In caso di errore durante il login ("Il form inviato non è valido"), dovete cancellare tutti i dati del forum dalle impostazioni del vostro browser (cookies, dati, cache). Provate anche prima il "cancella cookie" che trovate in basso in tutte le pagine del forum (icona cestino se siete in visualizzazione mobile) e poi a cancellare dalle opzioni del browser. Chiudete le schede e riavviate. Se ancora non riuscite, non avete cancellato tutto (fate una prova da altro browser o dispositivo, vedrete che funziona).

Un mondo moderno

Discussioni generiche sugli anni '70
Rispondi
Avatar utente
boy jean
Settantiano top
Settantiano top
Messaggi: 727
Iscritto il: dom 16 dic 2018, 17:03

Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

Insight ha scritto:Assolutamente d'accordo con le critiche al Compleanno del caro amico Harold, il solito film sugli omosessuali dannati...

Molto meglio, di quello stesso periodo, anche se poco conosciuto, il cortometraggio del fotografo Robert Mizer, intitolato Billy Boy... girato verso la fine del 1970, uscito all'inizio del 1971. La storia dell'iniziazione erotica di un ragazzo, raccontata con le immagini (leggermente spinte, ma non troppo), ma in maniera leggera, allegra e ironica.

Immagine
Si trova anche su YouTube in lingua originale (comunque è poco parlato e sono belle anche le musiche :) )
Ancor più apprezzabile questo cortometraggio quindi, che riporto nel sommario accanto al film precedente :D :D
Avatar utente
Insight
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 7605
Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Okay, grazie :)
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
Avatar utente
boy jean
Settantiano top
Settantiano top
Messaggi: 727
Iscritto il: dom 16 dic 2018, 17:03

Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

(sommario a pag. 1)

Prendendo spunto dal caro Insight propongo, per coerenza con tutti i paragrafi della serie Un Mondo Moderno, tre film a cui accenno solo brevemente, rimandando ai rispettivi vari siti dedicati in rete. Infatti in generale nel quinquennio 1967-1971 quasi tutti i film occidentali hanno uno sguardo evoluto ed aperto al mondo che cambia. Quelli conservatori e retrogradi sono certamente una minoranza. Del resto il cinema è la settima arte ed essa generalmente si vuole progressista per definizione (e se ne può discutere in altra sede). I film da sottolineare sarebbero veramente tantissimi, alcuni li abbiamo visti, altri li vedremo mentre qui propongo una trilogia concatenata con gli occhi come sempre all' evoluzione in senso aperto, emancipato e moderno con tutto il valore positivo e sempre attuale che intendo con tale termine generale. Prima di passare ai tre film, ricordo e suggerisco i film del periodo (e anche oltre fino a 'Travolto dagli affetti familiari' del 1978 con una bellissima, giovane e convincente Gloria Guida) che vedono protagonista Lando Buzzanca, il cui personaggio del masculo siciliano fallocrate e tracotante colpito dalle ironie più varie e pungenti, mostra tutta la sua vanità e arretratezza nel mondo che cambia e in cui la donna non è giusto rimanga muta e sottomessa, alla luce degli epocali cambiamenti visti. Si stenta a credere che nell' Italia meridonale oggi, cinquant'anni dopo aver messo alla berlina questa mentalita' retrograda, essa sopravviva più di quanto pensiamo.

Parto con SCUSI LEI È FAVOREVOLE O CONTRARIO ? (1967) il film più vecchio di e con protagonista Alberto Sordi, si comincia a discutere dell' opportunità del divorzio col suo personaggio attaccato al matrimonio religioso ma che di fatto vive in una sarabanda di amanti ed ex che comunque non lo fanno felice del tutto ed in fondo lo avvicinano al maggiordomo, un' attempata 'checca' sfruttata da amanti giovinastri.

Questo coraggioso parallelismo lo ritroviamo, ancora meglio sviluppato, nel domestico e nel suo datore di lavoro Ugo Tognazzi ne LA BAMBOLONA (1968) . In esso, poco per volta, la giovane ragazza povera nelle mani del benestante marpione invertira' le parti con geniale, stupefacentemente naturale noncuranza.

