Sono d'accordo, non fosse altro per la sua maggior completezza come musicista: oltre che tastierista, era infatti anche un valido chitarrista (il finale di Rudy lo dimostra).Maksim ha scritto: Per me vince Hodgson alla grande.
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Supertramp
- Almike73
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Re: Supertramp
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Re: Supertramp
Crime of the Century e Breakfast in America sono due grandi album, ed è una verità inoppugnabile.
Eppure i Supertramp, nel nostro paese, non hanno saputo prolungare il successo della seconda metà degli anni 70, attraverso un " continuum ", come hanno saputo fare, volendo anche in maniera piuttosto " scaltra ", i Genesis e i Pink Floyd.
Con i Supertramp siamo di fronte a dinamiche gia viste: cioè un gruppo di pop brillante, formato da musicisti di alto profilo, a cui è mancata soprattutto un pò di fortuna.
E forse un'interfaccia riconoscibile ( un Mark Knopfler, uno Sting, un Phil Collins ).
Eppure i Supertramp, nel nostro paese, non hanno saputo prolungare il successo della seconda metà degli anni 70, attraverso un " continuum ", come hanno saputo fare, volendo anche in maniera piuttosto " scaltra ", i Genesis e i Pink Floyd.
Con i Supertramp siamo di fronte a dinamiche gia viste: cioè un gruppo di pop brillante, formato da musicisti di alto profilo, a cui è mancata soprattutto un pò di fortuna.
E forse un'interfaccia riconoscibile ( un Mark Knopfler, uno Sting, un Phil Collins ).
- ataru
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Re: Supertramp
Beh, tra Supertramp, Genesis e Pink Floyd è esistita una netta differenza per quanto concerne il cammino negli anni 70 ma anche ottanta: i Genesis sono diventati un gruppo pop a tutti gli effetti mentre i Supertramp hanno avuto dischi tutto sommato ancora degni di nota e con molte meno inclinazioni commerciali, sia come gruppo che considerando Hogdson da solista; discorso diverso per i Pink Floyd che hanno sempre mantenuto, sia pure con i fisiologici alti e bassi, un livello qualitativo abbastanza accettabile.Betelgeuse ha scritto:Crime of the Century e Breakfast in America sono due grandi album, ed è una verità inoppugnabile.
Eppure i Supertramp, nel nostro paese, non hanno saputo prolungare il successo della seconda metà degli anni 70, attraverso un " continuum ", come hanno saputo fare, volendo anche in maniera piuttosto " scaltra ", i Genesis e i Pink Floyd.
Con i Supertramp siamo di fronte a dinamiche gia viste: cioè un gruppo di pop brillante, formato da musicisti di alto profilo, a cui è mancata soprattutto un pò di fortuna.
E forse un'interfaccia riconoscibile ( un Mark Knopfler, uno Sting, un Phil Collins ).
Pink Floyd in the flesh !
- barbatrucco
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Re: Supertramp
Probabilmente è anche vero, come avete scritto, che è mancato un frontman immediatamente identificabile al grande pubblico: sono pochi i casi alla Pink Floyd in cui l'immagine pubblica dei componenti, almeno sul piano "estetico" o schiettamente visivo, è stata spesso secondaria.
Un altro aspetto è proprio l'abbandono di Hodgson, cioè colui che rendeva i Supertramp immediatamente riconoscibili sopratutto nella vocalità, che normalmente è tra gli aspetti primari della personalità di un gruppo.
Nel '82 ...Famous Last Word..., l'ultimo disco con Hodgson, fu un successo e It's raining again un tormentone, mentre di Brother where you bound, uscito tre anni dopo, oltre alla copertina ricordo a malapena Cannonball, brano discreto ma non incisivo, probabilmente nemmeno il migliore, qua e là segnato da sonorità di pop più o meno raffinate, tipiche del periodo, che risultano invecchiate rispetto agli album anche di molto precedenti: i riscontri commerciali furono buoni ma inferiori al passato, tanto che l'accoglienza italiana fu analoga a quella inglese e americana, mentre in altri paesi riuscì a fare meglio.
