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Deep Purple

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Betelgeuse
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Re: Deep Purple

Messaggio da Betelgeuse »

I Deep Purple hanno all'attivo anche altri lavori, risalenti al biennio 1968/1969.
Due di questi ebbero maggiore risalto e diffusione, tra l'altro, direttamente nel 1970: pertanto vorrei scrivere qualche parola anche per loro, nonostante formalmente non appartengano al magico decennio.

Shades Of Deep Purple ( 1968 )
Album ondivago, confuso, fin troppo eterogeneo, tanto che non si capisce bene la strada che il neonato gruppo vuole intraprendere.
Il disco è infarcito di covers, tutte di discreto livello, però è chiaro che è proprio nei pezzi originali che i Purple danno il meglio.
Oltre a Jon Lord, Ritchie Blackmore e Ian Paice, ci sono altri due elementi che di lì a poco non faranno più parte della band: il bassista Nick Simper, già discretamente famoso nell'ambiente per la sua attività di turnista, e il cantante Rod Evans, di professione medico, dalla voce calda e pastosa.
Da notare che l'album fu registrato in appena 18 ore: probabilmente un record.
Voto 6,5




The Book Of Taliesyn ( 1968 )
Stupendo album, il migliore della prima fase.
Ancora qualche cover, ma di maggior pregio. Ancora composizioni originali, fatte con cura ancora maggiore, indice di una maturazione repentina, che tocca soprattutto la coppia Lord/Blackmore che, nonostante sia generalmente in disaccordo sull'impostazione più o meno rock da dare al gruppo, funziona a meraviglia.
Un lato del disco, soprattutto, è da antologia, con Shield/Anthem/River Deep Mountain High che rappresenta uno dei trittici più belli della storia del rock.
River Deep Mountain High, soprattutto, è assolutamente da urlo: si tratta di una cover di un brano di Ike and Tina Turner, qui rifatto in modo geniale e indimenticabile.
Voto 8,5




Deep Purple ( 1969 )
Disco leggermente meno bello e meno diretto del precedente, ma con più attenzione alla melodia.
L'album esce quando ormai fanno già parte del gruppo sia Ian Gillan che Roger Glover. Infatti molti, erroneamente credono che a cantare sia proprio Gillan e non Evans.
Drasticamente ridimensionate le covers ( tra cui l'eccellente Lalena di Donovan ), il disco è molto sperimentale, sia dal punto di vista ritmico ( Chasing Shadow ), che compositivo ( l'ariosa suite simil-orchestrale April, composta da Jon Lord ). C'è poi un brano tipicamente rock, registrato in presa diretta ( The Painter ), e un bellissimo, poetico brano cantato in maniera magistrale da Rod Evans, dal titolo Blind.
Voto 8




Concerto For Group And Orchestra ( 1969 )
Esperimento famosissimo, importante sotto l'aspetto pubblicitario, per un gruppo che aveva subito un robusto rinnovamento ( Gillan e Glover erano subentrati a Evans e Simper ).
Il risultato artistico e tecnico convince solo a metà, complice anche una non eccezionale prestazione dell'orchestra, mentre la sensazione è che il gruppo faccia un figurone.
Voto 6,5
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Moonchild
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Re: Deep Purple

Messaggio da Moonchild »

I Deep Purple sono il gruppo che forse mi ha formato musicalmente ed intendo sia dal punto di vista musicale che da quello strumentale cioè le mie tastiere ormai obsolete l'hanno fatta da padrone con il suono dei Purple.Il suono o il suonare del compianto Lord non avevano molti segreti per le mie mani ora intorpidite dalla veneranda età :lol:
Ho amato il mark I II e III e quello di ora però nel mio cuore è rimasto il Mark II e gli album a parte qualche cedimento li amo tutti.
Ora però a distanza di anni ed orecchio un po piu selettivo ho apprezzato Fireball con alcune sonorità,voglio andare oltre,jazzate o Funk.
Ricordo che quandi usci si rimase un po delusi,abituati ad In Rock,anche se era un album di altissimo valore.Probabilmente non si riusci a capire quella Fools forse troppo all'avanguardia per quei tempi oppure Anyone's Daughter un po controcorrente con il genere che ci avevano abituati ad ascoltare.Ad un anno di distanza usci Machine Head album supremo che ci fece dimenticare Fireball.In qualunque casa si andava o negozio di dischi quest'album era sempre in bella vista e Fireball era un ricordo lontano ed arrivò Made in Japan e tutto il resto...... buio.
Dopo Who do We..... che forse era un po sottotono si gridò " I Deep sono morti......." Ci fu quel Burn che ci lasciò un po delusi sul cambiamento di formazione che però oggi ascoltiamo volentieri,abbiamo capito cose che forse non volevamo capire a quel tempo....si era troppo giovani.