Immagine

L' eccelso Ugo Tognazzi ci porta a questo punto al capolavoro di un paio d'anni dopo VENGA A PRENDERE IL CAFFÈ ... DA NOI (1970), qui veramente l'ipocrisia borghese è esplicitata come meglio non sarebbe possibile. Ricordo almeno la deleteria sessuofobia : la Chiesa, prima sorda (nella scena della confessione telefonica) poi condanna (sesso fuori dal matrimonio), l' inesistente educazione (Tarsilla che scopre il corpo dell' uomo su libri d'arte e legge di nascosto Histoire d' O) perché 'in casa non si parlava mai di queste cose'. Si ride ma amaro perché la sfrenata libidine liberatoria sarà davvero eccessiva ! E la donna, anzi le donne nelle differenti declinazioni della loro personalità saranno ancora vincenti con la loro forza ' intima' in ogni senso, in questo capolavoro di Alberto Lattuada da un romanzo di Piero Chiara che fornirà il soggetto anche per un altro capolavoro dello stesso Ugo Tognazzi, La Stanza Del Vescovo (1977). Titolo che e' tutto un programma per un altro film assolutamente da vedere. Tognazzi peraltro incarna un credibile omosessuale protagonista di Splendori e Miserie di Madame Royale (1970) e sarà superlativo protagonista del noto e apprezzatissimo film Il Vizietto (1978) accanto all' ottimo Michel Serrault che aveva interpretato l'omonimo spettacolo teatrale di immenso successo nel 1973. (Nella foto Ugo Tognazzi con da sinistra Milena Vukotic, Angela Goodwin, Francesca Romana Coluzzi , in una scena di 'Venga a prendere il caffè ... da noi').

Film brillanti, comici anche ma che proprio per questo sono efficaci nel farci riflettere su temi che partono dall' individuale per arrivare alla società e ai suoi paradigmi che soffocano la libera ricerca della felicità a cui ognuno ha diritto. Il mondo moderno pero' è complesso perché anche questa ricerca se non governata dal giusto discernimento, come i film stessi e in fondo anche gli eccessi hippy visti sopra ci suggeriscono, può nascondere gravi pericoli.

In questo senso mi piace leggere il personaggio di Sordi nel primo film che, almeno la domenica, si prende un po' di pace esclusivamente per il riposo di se stesso. :D :lol: :mrgreen:
Avatar utente
Insight
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 7605
Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Film importanti e interessanti quelli citati, per i motivi ben illustrati da boy jean....Non mi piacciono tuttavia quelli sugli omosessuali come ho gia' avuto modo di scrivere nelle discussioni dedicate.

"Splendori e miserie" appartiene al solito e ben nutrito filone dell'omosessuale maledetto, mentre "Il vizietto", in disparte la bravura degli interpreti, direi che ha inaugurato un nuovo filone "buffonesco" sull'omosessualita', che poi e' degenerato nell'"omosessuale-orsacchiotto" che si e' visto e si vede ancora in tanti film recenti...dove l'omosessuale e' di volta in volta l'amico speciale, il confidente, il più sensibile, il buffo, lo spensierato...il gaio che prende la vita cosi' come viene e dispensa consigli d'amore specialmente alle donne; e altre stupidaggini del genere che nulla hanno a che vedere con la realta' e che continuano, anzi, sebbene sotto un'angolatura più innocua, a discriminare gli omosessuali. Un po' come in tanti film, americani e non, dove si vede il servitore egiziano scemo o il cinesino che parla con la elle al posto della erre e ride sempre.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
Avatar utente
boy jean
Settantiano top
Settantiano top
Messaggi: 727
Iscritto il: dom 16 dic 2018, 17:03

Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

​Illuminanti le osservazioni di Insight nell'ottica di un' apertura etica sempre maggiore.

Osservo che pur nell' impostazione generale buffonesca, 'Il Vizietto' ha sorprendenti e decisivi momenti di seria benevolenza verso l'amore omosessuale.

Vorrei concludere a questo punto il tema con due film ancora più particolari che ​con enorme anticipo in definitiva presentano alcune condotte morali, fino a prima in ogni senso illecite, scandalose e vergognose, che trovano con l'evoluzione moderna della società se non l'avallo sicuramente la presa d'atto come qualcosa di ineludibile, qualcosa di connaturato con gli individui stessi che è inutile nascondere. La tematica gay da parte sua continua ad essere presente, di più nel secondo e di striscio nel primo, anteriore al 1967 ma talmente attuale che ho dovuto comprenderlo !


