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[Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

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barbatrucco
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[Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da barbatrucco »

Se c'è una kermesse musicale che nel corso dei decenni si è consolidata nell'immaginario degli italiani come la manifestazione estiva per eccellenza, questa è senz'altro il Festivalbar.
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Il Festivalbar nasce nel 1964 da un'idea di Vittorio Salvetti, storico "patron" della manifestazione che ne sarà inoltre il conduttore, spesso affiancato da altri, anche nelle edizioni a venire.

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Negli anni del boom economico si diffondono sempre più nei bar italiani i juke-box, meravigliose macchine che permettono di scegliere la canzone preferita fra quelle elencate nell'apposito espositore con pochi semplici gesti: si inserisce una monetina, e dopo che il tipico e allegro clangore risuona nella gettoniera, si esegue una combinazione di tasti abbinata al brano che si diffonde così nel locale. La condivisione social anni '60 (e '70, e '80).
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Il concetto su cui si basa il Festivalbar è semplice: far gareggiare le canzoni più "gettonate" in circa 4000 juke-box sparsi per la penisola mediante cartoline reperibili presso gli stessi bar. Fra l'altro, non si può non notare come la terminologia del "più gettonato" sia entrata poi nel linguaggio comune per indicare qualcosa che, tra varie scelte possibili, incontri la maggior preferenza.
Come il Cantagiro, altra celebre kermesse estiva in corso da un paio d'anni, anche il Festivalbar fa tappa in varie località italiane a partire più o meno dalla metà di maggio.
La prima finale si svolge ad Asiago e vince Bobby Solo con "Credi a me".



L'anno dopo ci si sposta a Milano e vince Petula Clark con "Ciao Ciao", versione italiana del suo successo "Downtown".



Per la terza edizione ci si sposta ancora, a Salice Terme, dove trionfa Caterina Caselli con "Perdono".



Edizione importante, quella del '66, perché per la prima volta viene dato spazio televisivo alla manifestazione attraverso il programma "Juke-box Sottovoce" in onda sul Secondo Canale venerdì 9 settembre alle 22.35 (si dice che la regia fosse di Grjtzko Mascioni, ma non ve n'è traccia nelle fonti ufficiali) con l'espediente delle "Cartoline dal Festivalbar" che i cantanti "spediscono" a Vittorio Salvetti - in realtà, filmati dei cantanti che si esibiscono in playback nella suggestiva cornice di una località turistica italiana per ognuno diversa.
Così ne parla il Radiocorriere, sottolineando la poetica estiva del juke-box:
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Ed ecco un esempio di "cartolina" spedita da Sacha Distel che canta "Signor Cannibale":



(Continua)
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Betelgeuse
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da Betelgeuse »

Il Festivalbar è nato nel 1964? :eek: Io l'ho sempre considerato prettamente ottantiano...
Di musica leggera sessantiana non sono un cultore: dei brani linkati, conosco soltanto " Perdono " di Caterina Caselli, peraltro inferiore a molti suoi successi ( su tutti il bellissimo " Il volto della vita ", in realtà una cover ). Ma una menzione particolare va fatta per Sacha Distel: la sua è stata una carriera in chiaroscuro, ma di ottima qualità.
Inutile dire che, da appassionato di rock soprattutto progressive, ho guardato con sufficienza a questa manifestazione, pur ammettendo che da essa qualcosa di valido è anche uscito.
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barbatrucco
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da barbatrucco »

