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Un mondo moderno

Discussioni generiche sugli anni '70
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boy jean
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Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

LEGALITA' DEL DIVORZIO IN ITALIA (1970)

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Ho in proposito l'identico parere sopra espresso a proposito dell' aborto : libertà di opinione contraria per motivi religiosi o altro ma INDISCUTIBILITA' sulla sua piena fattibilità in un qualsiasi paese civile e democratico. Una legislazione moderna deve quindi prevederlo, troppo essendo manifeste le nefande conseguenze che in passato si verificavano impedendolo.
Continui attacchi, soprattutto clericali, a questa legge 898 di Fortuna e Baslini, porteranno ad assogettarla a referendum abrogativo nel 1974, fortunatamente infruttuoso. Con tutto il rispetto per le motivazioni che rendono indissolubile il matrimonio canonico, non si vede perchè si voglia imporre il matrimonio civile parimenti tale. E' infatti oltremodo ingiusto pretendere che una normativa rigida che può avere senso per i fedeli debba valere per la generalità della popolazione. Motivazioni simili si adducono per la legalità dell'aborto, la quale arriverà sempre nel decennio dei settanta ma purtroppo per ultima.
Considerando l'abolizione del reato di adulterio nel 1968 questo è anche un passo importantissimo sul cammino dell'emancipazione della donna, benchè la piena equiparazione dei coniugi davanti alla legge si avrà solo nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia, quando verrà meno l'ingiusta potestà maritale che l'uomo esercitava sulla moglie e sui figli, sostituita dall' equa potestà dei genitori.
Ruolo determinante, anche per l'importante traguardo del divorzio, dei movimenti femministi.

VASCA INTEGRATA IDROMASSAGGIO DOMESTICO (1968)

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Oltre che curativo, con la vasca domestica integrata l'idromassaggio diventa l'immagine di un nuovo e modernissimo piacere segno di una civiltà estremamente progredita. Nel 1970 ulteriore raffinatezza con l'arrivo della versione multipla.
Si tratta di realizzazioni frutto della cinquantennale esperienza della Jacuzzi Inc, il cui nome oltreoceano è sinonimo stesso di idromassaggio, e sono anticipate negli anni cinquanta e sessanta da interessanti piccoli apparecchi casalinghi portatili costituiti da cilindri da porre nella comune vasca da bagno. Facendo quindi scorrere in questa l'acqua, raggiunto un certo livello si innesca il meccanismo che produce il tipico getto d'acqua massaggiante.

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/imag ... PMZWXY7NxD

Come si vede, pur essendo il principio il medesimo è molto più complessa la realizzazione delle vasche integrate, a vantaggio di incomparabile estetica, funzionalità e completezza, che aggiungono un altro confort esclusivo al nuovo e definitivamente moderno mondo degli anni settanta.

RETE TELEMATICA INTERNET, GIA' ARPANET (1969)

