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Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
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- Settantiano VIP
- Messaggi: 1658
- Iscritto il: sab 2 ago 2014, 21:09
Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Apro questo topic, più che altro per stimolare un dibattito.
Eh già, perchè in tal senso non ho alcun contributo da dare.
So benissimo che si trattava di spazi autogestiti da parte del mondo dell'associazionismo, ma questa definizione non è completamente esaustiva.
Ricordo che di questo programma settantiano/ottantiano mi gustavo la bellissima sigla dei Who, per poi cambiare dopo pochi secondi canale, per il semplice fatto che non ci capivo nulla.
Eh già, perchè in tal senso non ho alcun contributo da dare.
So benissimo che si trattava di spazi autogestiti da parte del mondo dell'associazionismo, ma questa definizione non è completamente esaustiva.
Ricordo che di questo programma settantiano/ottantiano mi gustavo la bellissima sigla dei Who, per poi cambiare dopo pochi secondi canale, per il semplice fatto che non ci capivo nulla.
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- Settantiano VIP
- Messaggi: 1721
- Iscritto il: sab 21 mar 2015, 16:23
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Io mi trovo nell'identica situazione: ricordo benissimo il titolo "curioso" del programma e la sigla (ah, era dei Who? ), ma, per il resto, buio totale. Spero di ricevere lumi dai "colleghi"
- Mauro Tozzi
- Settantiano VIP
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- Iscritto il: gio 31 ott 2013, 15:33
- Località: Roma
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Ecco la sigla che tutti ricordiamo:
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
- galerius
- Settantiano VIP
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- Località: Luserna San Giovanni - TO
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Be', da quel che ricordo erano programmi 'autoprodotti' ; minidocumentari, reportage, interviste...un po' un'anticipazione degli interventi sui blog.
Vanno in onda ancora adesso ( anche in maniera assurda, interrompendo di punto in bianco certi film al mattino...e non è che si tratti di un "intervallo" ; è proprio una sovrapposizione, e quando il programma termina il film, intanto, è andato avanti...mi è successo di assistere a questa cosa più o meno un mese fa, su raitre ).
Vanno in onda ancora adesso ( anche in maniera assurda, interrompendo di punto in bianco certi film al mattino...e non è che si tratti di un "intervallo" ; è proprio una sovrapposizione, e quando il programma termina il film, intanto, è andato avanti...mi è successo di assistere a questa cosa più o meno un mese fa, su raitre ).
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- Quickdraw
- Settantiano VIP
- Messaggi: 5997
- Iscritto il: gio 17 ott 2013, 14:31
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
La prima messa in onda dei Programmi dell'accesso è quella di Lunedì 14/02/1977 alle 18.30 sulla Tv2; rubrica curata da Jader Jacobelli con in programma, per la prima puntata:
Associazioni amici dei villaggi - SOS per fanciulli: La famiglia continua anche se mancano i genitori.
A. Ge. Associazione Genitori: La prevenzione della droga nella scuola.
Lo stesso giorno iniziavano anche alla radio, alle 11.30 su Radio Due.
L'annunciatrice della RAI di turno esordiva così:
"In base alla legge di Riforma della RAI, questi programmi sono organizzati in modo autonomo dai soggetti ammessi dalla Sottocommissione parlamentare, i quali se ne assumono la responsabilità civile e penale".
Poi si illustravano gli argomenti che venivano trasmessi. Le varie associazioni che potevano essere cattoliche o politiche o culturali ecc. dopo aver presentato la domanda di partecipazione potevano realizzare con i propri mezzi un servizio in cui potevano esprimere le loro opinioni.
Associazioni amici dei villaggi - SOS per fanciulli: La famiglia continua anche se mancano i genitori.
A. Ge. Associazione Genitori: La prevenzione della droga nella scuola.
Lo stesso giorno iniziavano anche alla radio, alle 11.30 su Radio Due.
L'annunciatrice della RAI di turno esordiva così:
"In base alla legge di Riforma della RAI, questi programmi sono organizzati in modo autonomo dai soggetti ammessi dalla Sottocommissione parlamentare, i quali se ne assumono la responsabilità civile e penale".
Poi si illustravano gli argomenti che venivano trasmessi. Le varie associazioni che potevano essere cattoliche o politiche o culturali ecc. dopo aver presentato la domanda di partecipazione potevano realizzare con i propri mezzi un servizio in cui potevano esprimere le loro opinioni.
- galerius
- Settantiano VIP
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- Iscritto il: lun 21 ott 2013, 11:40
- Località: Luserna San Giovanni - TO
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Mi sembra ce ne fossero anche diverse non 'autoprodotte', nel senso che non c'era materiale girato dalle associazioni ma erano strutturate come semplici interviste o interventi in studio. In quel caso la Rai metteva a disposizione ambienti e personale, limitandosi comunque al supporto tecnico.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- barbatrucco
- Settantiano VIP
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- Iscritto il: sab 28 set 2013, 15:32
- Località: basso lazio
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Esatto, Imperatore
Del resto la logica era quello dello spazio autogestito, quindi anche se i soggetti che accedevano non realizzavano un filmato per illustrare e promuovere i loro fini, il supporto RAI si limitava al minimo indispensabile per andare in onda e nient'altro, dato che i contenuti prima di tutto erano appannaggio esclusivo degli enti ospiti, e di solito la realizzazione stessa del programma salvo le parti in studio nei termini che hai ben sintetizzato.
