In caso di errore durante il login ("Il form inviato non è valido"), dovete cancellare tutti i dati del forum dalle impostazioni del vostro browser (cookies, dati, cache). Provate anche prima il "cancella cookie" che trovate in basso in tutte le pagine del forum (icona cestino se siete in visualizzazione mobile) e poi a cancellare dalle opzioni del browser. Chiudete le schede e riavviate. Se ancora non riuscite, non avete cancellato tutto (fate una prova da altro browser o dispositivo, vedrete che funziona).

1977: il punk arriva in Italia

In casa e fuori, a scuola, nei negozi, al bar, in discoteca, in vacanza...
Rispondi
Avatar utente
andrea12
Settantiano top
Settantiano top
Messaggi: 768
Iscritto il: mer 15 mag 2019, 8:02

Re: 1977: il punk arriva in Italia

Messaggio da andrea12 »

Chi si ricorda dei New York Dolls ?
Ho un vago ricordo su Capodistria ( o Montecarlo ? ) del 1977 di questo gruppo, che mi fece impressione, non per la musica, ma per il travestimento. Conoscevo Renato Zero dall'anno prima, ma il suo "travestimento" era casereccio.. e non risultava per niente trasgressivo..( magari per Fiacchini non era un complimento ? )

Immagine
Avatar utente
hal9000
Settantiano guru
Settantiano guru
Messaggi: 823
Iscritto il: lun 23 dic 2013, 21:09

Re: 1977: il punk arriva in Italia

Messaggio da hal9000 »

ritornando sul Punk in generale, gli esperti lo definiscono "la grande truffa del rock'n roll",
in effetti come si dice nei primo post fu una moda effimera, con un ritorno nei primi 2000
da parte di gruppi come i Green Day, in effetti anche in UK fu vissuta dai più come una moda,
anche costosa, gli abiti e i piercing costavano un botto.
Avatar utente
barbatrucco
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 4450
Iscritto il: sab 28 set 2013, 16:32
Località: basso lazio

Re: 1977: il punk arriva in Italia

Messaggio da barbatrucco »

Beh, quello è più uno sfruttamento commerciale o, a un più alto livello logico, un tentativo di "riassorbimento nel sistema" di movimenti e mode che nascono più o meno "dalla strada" e che si verifica, puntualmente,quando il fenomeno comincia ad assumere proporzioni importanti.

Lo stesso Malcom McLaren che produsse i Sex Pistols fu del resto un gran volpone dell'industria musicale, pur avventurandosi sempre in cose divergenti rispetto a ciò che era consueto in un dato momento storico, ma fiutando allo stesso tempo le nuove scene emergenti e il loro potenziale. E infatti, prima dei Pistols, bazzicò proprio "le" New York Dolls, conosciute in un viaggio americano quando erano agli inizi...
andrea12 ha scritto:Chi si ricorda dei New York Dolls ?
Ho un vago ricordo su Capodistria ( o Montecarlo ? ) del 1977 di questo gruppo, che mi fece impressione, non per la musica, ma per il travestimento. Conoscevo Renato Zero dall'anno prima, ma il suo "travestimento" era casereccio.. e non risultava per niente trasgressivo..( magari per Fiacchini non era un complimento ? )
Direi che era un po' quello l'intento: scioccare il pubblico con un'immagine forte, per l'epoca, proponendo una musica ruvida ma accattivante. C'è chi li considera i padri, o le madri, del glam rock: ci può stare, visto che furono attivi nella prima metà del Decennio, e non c'è dubbio che abbiano gettato, con altri, le basi del punk. Quanto all'Italia, Renato Zero lo si può vedere più come un personaggio "colorato", certamente di rottura rispetto alla mentalità generale, ma anche in linea coi tempi: vedi, socialmente, le lotte per la liberazione sessuale e i diritti civili, la contestazione di certi stereotipi tradizionali e, sul piano artistico e in particolare nella musica pop, una certa voga dell'ambiguità nel modo di proporsi, nelle tematiche. Qualche canzone di Zero in particolare poteva risultare più "forte", in questo senso, e lui certamente suscitò un certo scalpore, ma a suo modo era già più rassicurante; anzi, tra la seconda metà degli anni '70 e i primi anni '80 virò quasi al cabarettistico :D
hal9000 ha scritto:ritornando sul Punk in generale [...]
in effetti come si dice nei primo post fu una moda effimera, con un ritorno nei primi 2000
da parte di gruppi come i Green Day, in effetti anche in UK fu vissuta dai più come una moda [...]
Sì, ci fu un aspetto modaiolo o di "new sensation" ma, nel bene e nel male, i semi gettati dal genere nell'approccio alla musica e alla produzione musicale sono indelebili: ci fu da un lato un ritorno alle radici del rock and roll (sempre come approccio, ma non mancarono gruppi che vi si rifacevano palesemente con un piglio più "tosto") proprio nel momento in cui il rock progressivo si avvolgeva sempre più su sé stesso (lo capirono bene i Pink Floyd: quando nel '77 uscì Animals ci furono giornali che titolarono "Punk Floyd", forse esagerando, ma neanche tanto); dall'altro, una nuova generazione capì che poteva imbracciare una chitarra o un altro strumento senza per forza dover essere virtuosi o scrivere testi arzigogolati o favolistici, e siccome la parola d'ordina era do it yourself, ci fu chi cominciò a farsi la sua rivista o la sua casa discografica coi pochi mezzi che aveva a disposizione (cose, queste, fondamentali per lo sviluppo negli anni '80 della scena rock cosiddetta alternativa, da cui nacquero gruppi destinati poi al successo planetario nella decade seguente: ad esempio R.E.M., Red Hot Chili Peppers, Nirvana...)