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La prima interconnessione tra computers geograficamente distanti - tramitata dal protocollo di interscambio dati TCP/IP, lo stesso utilizzato oggi - si chiama Advanced Research Projects Agency Network, in sigla ARPANET, in italiano "Rete dell'Agenzia per i progetti di ricerca avanzati", è immediatamente chiaro il riferimento al network, ovvero la rete. (In foto il suo Router) . E' il frutto di un progetto di ricerca del dipartimento della difesa degli Stati Uniti volto a rendere veloce, sicuro e affidabile lo scambio di informazioni presenti negli elaboratori elettronici degli enti interessati. Sebbene sia innegabile la presenza di scopi propri del dipartimento, il nome stesso esprime a chiare lettere l'intento progettuale di studio e ricerca nella costruzione di una rete telematica di comunicazione, che infatti collega inizialmente istituzioni universitarie. Ciò è rivoluzionario in quanto l'interscambio di dati tra i computer avviene con la trasmissione di impulsi elettronici sfruttando la rete telefonica (poco dopo anche via satellite) e senza supporti fisici di memoria che devono essere trasferiti materialmente da un computer all'altro.
La rete iniziale di Arpanet consiste in quattro computer : un modello SDS Sigma 7 dell' Università di Los Angeles (UCLA), un SDS 940 dell' Istitito di Ricerca di Stanford, un IBM 360/75 dell' Università di Santa Barbara (UCSB) e un DEC PDP-10 dell' Università dello Utah.
Il primo messaggio tramite rete correttamente pervenuto è stato la parola 'Input' inviata da UCLA a Stanford il 29 Ottobre 1969. Altri elaboratori si allacciano via via alla rete diventando 18 nel 1971, 57 nel 1975 comprendendo Università, enti governativi nonchè unità transatlantiche in Norvegia e Inghilterra dal 1973. All'alba degli anni ottanta le unità connesse sono oltre 200.
Arpanet è la prima rete che utilizza la cosiddetta commutazione di pacchetto, ora base dominante della tecnologia usata per il trasferimento di voce e dati, la stessa che darà vita negli anni ottanta allo sviluppo della rete globale di Internet come oggi la conosciamo. Esso deve quindi la sua tecnologia, nonchè i principi e la struttura, ora macroscopicamente esplosa e con scopi pubblici e privati generali, alla rete di Arpanet che nel suo piccolo l'ha chiaramente prefigurato.
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boy jean
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Re: Un mondo moderno

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HIPPY - L' ESTATE D'AMORE DEI FIGLI DEI FIORI (1967)

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Dalla boheme alla Beat generation, spiritualità orientale ma anche evangelica, amore, pacifismo, libertà, capelli lunghi e camicie a fiori, ritorno alla natura , sgretolamento del sogno americano con i suoi ideali, uso di sostanze stupefacenti e un nuovo stile musicale e artistico : sono solo alcuni dei componenti della nuova sottocultura giovanile hippy. Si tratta di ragazzi che si riuniscono comunitariamente e rifiutano decisamente gli ideali borghesi dominanti, la nascita del movimento si identifica con l'apertura del Psychedelic Shop a San Francisco nel gennaio 1966, sorto come centro informativo della comunità. La primavera dell'anno successivo si organizza un 'sacro pellegrinaggio' di una moltitudine di giovani presso un campo di Polo della città, che per tutta la ' Summer of Love' organizzano concerti, raduni feste e spettacoli. Si creano nuove prospettive, nuove forme liberatorie di espressione, una coesistenza pacifica in comunione sociale e spirituale. Questo evento è basilare per il movimento anche per la copertura mediatica, tuttavia la sua apoteosi è certamente il festival musicale di Woodstock del 1969 di cui ho parlato in precedenza. C'è inoltre un interscambio ed un reciproco ideale arricchimento culturale con i movimenti sessantottini, il femminismo e le lotte sindacali. Il tutto, in generale, nella positiva luce di una maggiore democrazia e partecipazione sociale.
Benchè in seguito le spinte propulsive ideali si affievoliscano o vengano meno, a livello sociale e di costume l'abbigliamento e le abitudini hippy saranno diffusi almeno per tutta la prima metà degli anni settanta, ed in seguito, pur non così diffusi, manterranno in piu' ristretti casi il loro fascino.


COSTUME DI SCENA DI ELVIS PRESLEY (1970)
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L'abito per antonomasia del Re del Rock, tanto inscindibilmente fuso con la sua immagine personale da essere il look per eccellenza imposto già alla ... nascita ! alle nuove generazioni da parte di super-fans tate, nonne o mamme ricamatrici ... (Da mio precedente post sezione Abbigliamento).