All'ottima precisazione storica di Quick aggiungo che questi programmi furono introdotti dall'art. 6 della legge di riforma RAI del '75, che assegna tuttora "tempi non inferiori al 5 per cento del totale delle ore di programmazione televisiva e al 3 per cento del totale delle ore di programmazione radiofonica, distintamente per la diffusione nazionale e per quella regionale, ai partiti ed ai gruppi rappresentati in Parlamento, alle organizzazioni associative delle autonomie locali, ai sindacati nazionali, alle confessioni religiose, ai movimenti politici, agli enti e alle associazioni politiche e culturali, alle associazioni nazionali del movimento cooperativo giuridicamente riconosciute, alle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale e regionali, ai gruppi etnici e linguistici e ad altri gruppi di rilevante interesse sociale che ne facciano richiesta"...
https://t4.ftcdn.net/jpg/01/32/02/19/50 ... 0KfUxM.jpg
A sua volta, quest'articolo metteva in atto una sentenza costituzionale del '74 che impose al monopolio pubblico radiotelevisivo la garanzia del pluralismo in tutte le sue forme.
Negli anni '80, tanto per completezza, ci fu anche una versione intermedia, sempre stilizzata, di sicuro trasmessa a metà decade e che per qualche ragione non riesco a inserire nemmeno come link funzionante (cercate "Sigla Spazio Libero 1985").
Del resto la logica era quello dello spazio autogestito, quindi anche se i soggetti che accedevano non realizzavano un filmato per illustrare e promuovere i loro fini, il supporto RAI si limitava al minimo indispensabile per andare in onda e nient'altro, dato che i contenuti prima di tutto erano appannaggio esclusivo degli enti ospiti, e di solito la realizzazione stessa del programma salvo le parti in studio nei termini che hai ben sintetizzato.
All'ottima precisazione storica di Quick aggiungo che questi programmi furono introdotti dall'art. 6 della legge di riforma RAI del '75, che assegna tuttora "tempi non inferiori al 5 per cento del totale delle ore di programmazione televisiva e al 3 per cento del totale delle ore di programmazione radiofonica, distintamente per la diffusione nazionale e per quella regionale, ai partiti ed ai gruppi rappresentati in Parlamento, alle organizzazioni associative delle autonomie locali, ai sindacati nazionali, alle confessioni religiose, ai movimenti politici, agli enti e alle associazioni politiche e culturali, alle associazioni nazionali del movimento cooperativo giuridicamente riconosciute, alle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale e regionali, ai gruppi etnici e linguistici e ad altri gruppi di rilevante interesse sociale che ne facciano richiesta"...
https://t4.ftcdn.net/jpg/01/32/02/19/50 ... 0KfUxM.jpg
A sua volta, quest'articolo metteva in atto una sentenza costituzionale del '74 che impose al monopolio pubblico radiotelevisivo la garanzia del pluralismo in tutte le sue forme.
Musicalmente la sigla è quella, cioè Overture da Tommy degli Who, ma nella versione del film settantiano che, nella trasmissione del programma, era in mono, presentando quindi un'ulteriore differenza nella resa sonora; tuttavia, la versione con le immagini dal vero risale al più presto agli ultimi anni '80 ed era sicuramente utilizzata nei '90 e, anzi, potrebbe essere stata introdotta proprio allora, ed è l'ultima versione visiva di questa sigla. Quella degli anni '70 introduce invece questi spezzoni da un programma autogestito trasmesso sulla Rete Due mercoledì 8 novembre 1978:Mauro Tozzi ha scritto:Ecco la sigla che tutti ricordiamo:
Negli anni '80, tanto per completezza, ci fu anche una versione intermedia, sempre stilizzata, di sicuro trasmessa a metà decade e che per qualche ragione non riesco a inserire nemmeno come link funzionante (cercate "Sigla Spazio Libero 1985").
Resta di stucco, è un barbatrucco!
- Insight
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- Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Posso scriverlo? Spero che nessuno si offenda...Mio fratello li chiamava I Programmi del cesso
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie- Omero
- Settantiano top
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Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
L'unica cosa che mi resta è, appunto, la sigla degli Who. Per il resto non mi ha mai interessato
Hic manebimus optime
- galerius
- Settantiano VIP
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- Località: Luserna San Giovanni - TO
Re: Spazio Libero - I Programmi dell'Accesso
Poi l'(involontaria ) predizione di tuo fratello si è avverata...Insight ha scritto:Posso scriverlo? Spero che nessuno si offenda...Mio fratello li chiamava I Programmi del cesso
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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