Se pensiamo che nei '70 vi hanno gareggiato da debuttanti De Gregori e Pino Daniele e che, fra gli altri, ha ospitato i Santana, devi in parte rivedere le tue considerazioni :D
Certamente è sempre stata una manifestazione piuttosto "facile" e "popolareggiante", ma con un suo perché legato all'estate e a momenti importanti della canzone italiana e internazionale. Forse la tua percezione è dovuta al fatto che verso la seconda metà degli anni '80 fu trasmessa da Canale 5 facendone un appuntamento che attraversava tutta la stagione, invece che limitarsi a una sola serata televisiva, sfruttando un successo già consolidatosi nei precedenti vent'anni se consideriamo che il juke-box, simbolo di riferimento della manifestazione, è caratteristico soprattutto delle decadi precedenti pur "tenendo botta" negli '80 ;)
Le stesse "cartoline" degli anni '60, evidentemente autoprodotte dall'organizzazione, venivano mostrate nell'anteprima che precedeva ogni tappa delle prime trasmissioni "biscioniche" del Festivalbar!
E' anche vero che a partire da quel momento a determinare la classifica saranno soprattutto i passaggi radiofonici e televisivi della canzone, che gradualmente diventeranno l'unico metro proprio per il moltiplicarsi delle occasioni di ascolto dovuto all'ormai affermata realtà delle radio e tv private e all'ugualmente consolidata diffusione delle discoteche. Il juke-box comincia quindi a perdere il suo ruolo centrale e a svolgere una funzione più ausiliaria e meno "totemica" nella vita giovanile, pur conservando fascino e restando ancora per diversi anni una presenza tipica nei locali, ma ormai avviata al modernariato più che alla quotidianità - cambiamenti che a maggior ragione inscrivono il periodo che definirei "classico" del Festivalbar, compreso a mio avviso tra il 1966 e il 1982, nella storia del costume degli anni '60 e soprattutto '70, come vedremo nelle prossime discussioni sulle edizioni del Decennio. Dal 1983 diventerà il proseguio di una tradizione che continua un'epoca, ma ne apre soprattutto un'altra.

A domani per la continuazione della cronistoria tardo-sessantiana em_bye
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Supersonic
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da Supersonic »

Ricordo di aver seguito la trasmissione della finale del 1966. Tra le mie canzoni preferite:

"Riderà" - Little Tony, versione italiana di "Fais la rire" di Hervé Vilard
"Con le mie lacrime" - The Rolling Stones, autocover di "As tears go by"
"Questa sera come sempre" - Leo Sardo, cover di "Cryin' time" di Buck Owens ma resa nota da Ray Charles

Ultima modifica di Supersonic il sab 19 nov 2016, 23:37, modificato 1 volta in totale.
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barbatrucco
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da barbatrucco »

In effetti mi sembra giusto, prima di dar inizio alla cronistoria della "consacrazione" del Festivalbar, fare un resoconto delle prime tre edizioni visti anche alcuni nomi di prestigio, italiani e stranieri, che vi presero parte.

Festivalbar 1964

La finale di questa prima edizione, come scritto in apertura, si tiene ad Asiago e vi partecipano dieci cantanti distribuiti tra le due categorie dei "Campioni" e dei "Giovani", di cui sette nella prima e tre nella seconda.

Podio dei Campioni

1) Bobby Solo - Credi a me (Marchetti-Sanjust)
2) Gene Pitney - Chi vede te (Take Me Tonight) (Pace-Schroeder-Gold-Alfred)
3) Fabrizio Ferretti - Perché l'ho fatto (Testa-Anisfield-Denso)

Altri Campioni in gara

Robertino - Un paio di giorni (Mogol-Testa-Massara)
Catherine Spaak - L’esercito del surf (Mogol-Pattacini)
Andrea Lo Vecchio - Dorme la città (Lo Vecchio)
Les Surfs -E adesso te ne puoi andare (I only want to be with you) (Chiosso-Hawker-Raymonds)

Vincitore Giovani

Pilade - Ciao ciao ciao (Bye Bye Love) (Bryant-Del Prete-Amari)

Altri Giovani in gara

Paki & Paki -Ragazzi come noi (Maresca-Zerato-Beretta)
An'Neris - Dov'ero (Casadei-Rigoni-Simoni)

La premiazione di Pilade (noto membro del Clan di Celentano nonché suo chitarrista ai tempi)
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Ultima modifica di barbatrucco il mer 19 ago 2015, 2:02, modificato 5 volte in totale.
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da barbatrucco »

Festivalbar 1965

Le cronache riportano che la serata finale avrebbe dovuto tenersi a Napoli, ma per problemi logistici dovuti al prolungarsi del conteggio dei voti causa il lento afflusso delle numerose cartoline si resta, come scritto in apertura, al nord e precisamente a Milano che ospita la kermesse presso il ristorante Biffi Scala. Anche quest'anno i cantanti in gara sono dieci, ma senza divisione per categorie.