Al di là della qualità variabile dei gruppi e dei dischi usciti in quegli ultimi anni '70, che ha dato comunque luogo a band storiche e a pietre miliari, fu uno sgobbare fecondo non solo per i motivi appena detti, ma anche per le diramazioni che generò di lì a poco e nei decenni a venire sia a partire dai filoni più vicini alla new wave (potrei citare i Police, i Talking Heads, i Joy Division...) sia per l'influenza che il punk più grezzo ebbe sui successivi sviluppi dell'heavy metal (le cui basi furono gettate proprio nei '70, del resto); e si potrebbero citare, sempre nei '70, la rinascita della scena "mod" soprattuto con i Jam di Paul Weller, che poi fonderà gli Style Council, o le contaminazioni del rock con altri generi come il reggae o lo ska giamaicani, da pochi anni affermatisi nel resto del mondo (come sanno bene i Clash e gli stessi Police)...

Insomma, il punk fu forse effimero in certi suoi aspetti più esteriori e immediati, ma non lo fu nella sostanza (vedi fra l'altro la riemersione "mainstream" negli anni '90 e primi 2000 con gruppi come i Green Day, appunto, che segnò l'esplosione commerciale di tendenze già in atto da tempo nella scena "alternativa").
Ultima modifica di barbatrucco il gio 17 ott 2019, 0:30, modificato 6 volte in totale.
Resta di stucco, è un barbatrucco!
Avatar utente
Insight
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 7623
Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

Re: 1977: il punk arriva in Italia

Messaggio da Insight »

Sì, è quello che ho sempre pensato anch'io, pur non essendo un esperto. Un fenomeno esteticamente effimero, ma musicalmente e socialmente importante, abbastanza profondo. Musicalmente, per lo "scossone" che ha dato (che tu hai spiegato molto bene), socialmente perché ha fatto emergere un certo disagio giovanile e avvicinato ancora di più i giovani alla musica "attiva". Molti ragazzi hanno iniziato a suonare proprio perché c'era il punk ed era più facile salire su un palco, non occorreva essere per forza Jimi Hendrix... Poi non so se questo, da un punto di vista qualitativo-artistico, sia stato un bene o un male, ma è stato comunque un fenomeno di cui bisogna tenere conto. Musica e società spesso vanno di pari passo.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
Avatar utente
Whiteshark
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 3611
Iscritto il: ven 4 ott 2013, 17:25

Re: 1977: il punk arriva in Italia

Messaggio da Whiteshark »

In effetti grazie al punk anche degli scarsoni han potuto suonare, ma dopo l'esordio è inevitabile che o cresci o fai ridere. In questo ho sempre avuto grandissima stima dei Clash, che son partiti rozzamente per poi evolversi e regalarci due assoluti capolavori come Sandinista e sopratutto London Calling.
Remember:

Cheap and fast is not reliable
Cheap and reliable is not fast
Fast and reliable is not cheap
Rispondi