Non a caso, quando Hodgson riformò i Supertramp nel 1997 anche se con una line-up ancora una volta diversa, si trattò quasi di un evento e Some Things Never Change fu accolto decisamente bene (e prima, a nome Supertramp ma ancora senza di lui, c'era stato il flop Free as a Bird del '87).
Un altro aspetto è proprio l'abbandono di Hodgson, cioè colui che rendeva i Supertramp immediatamente riconoscibili sopratutto nella vocalità, che normalmente è tra gli aspetti primari della personalità di un gruppo.
Nel '82 ...Famous Last Word..., l'ultimo disco con Hodgson, fu un successo e It's raining again un tormentone, mentre di Brother where you bound, uscito tre anni dopo, oltre alla copertina ricordo a malapena Cannonball, brano discreto ma non incisivo, probabilmente nemmeno il migliore, qua e là segnato da sonorità di pop più o meno raffinate, tipiche del periodo, che risultano invecchiate rispetto agli album anche di molto precedenti: i riscontri commerciali furono buoni ma inferiori al passato, tanto che l'accoglienza italiana fu analoga a quella inglese e americana, mentre in altri paesi riuscì a fare meglio.
Non a caso, quando Hodgson riformò i Supertramp nel 1997 anche se con una line-up ancora una volta diversa, si trattò quasi di un evento e Some Things Never Change fu accolto decisamente bene (e prima, a nome Supertramp ma ancora senza di lui, c'era stato il flop Free as a Bird del '87).
Resta di stucco, è un barbatrucco!
- Whiteshark
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Re: Supertramp
Hodgson come musicista è indiscutibile, però al di fuori dei Supertramp non ha fatto granchè, tanto che i suoi live sono "tappezzati" di pezzi dei supertramp, ennesimo esempio di come a volte le band (cito ad esempio gli smiths) riescano a produrre totali maggiori della somma delle singole parti.
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Re: Supertramp
Per me, oltre ad avere tutti i meriti che elencate, ai Supertramp spetta anche il ruolo di aver "chiuso" gli anni '70 musicalmente. Breakfast in America (e il contemporaneo live in Paris), con l'immenso successo ottenuto, è proprio una pietra miliare in questo senso: sound e look inevitabilmente settantiano, ma proiettato negli anni 80 delle mega-band pop-rock con concerti megalitici e sound hi-tech: Toto, Van Halen, Dire Straits, Genesis, Police, Simple Minds... e, inevitabilmente U2, che invece segnano il passaggio 80-90. Un testamento.
Per come la vedo io c'è un prima e dopo Breakfast in America: se dobbiamo lasciare questo decennio, let's take the long way home...
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- galerius
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Re: Supertramp
Acuta osservazione di Boldlygo....anche a me il gruppo ha sempre trasmesso da un lato sensazioni 'crepuscolari' da fine di un'epoca e dall'altro l'idea di una sorta di passaggio di consegne ( a prescindere dal fatto che i loro brani maggiormente ricordati si collochino proprio sullo sfumare del Decennio negli '80 ).
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- Whiteshark
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- Iscritto il: ven 4 ott 2013, 17:25
Re: Supertramp
A me comunque piace molto anche l'OT "Famous last words", specialmente i due pezzi di chiusura, Waiting so long (di Davies) e Don't leave me now (di Hodgson). In effetti i suoni sono ancora settantiani, mentre l'avvento del MIDI aveva già "drammaticamente" cambiato le timbriche delle tastiere.
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- Settantiano VIP
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Re: Supertramp
Sono state ricordate tante bellissime canzoni; aggiungerei "Dreamer" ( nell'interpretazione italiana del grande Renato Zero, "Sgualdrina"): che musica!
- Insight
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Re: Supertramp
Ma si possono assimilare un po'ai Bee Gees, oppure non c'entrano nulla?
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie