all'acquisto del nostro primo complesso stereo nel 1974 (ricordo che non dovetti nemmeno faticare troppo per ottenere il consenso....). La scelta cadde su un sistema Pioneer "entry level" che, in breve tempo, dette voce alla nascente discoteca del sottoscritto (e non solo !). Il sistema era composto da un amplificatore integrato SA-6200, di potenza non elevata in assoluto ma adeguata (se usato a tutto volume) ad evocare le immediate e giuste rimostranze dei vicini. Come giradischi fu scelto un PL 15-D con trasmissione a cinghia, braccio "a esse" Pioneer, con testina Ortofon. I diffusori erano due Pioneer CS-E420 con woofer a sospensione pneumatica e tweeter a "dome", con resa acustica finale decisamente buona in considerazione delle dimensioni (e del prezzo) dei diffusori stessi.

A fine decennio (1979), netto salto di qualità con acquisto di un ampli integrato (sempre Pioneer) SA-8800 (quasi il top della gamma dell'epoca, 80 + 80 Watt RMS sufficienti per pilotare adeguatamente una coppia di diffusori Acoustic Research AR 92). Come giradischi fu scelto un Pioneer PL 520, direct drive con testina Shure. infine, a complemento del tutto, un registratore a cassette Pioneeer CTF-900, dalle generose dimensioni, con vano cassette "a vista" (una novità successivamente poco imitata...), tripla testina, doppio capstan e, naturalmente, Sistema Dolby B per riduzione del rumore di fondo; un vero gioiello, per l'epoca. Le cassette audio potevano finalmente fornire una buona resa sonora!!
Caratteristici di entrambi gli apparecchi erano i meters luminosi azzurri in linea, con effetto estetico decisamente notevole.
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Tutto il materiale è ancora presente in casa, anche se le nuove tecnologie hanno reso buona parte delle apparecchiature obsolete... e quasi totalmente inutilizzate.
Peraltro all'epoca il sottoscritto, sempre incontentabile, avrebbe fatto pazzie per una coppia pre+finale McIntosh abbinato ad una coppia di diffusori JBL L-65 Jubal (tuttora i miei preferiti e dal suono... perfetto); in alternativa, una coppia di Infinity "Monitor IIa" a quattro vie, con cabinet a colonna.
Nei settanta purtoppo non ebbi lo stereo che intendi tu : avevo una radio Nordmende con giradischi uspra, ma era tecnologia primitiva anche se , volendo, funzionava . Tra l'altro la radio non è stata buttata via , cìè ancora e funziona alla grande. Le cassette non le sentivo, anche se avevo il catorcetto Philips grosso come un mattone che è stato l'errore di milioni di famiglie.
Considerando sociologicamente gli anni 70 estendendoli fino al 1982 allora posso aver voce in capitolo: nel 1980 a natale arriverà a casa mia lo stereo: come qualcuno in questo forum ha sottolineato a quei tempi anche il prodotto comune offriva una dignitosissima qualità , e a casa mia pià di qesto non si sarebbe potuto.
L?ho voluto anche dove abito adesso, posto le foto.
N.B. il giradischi non è l'originale, e ho un fratello che lo usa. La piastra di registrazione non lì'ho voluta perché nn ho voluto pià saperne di musicassette, ma detto fratello pur di non buttarla si è preso pure qurella (lui ha una casa enorme) . Il lettore del CD l'ho preso usato diversi anni dopo, scegliendolo per la concordanza di stile con l'impianto preesistente. L'equalizzatore mi è stato regalato negli anni 90
ma sta lì per bellezza , scollegato (non ritengo serva a niente) ripromettendomi magfari di sostituirlo con un prodotto diverso . Lo stereo aveva il suo mobile (allora usava ) col logo Pioneer, e anche esso non è stato buttato.
Mi ricordo che capitava, negli anni 80, di vedere pezzi di impianto stereo accanto o dentro ai cassonetti: probebilmente qualcuno doveva ottimizzare lo spazio in casa o doveva traslocare d'urgenza: immagine molto triste Una persona che conosco se ne accaparrò uno e lo tiene , perfettamente funzionante, in cantina.
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Robert Franck
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Re: Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

Messaggio da Robert Franck »

ah ah , vedendo i post, qui ci sono molti fortunati. Impianti a componenti separati già negli anni'70 o primissimi anni'80. Io nei '70 ero e sono ancora fan dei Rockets e Kraftwerk, e ascoltavo queste cose in un mo destissimo piatto amplificato Radiomarelli. Chiaramente terribile, ma nonostante tutto, di li sono partite le mie passioni oltre che per i suddetti gruppi , anche per Pink Floyd, Yes e molti altri, che mi sono portato finso ad oggi. Gli anni'8o non andareono molto meglio , un compattone Europhon . Per arrivare a un hi fi nel vero senso della parola ho dovuto aspettare di andare a lavorare . Mi presi un Pioneer, un Thorens , un ci Pioneer pd 6500 e un pasio di casse Interaudio Bose. Poi cambiai ampli con un Micromega minium , e il cd con il laser esaurito dall'intenso uso, con un Cambridge audio d500se. Anni dopo mi son preso un completo Micromega con casse ProAc e un giradischi The funk Firm.
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FLA
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Re: Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

Messaggio da Insight »

Da un certo punto di vista, e' positivo che grazie prima ai lettori cd e poi a internet, non occorra più firmare cambiali per ascoltare musica con questi impianti hi-FI che costavano una fortuna. Mio papa' lo compro' a rate nel 1982, assurdo se ci penso oggi.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie
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Whiteshark
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Re: Il vostro impianto Hi-Fi degli anni '70

Messaggio da Whiteshark »

Whiteshark ha scritto:Tornando all'oggetto del contendere, ossia l'Hi-Fi, si può anche notare che il "ritorno" al vinile ha comportato anche un'altra poco accettabile conseguuenza, ossia l'aumento a costi "lunari" delle puntine. Per un set di 3 puntine originali della "mia" Stanton D81S mi sento chiedere via baia da 300 dollari in su, più le spese di spedizione. em_mad

Questo lievitare non ha impedito, a quanto ho letto, ai vinili di superare in vendite i CD. Il che significa che ormai i CD li compro solo io.... :(
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