[Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

[barbatrucco]

Sempre apprezzabile nella sua semplicità e nelle sonorità allora up to date il pezzo di Riki Maiocchi, la cui copertina è importante come testimonianza già da allora del marchio inconfondibile del Festivalbar: chissà se è esistito o meno fin dalla prima edizione (dico questo perché l'immagine che ho postato nel post di apertura, riferita proprio all'edizione del '68, è una creazione celebrativa dei giorni nostri del noto blog "Pensieri a 33 giri", ma era talmente bella e pertinente che l'ho scelta per introdurre e impreziosire il thread).

Festivalbar 1968

da questa categoria [Serie Verde] in un'edizione più sottotono che sottovoce sul piano della canzoni rimaste nella memoria, uscirà un'altra denominazione di un certo peso [...] fondamentale nel quadro degli ormai prossimi anni '70.
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New Trolls - Visioni (D'Adamo-De Scalzi-Di Palo)

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Notare la dicitura sulla partecipazione a "Un disco per l'estate", ricordo della ricchezza di manifestazioni musicali estive degli anni '60 e '70.

[Supersonic]

Festivalbar 1967

Classifica finale Serie Verde

2) I Ribelli - Pugni Chiusi (Beretta-Gianco)
8) I Delfini - La Speranza E' Giovane (Midnight Girl) (Danpa-Stephens-Carter)

[Supersonic]

Festivalbar 1967

Classifica finale Serie Verde

3) Marisa Sannia - Sarai Fiero Di Me (Migliacci-Zambrini)
4) Sonia - Mama (S.Bono-Dossena)

[barbatrucco]

Grazie Sonic per questi video
Scanso equivoci, ma è difficile non rendersene conto da soli, faccio notare che quello della splendida Marisa Sannia non è tratto dal Festivalbar
Ecco la copertina del 45 giri:

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[Supersonic]

Festivalbar 1967

Classifica finale Serie Verde

5) Lino Alfieri - Fammi Un Sorriso (Cassia-Serra-Rizzati)
6) Andrea Lo Vecchio - Ho Scelto Bach (Lo Vecchio-Vecchioni)
7) I Balordi - Domani Devo Fare Una Cosa (Giacotto-Muratori)

[barbatrucco]

Classifica finale Serie Oro

1) Rocky Roberts - Stasera Mi Butto (Amurri-Canfora)
2) Caterina Caselli - Sono Bugiarda (Mogol-Pace-Diamond)
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4) I Nomadi - Dio E' Morto (F.Guccini)
5) Wilma Goich - Se Stasera Sono Qui (Mogol-Tenco)
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Classifica finale Serie Verde

1) Al Bano - Nel Sole (Massara-Pallavicini)
2) I Ribelli - Pugni Chiusi (Beretta-Gianco)

Se avevo definito l'edizione del '68, nonostante il definitivo lancio in pompa magna della kermesse con tanto di trasmissione integrale della finale, un po' sottotono sul piano delle canzoni rimaste nella memoria, l'edizione precedente, con questa mezza dozzina di canzoni e se paragonata alle finali di manifestazioni coeve, consegna alla storia alcuni brani che sono un'icona popolare identificata ancor oggi con quel periodo e che in qualche caso lo trascendono, come la pur osteggiata ai tempi da certi ambienti, ma a quanto pare non dal Vaticano, "Dio è Morto", pezzo che coi tempi della nascente contestazione era sicuramente in linea e dà l'impressione di una scelta coraggiosa da parte dell'organizzazione, e "Pugni Chiusi", inscindibile dalla voce di un prossimo simbolo degli anni '70 quale sarà Demetrio Stratos, che dà forza e valore a una cover appena velata di "When a man loves a woman" di Percy Sledge.
"Se stasera sono qui" è poi da considerarsi un classico della "canzone leggera", praticamente uno standard, mentre il brano del "casco d'oro" Caterina Caselli, come è noto, è una cover di "I'm a believer", canzone rimasta famosa nella versione degli americani The Monkeys, ma precedentemente incisa oltre che scritta dal celebre cantautore Neil Diamond.

[barbatrucco]

Festivalbar 1968

Camaleonti - Io per lei (Pace-Crewe-Gaudio)

Tom Jones - Delilah (Reed-Mason)

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Due canzoni, specie la seconda, tra le poche di questa edizione a non essere cadute in un relativo dimenticatoio.
"Io per lei" è una delle varie cover dei Camaleonti che, come usava in quegli anni per i "complessi" nazionali, porta al successo italiano un brano straniero: si tratta di "To Give" di Frankie Valli, cantato fra l'altro in francese da Dalida e, nella nostra versione e col titolo "Io per lei", fra le altre, da Mina. A detta di Peppino Di Capri, fu lui a portare la canzone in Italia dopo aver conosciuto in America Frankie Valli che ne aveva intuito il potenziale nel Bel Paese. Peppino voleva cantarla lui, era stato lo stesso Valli a suggerirglielo, ma non se ne fece niente perché, secondo la casa discografica milanese cui si rivolse, il brano avrebbe richiesto una grande orchestra quando invece il nostro si faceva accompagnare da un complesso, sennonché mesi dopo l'affidarono proprio ai Camaleonti...

[Supersonic]

Festivalbar 1968

Camaleonti - Io per lei (Pace-Crewe-Gaudio)

"Io per lei" è una delle varie cover dei Camaleonti che, come usava in quegli anni per i "complessi" nazionali, porta al successo italiano un brano straniero: si tratta di "To Give" di Frankie Valli, cantato fra l'altro in francese da Dalida e, nella nostra versione e col titolo "Io per lei", da Mina.

Da ricordare anche la cover di Shirley Bassey

[barbatrucco]

Altri cantanti Serie Verde

1910 Fruitgum Co - Simon Says (Chiprut)
I Profeti - Ho difeso il mio amore (Pace-Hayward)
Nuovi Angeli - Questo è un addio (Lo Vecchio-Piccarreda-Weiss)

Sempre a proposito di cover e dell'edizione '68, è curioso notare come "Simon Says" sia praticamente "Il Ballo di Simone", titolo della cover che ne fecero Giuliano e i Notturni e sicuramente più ricordata da noi in questa versione, mentre "Ho difeso il mio amore", cover della bellissima "Night in White Satin" dei Moody Blues, è rimasta più nota nella versione dei Nomadi, il che si spiega sicuramente con la loro lunghissima carriera e l'intensa attività live, e naturalmente con la particolarissima voce di Augusto Daolio che la rese indimenticabile. Il brano de I Nuovi Angeli, molto diverso dalle produzioni più scanzonate che faranno la loro fortuna nei '70, è a sua volta una cover di "What a way to die" di Ola & The Janglers, piuttosto derivativi dei Procol Harum.

[Supersonic]

Festivalbar 1968
Altri cantanti Serie Verde

Sergio Leonardi - Non ti scordar di me (Furnò-De Curtis)
Junior Magli - La calda estate (Nisa-Buffoli)