LA CELESTINA P...R... (1965)

Immagine

Ecco una 'ruffiana', non tanto distante nel tempo dalle perdute 'maitresse' vecchio stampo nelle case di tolleranza di Totò, che però con decenni di anticipo in una Milano già 'da bere' è vista in una modernissima veste manageriale, grazie all'ironia sotto un' ombra che spesso diviene una luce, in primis per il solo fatto di essere protagonista di un film costruito e prodotto a sua misura dalla stessa attrice protagonista, con interessanti richiami ambientali e di costume nonchè appigli ad un film precedente più noto.

Elegante, raffinata, indiscreta. Queste le tre doti di Celestina (Assia Noris), intraprendente donna d’affari che fa delle public relations la base della sua attività. Un’attività che, a dire il vero, non è propriamente lecita: la Celestina procura a facoltosi imprenditori e a uomini di potere, la compagnia di giovani ragazze. A questo punto scatta la mossa successiva, perchè la Celestina ricatta i suoi clienti con fotografie e videoregistrazioni che potrebbero finire casualmente nelle mani delle loro mogli. E così la Celestina estorce loro del denaro che usa per condurre una vita lussuosa piena di bei vestiti, capelli sempre a posto e luccicanti gioielli.

Milano vista dall’alto
Milano è finita. In ogni senso. Milano è stata finita, adesso è un lungo orizzonte pieno di palazzi, condomini, grattacieli. Un lungo orizzonte pieno di edifici colmi di persone che si allontanano dall’asfalto. Un’ascensione volta non tanto alla conquista del cielo, quanto ad una conquista puramente ottica e visiva: affacciarsi alla finestra e guardare le teste che camminano sui marciapiedi, misurare con precisione la distanza tra noi e quelle teste. A questo punto trarre la sola ed unica conclusione (possibilmente in metri): quanto siamo in alto rispetto agli altri, agli altri che stanno in basso. Milano è finita nel momento in cui ha scoperto la sua identità, proprio grazie a grattacieli di ideali traditi, quegli stessi ideali che Luciano Bianchi – il protagonista de “La vita agra” – svende all’azienda che voleva distruggere, regala al grattacielo che voleva far esplodere.

Milano non è più agra ora si fa bere
“La vita agra” si concludeva con Luciano Bianchi all’interno del grattacielo, quello stesso torracchione che avrebbe dovuto far saltare per aria ma da cui si è fatto imprigionare. Non è un caso che una delle prime scene de “La Celestina P….R…” abbia proprio come palcoscenico un ufficio all’interno di un grattacielo milanese e, altra coincidenza, l’imprenditore ricattato dalla Celestina è interpretato da Nino Crisman che, ne “La vita agra”, impersonava il direttore della società mineraria per cui lavorava il protagonista.
Un parallelo non casuale quello tra “La vita agra” e “La Celestina P…R…”, visto che quest’ultima pellicola sembra essere la continuazione ideale di quel mondo descritto ne “La vita agra”, un mondo che trasforma la perdita degli ideali nella formazione di nuovi valori, come ad esempio l’arrivismo e la ricchezza fine a sè stessa, entrambi valori condivisi dalla protagonista della pellicola. Questo film di Lizzani è una semplice commedia di costume da cui emergono in maniera divertita non solo i vizi e i segreti della Milano da bere, ma anche come il boom economico abbia trasformato tutto in commercio, anche il corpo delle donne. Il ritratto sottilmente negativo di questa Milano è una scelta ben precisa e non semplicemente il riflesso del sentire di un’epoca sulla superficie del film. La mentalità commerciale sarà ben presto combattuta come abbiamo visto dal movimento hippy.
Il film, utilizzando i toni della commedia (a dire il vero abbastanza innocua), critica sarcasticamente quel tipo di società mettendosi però dalla sua parte, ovvero facendo della Celestina il personaggio con cui lo spettatore riesce ad immedesimarsi di più. Partecipiamo con lei alle sue malefatte e con lei condividiamo i suoi scopi, senza arrivare mai ad odiarla del tutto anche quando, alla fine della pellicola, scappa per evitare guai giudiziari. Ciò era impensabile per una donna di malaffare nei film precedenti, destinata ad un' eventuale fine positiva solo in caso di dolorosa redenzione.


