Mary Long è una garbata satira a due figure politiche dell'Inghilterra dei primi anni '70 che "prestano" parte dei loro veri nomi per formare quello della protagonista della canzone.
Smooth Dancer, al di là dell'atmosfera musicale apparentemente briosa, ha nel suo testo un attacco tra il rimpianto e il rancore da parte di Gillan al rivale di sempre, Blackmore appunto. Il quale si autociterà (cioè lo farà fare a Joe Lynn Turner cantante e autore del testo), suonando nel brano intitolato King of Dreams, dove nel testo appaiono le parole "smooth dancer".
Rat bat blue (il mio brano preferito del disco) vede un assolo velocissimo di Jon Lord, realizzato però a velocità dimezzata e poi velocizzato in sede di missaggio finale.
Viste le tensioni tra i due, Gillan e Blackmore registrarono le loro parti in sedi separate e senza dunque incontrarsi mai in sala di registrazione e senza rivolgersi più la parola.
Non esistono registrazioni al momento che confermino l'esecuzione dal vivo di altri brani del disco che non siano stati Woman from Tokyo e Mary Long, per lo meno da parte della Mark II. Con l'entrata di Steve Morse nella band, fu introdotta in scaletta Rat Bat Blue (su youtube si trova) ma subito abbandonata, causa il pessimo rendimento vocale di Gillan.
Ahh, queste rockstars.