Classifica finale

1) Petula Clark - Ciao ciao (Downtown) (Tony Hatch, testo italiano di Vito Pallavicini)
2) Pino Donaggio - Sono nato con te (Donaggio-Pallavicini)
3) Little Tony - Ogni mattina (Leo Chiosso-Rickygianco-Little Tony)
4) Gene Pitney - Le ragazze come te (Pallavicini-Gaspari-Soffici)
5) Vittorio Inzaina - Ti vedo dopo messa (Beretta-Gaudio)
6) Wilma Goich - Un bacio sulle dita (Pattacini-Mascioni)
7) John Foster - Plein Soleil (Gilbert Becaud, testo italiano di Alberto Testa)
8) New Christy Minstrels - Stasera gli angeli non volano (Pattacini-Mogol)
9) Milva - Quando sarai più grande (Capotosti-De Simone)
10) Fausto Leali - Raccontalo ad un altro (Alberto Testa-Specchi-Martino-Libano)
Ultima modifica di barbatrucco il mer 19 ago 2015, 1:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

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Festivalbar 1966

Sappiamo già che la finale di quest'edizione si svolse a Salice Terme (PV) e della prima volta televisiva della manifestazione con l'espediente delle "cartoline". La collaborazione di Walter Guertler, discografico fondatore della milanese SAAR (Società Articoli Acustici Riprodotti) cui fanno riferimento etichette come Music, Jolly e Joker, e scopritore, per fare solo qualche nome, di Adriano Celentano, Enzo Jannacci, Luigi Tenco, Fausto Leali, Franco Battiato, assicurò all'organizzazione la presenza di alcuni prestigiosi ospiti internazionali; ma anche tra gli artisti in gara si notano personalità straniere decisamente altisonanti allora e ancor più col senno di poi.

Classifica finale

1) Caterina Caselli – Perdono (Mogol-Soffici)
2) Little Tony – Riderà (Mogol-Bernet-Gérard)
3) Petula Clark – L’Amore E’ Il Vento (Pallavicini-Hatch)
4) Wilma Goich – L’Uomo Di Ieri (Mogol-Andrews)
5) Sacha Distel – Signor Cannibale (Nisa-Gustin-Tézè)
6) The Rolling Stones – Con Le Mie Lacrime (As tears go by) (Danpa-Jagger-Richards-Oldham)
7) Pino Donaggio – Io Mi Domando (Pallavicini-Donaggio)
8) The Beach Boys – Sloop John B. (Wilson)
9) Gidiuli - Grazie (Help Me) (Pallavicini-Breedlove)
10) Leo Sardo – Questa Sera Come Sempre (Catra-Owens)
11) Les Surfs – Meritavi Molto Di Più (Amenni-Russel-Farrell)
12) Gino Paoli – A Che Cosa Ti Serve Amare (Gino Paoli)
13 )The Yardbirds – Shapes Of Things (Samwell-Smith-McCarty-Relf)
14) Ricky Gianco – Credi Che (Gianco-Pieretti)
15) Nicola D’Alessio – Sangue Amaro (Ambrosino-Savio)

Ospiti fuori concorso

Michel Polnareff - Una bambolina che fa no no no (Pagani-Polnareff-Gerald)
Françoise Hardy - Tous les garçons et les filles (Hardy-Samyn)
Sonny & Cher - Little man (Bono)
Cher - Bang bang (My baby shot me down) (Bono)
Ultima modifica di barbatrucco il sab 22 ago 2015, 1:04, modificato 2 volte in totale.
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da Betelgeuse »

Credo di conoscere, per le edizioni 64 e 65, praticamente due sole canzoni: la divertente " L'Esercito del surf " di Catherine Spaak, e la zuccherosa " Ciao Ciao " di Petula Clark.
Le altre le dovrei ascoltare, probabilmente c'è anche qualcosa d'interessante.