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Negli anni cinquanta Elvis Presley si presentava sul palco con anonime giacche informi come come tanti altri.
Dopo gli anni dedicati al cinema, nel 1968 si ripropone in concerto e desidera un look nuovo. Bill Belew crea quindi per lui un completo di pelle esclusivo e poco dopo un completo di gabardine che si perfezionera' nel 1970 diventando il costume di scena definitivo per il decennio del grande cantante, con il contributo di Gene Doucette. Poco importa qui che questi costumi da allora siano uno stereotipo elvisiano e largamente inflazionato, secondo me, in quanto e' una conferma della popolarita' e del successo di quel look esclusivo del 'nuovo' Elvis.
Questo costume standard cosi' personalizzato sul cantante (tanto che Belew curera' anche il suo guardaroba personale) presenta caratteristiche fondamentali dello stile anni settanta.
Per la maggior liberta' di movimento e' una tuta intera che si indossa dallo scollo, simile per impostazione a quelle in commercio allora:

https://i.pinimg.com/originals/04/55/91 ... acf9f2.jpg

https://i.pinimg.com/originals/80/c7/2e ... 7b2bf6.jpg

La cintura crea l' effetto due pezzi, i polsi sono aperti e allungati, il collo e' alto ispirandosi alla divisa napoleonica ma con risvolti a larghe punte tipici del periodo, il calzone a zampa d' elefante con sfondo per enfatizzare le lavorazioni applicate sulla stoffa.
Colore solitamente bianco ma non solo, per mettere in evidenza i ricami sempre diversi e suggestivi.
Uno di questi costumi e' la 'reliquia' di Presley venduta a piu' caro prezzo.




LEGALITA' DEI FILM PORNOGRAFICI IN DANIMARCA (1969) E CALIFORNIA (1970)
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Clicca sulla miniatura per ingrandire

Posto che in questa sintetica carrellata non voglio esprimere opinioni sull'etica o moralità della fruizione e della realizzazione di materiale pornografico, si osserva che sin dagli albori della cinematografia si è avuto un altissimo gradimento per il genere, nonostante i divieti da subito imposti dalle autorità. In questo periodo ci si rende conto, in primis laddove questa industria illegale è più fiorente, che non è più possibile arginare il fenomeno dell'immenso mercato nero e pertanto benvenuta la sua legalizzazione, a ruota seguita anche nelle altre nazioni civili. Nel suo piccolo, un altro traguardo contro l'ipocrisia.
Si noti come il mondo moderno vada di corsa, in quanto appena nel 1967 è venuto meno negli stessi Stati Uniti il codice di censura Hays che impediva addirittura di mostrare sul grande schermo comportamenti, immagini e situazioni che potessero far pensare anche solo lontanamente a intimità fisiche (per esempio, vedere un marito e una moglie in pigiama a letto sotto la stessa coperta !), come sopra abbiamo visto.
Ultima modifica di boy jean il dom 5 lug 2020, 21:23, modificato 5 volte in totale.
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Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Affascinante la cultura Hippie e condivisibili (da parte mia) gli ideali. Tuttavia, ho sempre visto quella loro felicità come illusoria, mi sembra più un' "evasione" che una felicità vera.
Inoltre, ho sempre la sensazione che la felicità degli hippies nasconda una certa disperazione, mi sembra come una mela molto bella fuori ma con un verme dentro. Anche quando vedo tutti quei corpi ammassati e mezzi nudi, non so perché, ma insieme all'amore e alla fratellanza, mi vengono anche pensieri di morte... Amore e morte...
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Sulla pornografia, la mia posizione è "neutra". Personalmente non mi ha mai interessato, neanche quando avevo l'età giusta :)
Non ho mai comprato né posseduto una rivista pornografica e non sono mai entrato in un cinema a luci rosse.

Tuttavia, penso che la pornografia abbia anche una funzione sociale; che sia una "valvola di sfogo" per giovani e meno giovani. Non bisogna censurarla, ma sarebbe meglio farla circolare in maniera più controllata e canalizzata, rispetto a quanto avviene oggi con la sua diffusione massiccia in rete...