IL CASO MYRA BRECKINRIDGE (1970)

Immagine

Eccoci già catapultati 'oltre' i limiti della modernità più trasgressiva (sopra le righe ? Il confine è sempre più incerto) con questo confuso film da soggetto di Gore Vidal . Il transessuale Marion-Myra (Raquel Welch) va ad Hollywood per distruggere il mito del macho americano, accanto vediamo la quasi ottantenne Leticia Van Allen (Mae West) ancora vamp assetata di giovani maschi che affollano la sua agenzia cinematografica. Ironicamente, le due agenti cinematografiche diventano amiche e complici.

Nel cast altre star del calibro di John Huston.
Ultima modifica di boy jean il dom 5 lug 2020, 20:52, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Insight
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 7605
Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Sinceramente non conosco questi film, ma ho visto che il secondo e' stato inserito nella lista dei 50 peggiori film di sempre :mrgreen:
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
Avatar utente
boy jean
Settantiano top
Settantiano top
Messaggi: 727
Iscritto il: dom 16 dic 2018, 17:03

Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

Ho parlato in effetti di film piuttosto singolari proprio perché volevo in qualche modo concludere la brevissima rassegna filmica sull'evoluzione del costume e della morale, con casi limite come un transessuale e due donne manager del sesso in acquisto (Leticia) o vendita (Celestina) :eek: .

Evoluzione tanto più ampia e significativa se pensiamo che Assia Noris era stata una diva dei telefoni bianchi e delle famigerate camicie nere nei brutti anni del fascismo.
Allora la prostituzione nei luoghi dedicati era legale ma vi era un inaccettabile e crudelissimo marchio di infamia impresso indelebilmente su ogni donna che vi aveva avuto a che fare. Mae West da parte sua, vera pioniera di un sesso piu esplicito nello spettacolo e nel cinema, negli stessi anni lontani finiva in carcere per le sue esibizioni osé.

Come sempre ho inteso solo presentare il materiale, che prende atto in modo sorprendentemente attuale, moderno e non ipocrita della realtà , che e' ciò che mi preme evidenziare senza addentrarmi in giudizi. :mrgreen:
Avatar utente
Insight
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 7605
Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Purtroppo in Italia questi film che precorrevano un po' i tempi non sono serviti a molto...Qua si fa difficolta' addirittura a condannare apertamente e unanimemente l'omofobia e ci sono persino gruppi che raccolgono firme per bloccare la legge anti-omofobia in discussione in Parlamento...Da un recente sondaggio condotto a livello europeo, risultiamo il Paese che tutela di meno omosessuali e lesbiche, solo la Croazia e la Lituania sono peggio di noi..
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
Avatar utente
boy jean
Settantiano top
Settantiano top
Messaggi: 727
Iscritto il: dom 16 dic 2018, 17:03

Re: Un mondo moderno

Messaggio da boy jean »

Verissimo. Pensiamo d'altrove che che nella prima metà degli anni settanta eravamo l'unico paese mediterraneo retto da una democrazia!

