[Anni 60] Vip-Mio fratello superuomo

[Insight]

Questo splendido film di Bruno Bozzetto uscì nelle sale cinematografiche verso la fine del 1968, ma poi andò in onda diverse volte alla televisione negli anni 70...

Io lo vidi almeno due volte e mio fratello, ovviamente, mi disse in tutte e due le occasioni, che io ero Minivip e lui Supervip...

A me però non dispiaceva essere Minivip, perché alle fine il vero eroe è lui

Qualcuno di voi l'ha visto?

[galerius]

Non lo ricordo nei dettagli ma l'avevo visto, sì ( probabilmente nelle stesse occasioni di Insight ), e mi ci ero anche divertito parecchio, così come mi era accaduto con West & Soda ( i Signor Rossi invece non mi piacevano, li trovavo barbosi e pure un po' deprimenti... ).
Una delle cose che mi aveva più esilarato era l'esercito di cinesini che cantavano l'inno di Happy Betty

A doppiare Minivip, Oreste Lionello : da notare che il personaggio somiglia moltissimo all'attore, sembrerebbe anzi una sua caricatura. Un caso ?

[barbatrucco]

Della somiglianza casuale o no con Oreste Lionello bisognerebbe chiedere agli autori, ma certo sono possibili entrambe le ipotesi, sia perchè, se voluta, devono aver avuto in mente un modello reale nel costruire il personaggio (cosa che, nel mondo del fumetto e dell'animazione, non è rara), sia perché, in caso contrario, è altrettanto frequente che in sede di doppiaggio si scelgano (a volte anche nel doppiare film o telefilm stranieri con attori in carne ossa, e ancor più pei cartoni) professionisti con una somiglianza tale da aumentarne l'immedesimazione.
Potrei citare, in quest'ultimo senso, gli esempi di Carlo Romano per Nick Carter (ma non so se la cosa fosse voluta all'origine) e di Romano Malaspina per Actarus (non tanto per una somiglianza spiccicata, di sicuro per altri fattori come il suo aspetto all'epoca - i capelli, l'abbigliamento - la passione per le moto e l'equitazione nonché l'estrazione nobiliare, tutti elementi che, insieme naturalmente all'adeguatezza della voce, fecero cadere la scelta su di lui).
Tornando in topic, il film non lo vedo da tanto ma lo ricordo anch'io come un'opera divertentissima, uno dei classici di riferimento di Bruno Bozzetto. Recentemente ne fecero anche degli short, mi pare in grafica 3D, trasmessi la mattina presto da Rai 2, e avendone visti un paio mi sembrarono simpatici

[Insight]

Allora... Una volta tanto mi sento ferrato nell'argomento
Perché ho comprato il film in dvd e nel disco c'è anche uno spazio-intervista a Bruno Bozzetto.

La scelta di Oreste Lionello come doppiatore di Minivip deriva dalla somiglianza del personaggio con Woody Allen. Bozzetto contattò Lionello perché era il doppiatore dei film di Woody Allen...
Poi lo stesso Bozzetto racconta nell'intervista che si aspettava da Lionello una voce o almeno un'impostazione un po' diversa rispetto a quella usata per Woody Allen, per cui rimase un po' deluso quando sentì la solita e identica voce...
Ma Lionello rispose che lui sapeva fare solo quella

In realtà poi il doppiaggio funzionò perfettamente e Bozzetto spiega quella sua iniziale delusione in base a una specie di "deformazione professionale": perché chi lavorava a quei tempi nel campo dell'animazione era abituato a dover fare mille tentativi prima di trovare la soluzione giusta e di conseguenza non riusciva ad accettare il fatto che una persona potesse trovare la soluzione ottimale al primo tentativo, senza nemmeno sforzarsi un po'...

[barbatrucco]

Grazie del chiarimento Insight! Ciò conferma l'ipotesi della scelta originaria, come del resto è possibile che quella di Lionello come doppiatore di Allen fu dettata anche da questioni di somiglianza (fra l'altro notevole nei successivi anni '70).

[Mauro Tozzi]

Supervip, con tutti i suoi poteri, era tanto spaccone quanto incapace, mentre il complessato Minivip, al contrario, alla fine scoprirà di avere risorse che neanche lui credeva di possedere.

La somiglianza con Woody Allen, tra l'altro, è accentuata dal fatto che Minivip si rivolge a uno psicanalista, categoria spesso e volentieri presa di mira dal regista newyorkese.

[Insight]

Verissimo. Questo film insegna in maniera spiritosa e divertente a saper accettare se stessi e a valorizzare le qualità che abbiamo dentro di noi senza cercare di essere o diventare quello che non saremo mai solo per far piacere agli altri... Beh, secondo me non è poco

[Insight]

Due altre piccole curiosità su questo film, avendo riguardato proprio ieri sera l'intervista a Bozzetto...

Il film contiene due omaggi a due personaggi particolarmente cari all'Autore: il primo è all'Uomo mascherato, che Bozzetto leggeva da bambino... Il secondo a Charlie Chaplin-Charlot.

L'omaggio all'Uomo mascherato è all'inizio del film, quando Minivip parte per la crocera e si imbarca in incognito sulla nave perché non vuole farsi riconoscere come uno della stirpe dei Vip... Allora utilizza lo stesso "travestimento" che usava l'Uomo mascherato per i suoi spostamenti segreti: impermeabile col bavero rialzato, cappello abbassato sulla fronte e occhiali scuri

L'omaggio a Charlot è verso la metà del film, quando Minivip combatte contro il colonnello Schultz, lo scagnozzo di Happy Betty, che è una specie di armadio... Allora si svolge una specie di incontro di boxe che è ispirato a una scena di un famoso film in cui Charlot combatte contro un pugile grande il doppio di lui

[Mauro Tozzi]

Titoli di testa del film:

[Whiteshark]

Bellissimo film di animazione, con una splendida voce fuori campo a sentenziare all'inizio "...Vip era un superuomo, Minivip era una nullità...."