Jeeg Robot d'acciaio

[Insight]

Con Oscar Wilde, però, noi nostalgici dobbiamo stare attenti... Perché ha detto anche che il passato ha il solo merito di essere passato...

[galerius]

Il che lo escluderebbe come nume tutelare di anni70...
...però il buon Oscar rivendicava anche il diritto di contraddirsi

[Whiteshark]

Dei giapponesi era il mio preferito. Ricordo ancora l'ultimo episodio "Fino all'ultmo respiro" dove il "cattivo" imperatore viene "terminato".

[Rocky]

Una citazione particolare merita secondo me il generale Flora, bellissima, abilissima ed intelligentissima donna al servizio dell’Imperatore, contro la quale Hiroshi si trova spesso e volentieri in difficoltà. Quest'ultimo alla fine riesce a risvegliare in lei i sentimenti di amore e pace che le erano stati soffocati dall’Imperatore il quale, pur ridandole la vita da piccola, l’aveva soggiogata a sé facendone una guerriera del Male (“sei una creatura del male!!” - le dice Hiroshi – “non saprai mai cos’è l’amore!”). Hiroshi la convince a ritrovare dentro di sé tali sentimenti, tipici della razza umana dalla quale proviene, riuscendoci in una memorabile puntata nella quale lei ricorda momenti di spensierata vita familiare assieme ai genitori, quando era bambina. Alla fine Flora muore uccisa dall’Imperatore mentre cerca di liberare Hiroshi, spirando tra le sue braccia pronunciando la frase “Hiroshi caro, grazie per avermi insegnato cos’è l’amore”. Davvero notevole.

[Whiteshark]

Una citazione particolare merita secondo me il generale Flora, bellissima, abilissima ed intelligentissima donna al servizio dell’Imperatore, contro la quale Hiroshi si trova spesso e volentieri in difficoltà. Quest'ultimo alla fine riesce a risvegliare in lei i sentimenti di amore e pace che le erano stati soffocati dall’Imperatore il quale, pur ridandole la vita da piccola, l’aveva soggiogata a sé facendone una guerriera del Male (“sei una creatura del male!!” - le dice Hiroshi – “non saprai mai cos’è l’amore!”). Hiroshi la convince a ritrovare dentro di sé tali sentimenti, tipici della razza umana dalla quale proviene, riuscendoci in una memorabile puntata nella quale lei ricorda momenti di spensierata vita familiare assieme ai genitori, quando era bambina. Alla fine Flora muore uccisa dall’Imperatore mentre cerca di liberare Hiroshi, spirando tra le sue braccia pronunciando la frase “Hiroshi caro, grazie per avermi insegnato cos’è l’amore”. Davvero notevole.

[lespaul]

Credo lo stiano riproponendo su MAN-GA, canale 149 di Sky

[KentoStraker]

Credo lo stiano riproponendo su MAN-GA, canale 149 di Sky

si esatto, inoltre è stata pubblicata in DVD da YamatoVideo insieme ai fratelli Mazinga Z,Grande Mazinga e Goldrake

[ataru]

Da studiosa di letteratura, vorrei far notare che la serie di Jeeg è anche un romanzo di formazione, che mostra l'evoluzione di Hiroshi da ragazzo scontroso e sbruffone a uomo maturo e consapevole. Forse è anche questo il suo fascino, i giovani telespettatori vedevano un ragazzo che veniva messo di fronte a scelte e responsabilità e affrontandole cresceva. Un messaggio per dire che non si deve avere paura di crescere, maturare e affrontare ciò che la vita ci mette davanti, che anzi affrontare queste prove può essere anche una bellissima sfida. Inoltre in Jeeg è molto presente anche l'aspetto familiare, con la mamma e la sorellina del protagonista, e altri personaggi di contorno che hanno comunque con Hiroshi un legame strettissimo: il giovane meccanico Shorty è per l'eroe un fratellino minore a cui fare da mentore, il professor Dairi è una sorta di zio che gli fa da "vicepadre" e così via. Il rapporto fra Hiroshi e Miwa somiglia un po' a quelli delle coppie di altre celebri serie televisive, p.es. Maddy e David di "Agenzia Luna Blu" o Scully e Mulder di "X Files", sempre in bilico fra cameratismo e romanticismo (il più recente esempio di questo tipo di rapporto è quello fra Booth e Brennan nella serie "Bones"). Come tutte le serie robotiche, ricchissima di valori: l'amicizia, il coraggio, l'abnegazione, la collaborazione, l'impegno e così via. A mio parere una delle serie robotiche migliori proprio per questa densità di significati e contenuti, leggibile a due livelli: per i bambini era divertimento puro, mentre gli adulti potevano apprezzarne i significati profondi