Oggi qualunque ragazzo, anche minorenne, può visitare siti pornografici come e quando vuole. Non che sia un male in sé, però, da quel poco che ho visto, mi pare che la pornografia c'entri poco col sesso vero. Trasmette un'idea distorta, esagerata del sesso. E questo per un giovane può essere destabilizzante. Può trasmettergli un'idea sbagliata del sesso.

Per questo sarebbe opportuno, a mio parere, istituire già alle scuole medie l'educazione sessuale.
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Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

Insight ha scritto:Affascinante la cultura Hippie e condivisibili (da parte mia) gli ideali. Tuttavia, ho sempre visto quella loro felicità come illusoria, mi sembra più un' "evasione" che una felicità vera.
Inoltre, ho sempre la sensazione che la felicità degli hippies nasconda una certa disperazione, mi sembra come una mela molto bella fuori ma con un verme dentro. Anche quando vedo tutti quei corpi ammassati e mezzi nudi, non so perché, ma insieme all'amore e alla fratellanza, mi vengono anche pensieri di morte... Amore e morte...
Ma infatti è l' uso imprudente di droga e allucinogeni pericolosi, fondamentale tra i loro principi come già nella boheme , che guasta tutta la positivita' del resto, rendendolo fasullo e paventando la disperazione, la sofferenza e la morte dietro l'illusione.
Ultima modifica di boy jean il dom 22 set 2019, 7:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

Insight ha scritto:
Per questo sarebbe opportuno, a mio parere, istituire già alle scuole medie l'educazione sessuale.
Certo ! Incredibile, ancora nulla dopo che se ne parla da 50 anni. Noi avevamo fatto una lezione o due in 5 elementare grazie all iniziativa di una maestra coraggiosa e 'moderna' d' accordo col Comitato Genitori.
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Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Be', una o due lezioni sono meglio di niente, pero' sono veramente poche....

Forse alle elementari, pero', e' un po' presto. Io inizierei dalla prima media, in maniera blanda, senza entrare troppo nei dettagli, ma seriamente....Poi un ulteriore e graduale approfondimento, fino alla fine del biennio delle superiori. Poi basta, dopo i 16 anni quel che e' fatto e' fatto...

5 anni di educazione sessuale, obbligatoria per tutti, dagli 11 ai 16 anni, fatta seriamente, con docenti qualificati e motivati. Forse non basterebbero a risolvere tutti i problemi, ma sarebbero un valido aiuto per una maggiore consapevolezza dei giovani sui problemi legati alla sfera sessuale.

Magari non avremmo più ragazzine di 14 anni che si prostituiscono a scuola per una ricarica del cellulare, o ragazzini "bullizzati" perché omosessuali, veri o presunti che siano....
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Re: Un mondo moderno

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boy jean ha scritto:

Ma infatti è l' uso imprudente di droga e allucinogeni pericolosi, fondamentale tra i loro principi come già nella boheme , che guasta tutta la positivita' del resto, rendendolo fasullo e paventando la disperazione, la sofferenza e la morte dietro l'illusione.
Dunque esiste anche un uso di droga "prudente" ? :mrgreen:
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Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

Questo non lo so :? . Certamente essendo la parola 'droga' ampia, diversamente pericolosa al suo interno, ed avendone evocato i rischi mortali , ho preferito porre l accento sull' approccio senza limiti - quasi suicida - che da parte di alcuni gruppi si è avuto.
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Re: Un mondo moderno

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Infatti la maggior parte degli hippies è sopravvissuta all'uso di droghe... Sicuramente in quella sensazione di morte di cui parlavo c'entra anche la droga, ma non è solo quello, almeno non per me...E' proprio una sensazione "epidermica", a livello di iconografia, che mi evoca la morte, ma non so spiegare bene il perché... Non so, vedere tutti quei colori, quei fiori intorno alla testa, quei costumi variopinti, e i corpi tutti ammassati...
Mi sembra come di vedere i fiori e le ghirlande che abbelliscono i funerali... Dev'essere un problema mio :mrgreen:
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