--------------------

SISTEMA DI VIDEOREGISTRAZIONE PORTATILE (1967) E VIDEOREGISTRATORE DOMESTICO (1971)
Immagine
Clicca sulla miniatura per ingrandire
Ennesima pietra miliare il videoregistratore portatile Ampex modello VR 3000, utilizzabile in combinazione con la telecamera modello BC 300, per vedere immediatamente le immagini riprese, capostipite di tutti i videoregistratori domestici a nastro magnetico. Precedentemente, il primo di questo tipo sufficientemente fruibile era ancora di grandi dimensioni e si era visto la prima volta nel 1964, mod. AMPEX VR 2000, pesava quasi una tonnellata e consumava molto riducendo in sostanza il suo impiego agli studi televisivi; il progresso del nuovo apparecchio elegante, maneggevole e pratico in foto è pertanto decisivo. Nello stesso 1967 compare anche la telecamera Sony Portapak DV-2400 Video Rover, ancora più snella e agile della citata Ampex ed esteticamente curata ma senza la possibilità di rivedere immediatamente le immagini registrate. Le innovazioni, grazie alla disponibilità tecnologica di transistor adeguati, a partire dal VR 3000 fanno sviluppare velocemente l'apparecchio, un videoregistratore dal punto di vista dell'utilizzatore è sostanzialmente equivalente a un registratore audio: ha bisogno di una sorgente di segnale da registrare e di qualcuno che carichi il nastro, lo accenda insieme alla sorgente e prema i pulsanti di comando. Ma si va subito oltre ! Sony nel 1971 introduce una cassetta compatta per contenere le bobine e l'anno stesso con il Philips N1500 - tra l'altro esteticamente super moderno e davvero bellissimo, vedi sotto - il videoregistratore entra nelle case per registrare un programma TV in assenza di chi voleva vederlo, oppure mentre il proprietario ne sta guardando un altro, e lo fa da solo senza richiedere la visione di quel programma sul televisore nè tanto meno la presenza di un operatore. E' realizzato il sistema a cassette VCR (Video Color Recorder), a colori e primo in assoluto dotato di tuner con preselezione di ben sei canali e timer per la partenza automatica della registrazione a un orario prefissato. Nasce così il videoregistratore come lo conosciamo oggi; l'idea è subito recepita da tutti gli altri costruttori che iniziano a loro volta a progettare macchine fruibili e "autonome" nel funzionamento.

Immagine


NAVE GLOMAR CHALLENGER E DIMOSTRAZIONE DELLA TETTONICA DELLE PLACCHE (1968-71)

Immagine

Di immensa portata e altissimo valore scientifico la conoscenza finalmente esauriente, soddisfacente e dimostrata della dinamica dei movimenti della Terra secondo la tettonica delle placche, il modello su cui concorda la maggior parte degli scienziati, per la quale essa è divisa in una ventina di placche principali. Fondamentale per questo risultato la nave oceanografica Glomar Challenger, per ricerche d'alto mare e trivellazioni scientifiche, usata per compiere studi di geologia marina. E' stata progettata dalla National Science Foundation e dall'Università della California e alla realizzazione contribuì la Global Marine Drilling. Il nome di Glomar Challenger è in omaggio ai risultati dei rilevamenti oceanografici dell'HMS Challenger, Glomar è la contrazione di Global Marine.

A partire dall'agosto 1968, la nave salpa per una spedizione scientifica di tre anni, il Deep Sea Drilling Program (Programma di Trivellazioni d'Alto Mare), incrociando la Dorsale medio atlantica tra Sud America e Africa e compiendo trivellazioni per carotaggio in punti specifici. L'età dei campioni è determinata da studi paleontologici e di datazione radiometrica, ciò costituisce la prova inoppugnabile dell'ipotesi dell'espansione dei fondali oceanici e, conseguentemente, della tettonica delle placche.

Nel 1970, mentre effettuavano ricerche nel Mar Mediterraneo, i geologi a bordo della nave issarono 'carote' contenenti gesso, anidrite, salgemma e altri minerali evaporitici che si formano spesso dal prosciugamento di acqua marina, queste sono le prime solide prove dell'antico essiccamento del Mar Mediterraneo, la crisi di salinità del Messiniano.