Di tutt'altra pasta l'edizione 1966, con tante notevoli canzoni, alcune resistite decisamente negli anni.
A cominciare da " Riderà " di Little Tony, melodrammatica finchè vogliamo, ma che si lascia ascoltare sempre molto volentieri.
Già detto di " Perdono " della Caselli ( ha proposto di meglio nella sua carriera ), ci sono niente-po-po-di-meno che i Rolling Stones, che propongono un brano dall'inequivocabile e italianissimo titolo " Con le mie lacrime " .
Eccellenti poi le canzoni degli ospiti fuori concorso:
" Una bambolina che fa no no no " di Michel Polnareff, canzone dall'andamento piuttosto buffo e giocoso, che tra l'altro sarà proposta anche dal gruppo dei " Quelli " ( con alla voce Teo Teocoli ). Da notare che i Quelli rappresentano l'embrione della futura Premiata Forneria Marconi.
Françoise Hardy è una esponente del pop anni 60 particolarmente raffinata, e questo " Tous les garçons et les filles " lo dimostra.
Little man, di Sonny & Cher, altro non è che " Piccolo Ragazzo " proposta da Milva in una versione ancora migliore ( e cantata da par suo ).
Bang bang è cantata ancora da Cher, ma gli italiani ricordano soprattutto le versioni di Dalida e dell'Equipe 84.
Gli altri brani del 66 sono meno noti, ma rispetto alle edizioni 64/65 passate quasi inosservate, direi che l'edizione 1966 è da ricordare.
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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

Messaggio da barbatrucco »

Non c'è dubbio che con l'edizione del '66 il Festivalbar cominci a mostrare i denti, e lo dice anche la presenza di nomi come i ricordati Stones, i Beach Boys, gli Yardbirds e Françoise Hardy, interprete effettivamente raffinata che darà prova ulteriore e migliore della sua stoffa già negli immediatamente successivi, dopo questo primo successo all'insegna dello "spleen" adolescenziale in giro di la che resta comunque un classico del pop.



Da ricordare poi che "Con le mie lacrime" dei Rolling Stones, come ho precisato ora aggiornando il post, è la versione italiana di "As tears go by", bellissima canzone di quel loro periodo "troubador", per mancanza di una definizione migliore, che comprende un altro gioiello come "Lady Jane".

A proposito di "Ciao Ciao" di Petula Clark, vincitrice della precedente edizione, c'è da dire che il testo dell'originale versione inglese, "Downtown" (un successo mondiale, ma credo la cantò anche in spagnolo se non in altre lingue ancora) è una celebrazione della ricchezza di possibilità e di attrazioni del centro della metropoli, con le sue luci e la vita vivace che fanno scordare i problemi e i momenti di solitudine, ispirata all'autore Tony Hatch da un viaggio di lavoro a New York. In italiano diventa tutta un altra cosa, nonostante l'originale abbia comunque un fondo malinconico che è però compensato ampiamente dalla sensazione di gioia e di approdo dai momenti di tristezza offerto dalla città. E' vero che la versione italiana non è così triste e ha al contrario un suo efficace climax positivo soprattutto nella prima parte del testo, ma in fondo parla di un amore estivo scritto sulla sabbia...
Anche l'ideale seguito "L'amore è il vento" (in realtà "My Love") con cui si classificò terza nel '66 è piuttosto carina:

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Re: [Anni 60] Festivalbar - La consacrazione 1967-1969

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Così ti voglio "Barba", bel lavoro em_drinks
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