Bellissima disamina la tua, ma mi permetterei di aggiungere che i significati più profondi non erano poi così reconditi e potevano essere colti tranquillamente anche dai più giovani. Io stesso, nonostante non fossi certo un genio , ero in grado di capire il profondo messaggio di quelle storie e credo che questo possa valere anche per i miei coetanei; e proprio a tal proposito ribadisco che, al contrario, quello che veramente non riuscivo a comprendere era come questi cartoni potessero essere oggetto degli strali di tanti soloni dell'epoca che li consideravano diseducativi, al punto che arrivai a pensare che dietro certi atteggiamenti ci fosse della malafede dato che se certi significati li coglievo io, mi pareva assurdo che non riuscisse a vederli un adulto. La frase, spesso abusata, "siamo cresciuti con gli anime", tanto cara a quelli della nostra generazione, è più vera di quanto non si pensi, nel senso che, per nostra fortuna, i valori di cui quei cartoni erano pregni sono stati da noi assimilati e credo proprio che li portiamo con noi ancora adesso.

[queen_of_chinatown]

Tutto sommato sì... L'importante è che a dieci anni non si fermi il cervello

A parte gli scherzi, vuol dire che nasciamo con certe inclinazioni di gusto, di sensazioni e sensibilità che poi non cambiano... Ho già notato questo per altre cose... In fin dei conti le cose che mi colpivano di più da piccolo sono quelle stesse di oggi... Può variare l'intensità, il modo di percepirle, ma il piacere rimane immutato da un punto di vista qualitativo. Lo stesso vale, a contrario, per le sensazioni negative.

Per es. di Hiroshi mi piaceva tanto il suo ciondolo, quello con la testa del robot... Avrei voluto averlo quella volta. Beh, non mi dispiacerebbe averlo neanche adesso... Solo che magari non lo porterei al collo

Dunque com'era quella che ogni uomo cambia, che non è mai lo stesso anche un minuto dopo, che tutto scorre, che non ci si può bagnare due volte nell'acqua dello stesso fiume? Tutte balle, caro Eraclito

Cito il Gattopardo: bisogna che tutto cambi perché tutto resti uguale

[lespaul]

Una citazione particolare merita secondo me il generale Flora, bellissima, abilissima ed intelligentissima donna al servizio dell’Imperatore, contro la quale Hiroshi si trova spesso e volentieri in difficoltà. Quest'ultimo alla fine riesce a risvegliare in lei i sentimenti di amore e pace che le erano stati soffocati dall’Imperatore il quale, pur ridandole la vita da piccola, l’aveva soggiogata a sé facendone una guerriera del Male (“sei una creatura del male!!” - le dice Hiroshi – “non saprai mai cos’è l’amore!”). Hiroshi la convince a ritrovare dentro di sé tali sentimenti, tipici della razza umana dalla quale proviene, riuscendoci in una memorabile puntata nella quale lei ricorda momenti di spensierata vita familiare assieme ai genitori, quando era bambina. Alla fine Flora muore uccisa dall’Imperatore mentre cerca di liberare Hiroshi, spirando tra le sue braccia pronunciando la frase “Hiroshi caro, grazie per avermi insegnato cos’è l’amore”. Davvero notevole.

Puntata che ho rivisto proprio ieri sera grazie al servizio on demand...