In precedenza si pensava che il fondo oceanico fosse una grande distesa piatta, in cui ogni rilievo sarebbe stato in tempi rapidi spianato dall’enorme pressione e dal movimento delle grandi masse d’acqua dell’oceano, ma grazie alle ricerche oceanografiche a cui si è accennato esso è stato mappato, scoprendo in questo modo che sotto gli oceani sono presenti delle alte montagne e delle “fosse” profonde anche molti km. I grandi rilievi montuosi che sono presenti sul fondo degli oceani sono chiamati "dorsali oceaniche". Uno di questi rilievi si estende lungo la linea mediana dell’oceano Atlantico. Ogni dorsale appare come una grande “cicatrice” sul fondo del mare: al centro è presente una valle, una spaccatura da cui può fuoriuscire magma che sale dal mantello e si raffredda fino a formare due catene montuose laterali.
Se passiamo a considerare le sezioni in cui è diviso all'interno il globo terrestre, secondo i geologi l’astenosfera, che sta sotto la litosfera, trasporta verso l’esterno il calore emesso dal nucleo terrestre e dalla mesosfera. Nell’astenosfera si creano allora correnti convettive, che funzionano come un nastro trasportatore che trascina la litosfera in senso orizzontale.
Così vicino alle dorsali i fondali oceanici si allargano, mentre il magma che risale dal mantello forma nuova crosta terrestre. Invece laddove il magma ridiscende esso trascina con sé la crosta verso il mantello. Questo modello è alla base della tettonica (dal greco tektoniké, “costruzione”) che studia il modo in cui la crosta terrestre è continuamente creata e distrutta.
Le grandi “lastre” di litosfera che sono delimitate dalle dorsali e dalle fosse oceaniche sono definite placche o zolle, molte sono formate dalla crosta di un continente e dalla crosta oceanica che lo circonda: è il caso per esempio della placca africana e di quella euroasiatica. La placca del Pacifico invece è fatta soltanto di crosta oceanica. A causa dei movimenti tettonici le placche si spostano come gigantesche zattere che “galleggiano” sull’astenosfera, trascinando con sé le masse dei continenti: questa è l’essenza della teoria della tettonica delle placche. Quando le placche si allontanano tra loro si ha la deriva dei continenti ipotizzata da Wegener.
Ma in alcune parti del globo le placche si avvicinano una all’altra. Nella collisione tra due zolle la crosta terrestre si comprime e può essere spinta fino a sollevarsi. Lo scontro tra due placche può dunque provocare l’orogenesi, cioè può dare origine a catene montuose, le Alpi per esempio si sono formate - nell’arco di molti milioni di anni - proprio a causa del lento scontro tra la placca africana e quella euroasiatica. Se la crosta continentale di una placca si avvicina alla crosta oceanica di un’altra, quest’ultima, che è più densa, si immergerà sotto la prima e tale fenomeno, chiamato subduzione, fa sì che la crosta oceanica progressivamente si riscaldi e fonda, ritornando a far parte dell’astenosfera.
La subduzione dà origine a profonde fosse oceaniche, per esempio vicino alle Filippine e al Giappone, dove la placca del pacifico si immerge sotto di quella euroasiatica, ma può anche determinare la formazione di catene montuose, la zolla di Nazca, per esempio, immergendosi sotto la sudamericana ha fatto sollevare la grande catena vulcanica delle Ande in Sudamerica.


MICROPROCESSORE (1971)
Immagine
Clicca sulla miniatura per ingrandire
E' uno dei più importanti componenti del computer, in un certo senso il microprocessore, la cosiddetta CPU, è il “cervello” di un PC.

E la funzione di questo elemento è quella di eseguire un gran numero di calcoli ad alta velocità, grazie a lui un computer è in grado di eseguire tanti compiti diversi.

Materialmente è costituito da un unico minuscolo componente che racchiude numerosi circuiti integrati, anche chiamati microchip, si tratta di componenti elettronici che hanno la funzione di elaborare un output partendo da un input costituito da segnali elettronici. Come abbiamo appena visto nel caso della videoregistrazione, spesso in uno stesso periodo più produttori studiano in contemporanea nuovi prodotti simili da introdurre sul mercato, e per il microprocessore avviene lo stesso, comunemente si ritiene l' Intel 4004, costituito da ben circa 2.300 transistor, il primo messo in commercio. Capo del progetto è il fisico italiano Federico Faggin. In questi anni già fervidi di belle novità tecnologiche in corsa per la miniaturizzazione, alcune presentate nei paragrafi precedenti, il microprocessore inizia così quella vera e propria rivoluzione digitale che ha davvero prodotto grandi cambiamenti.
Ultima modifica di boy jean il lun 13 lug 2020, 12:04, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Insight
Settantiano VIP
Settantiano VIP
Messaggi: 7605
Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

Re: Un mondo moderno

Messaggio da Insight »

Io credo che prima del 1978-79, non avevo mai sentito parlare di videoregistratori e ancora quella volta "registrare un film" mi pareva fantascienza :) Solo nei primi anni Ottanta ho cominciato a sentire di gente che ce l'aveva a casa.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
Rispondi