Ritornando a Fireball troviamo in questo album la splendida The mule che fa da apripista all'assolo di Paice in ogni suo concerto.Oppure Strange Kind of Woman,che non fa parte dell'albun originale ma immessa nei cd,che è un must per il botta e risposta tra Gillan e Blackmore.Da notare anche la title track con la doppia cassa non molto usata a quel tempo ed il basso in distorsione di Glover.Un'album sperimentale come molti critici del settore lo definiscono.
Altro album non molto apprezzato è Come Taste the Band con un nuovo cambio di formazione in cui vede un Bolin accattivante.Un brano che amo da questo album è This Time Around

Tanto ci sarebbe da dire su questo gruppo......ritornerò volentieri di nuovo a parlarne ;)
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare


Battiato-La Cura
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Re: Deep Purple

Messaggio da Betelgeuse »

Quoto le considerazioni fatte su Fireball.
E' un bel disco, ma ha essenzialmente il " torto " di trovarsi in mezzo a capolavori ( In Rock, Machine Head, Made in Japan ), e quindi viene leggermente oscurato da questi.
The Mule è un pò la risposta alla Moby Dick di zeppeliniana memoria, mentre Fools è senz'altro il brano più consono all'andazzo di quel periodo, considerando la robusta matrice prog di cui è permeato.

Betelgeuse
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Re: Deep Purple

Messaggio da Betelgeuse »

Di " Space Truckin ", dal fantasmagorico show della California Jam del 1974, esiste un'altra versione, con audio completamete differente, in cui risalta soprattutto l'incredibile prestazione del batterista Ian Paice ( in particolare dal minuto 4.50 ).
Impressionante! :eek:

Betelgeuse
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Re: Deep Purple

Messaggio da Betelgeuse »

Rispolvero il topic dei Deep Purple per scrivere della breve edizione del gruppo nel biennio 1975-76, quella senza Ritchie Blackmore, denominata " Mark IV ".
Partiamo dall'estate/autunno 1973.
L'arrivo di Glenn Hughes e David Coverdale è portatore di grosse novità nei Deep Purple.
Oltre al ringiovanimento parziale ( i due nuovi arrivati sono nati, rispettivamente, nel 1952 e nel 1951, quindi hanno 5/6 anni in meno della " vecchia guardia " ), inseriscono nel sound del gruppo, nuove idee e nuove sonorità.
La coppia Lord/Paice, cioè il " nucleo storico ", è abbastanza accondiscendente, mentre invece Ritchie Blackmore comincia a manifestare insofferenza per la piega presa dai Purple, che di fatto allontana il gruppo dalla matrice hard-rock che è il loro marchio di fabbrica.
Non basta l'uscita di due pregevoli lavori ( Burn e Stormbringer ) a far ammorbidire il chitarrista, che comincia a pensare all'abbandono.
L'ultimo show del chitarrista con i Purple è a Parigi, il 7 Aprile 1975: al termine del concerto, sia Blackmore che Paice spaccano i loro strumenti, Ritchie sicuro che non gli sarebbe più servito con i Deep Purple, e Ian Paice convinto che senza Ritchie il gruppo non sarebbe andato avanti.
Tuttavia gli altri 3 sono di diverso avviso.
I Deep Purple erano ancora un grande nome, per i giovani erano dei miti, i dischi vendevano, si poteva fare molto business ancora.
La loro attenzione cade su un chitarrista americano, Tommy Bolin, già famoso per avere brillantemente suonato come turnista in album di prestigiosi artisti. Stile fluido, dotato di tecnica sopraffina, è uno dei tipici musicisti che non fanno niente per non farsi notare.
Sembra che i Deep Purple prima gli mandino a casa un pacco con i loro nastri, e sembra altresì che Tommy quel pacco neppure lo apra. Ciononostante fa meravigliare tutti i componenti per la sua bravura e competenza, tanto che sembra lui a saggiare capacità e tecnica al gruppo e non viceversa. C'è aria nuova nei Purple, tutti i componenti sono entusiasti del nuovo arrivato, ma è chiaro che la coppia Bolin/Hughes fosse più affiatata rispetto al resto, anche per via della predilezione dei due per il funky. Nei fatti da adesso il gruppo è trainato da loro due.
Frutto di questa situazione è l'uscita del bellissimo " Come Taste The Band ", in cui avviene la definitiva rottura del cordone ombelicale con l'hard-rock. Il disco è suonato in una maniera a dir poco sopraffina, e contiene alcuni capisaldi della storia porpora, anche se non riesce a raggiungere le cifre di vendita dei precedenti.
Questo pregevole disco è completato da una tournee che tocca anche l'estremo oriente, soprattutto l'Indonesia. In questi concerti il gruppo è alle prese con una serie di disavventure come mai erano capitate in 7 anni di carriera. La causa principale è la scoperta tardiva dell'uso di droga da parte del chitarrista, che rende estremamente altalenanti le proprie performances, con grave problema per il resto del gruppo. Provati dall'esperienza asiatica, tornano in patria nel 1976. Qui il chitarrista trova un ambiente ostile, in quanto gli inglesi sono ancora legati al ricordo di Blackmore, e considerano Bolin alla stregua di un usurpatore. Scoraggiato da tutto ciò, suona sempre peggio, considerato che i problemi di salute non sono del tutto risolti.
La storia dei Deep Purple termina a Liverpool il 15 Marzo 1976. Jon Lord decide di mettere la parola fine al gruppo, dopo una tremenda prestazione di Bolin e Hughes, e dopo che un David Coverdale in lacrime abbandona il palco nel bel mezzo del concerto.
Una fine sfortunata per una bella edizione dei Deep Purple, durata un anno, e che, nel caso di continuazione, avrebbe posato probabilmente una pietra miliare per un nuovo grandioso corso della storia porpora.
Il gruppo si ricostituirà alla grande nel 1984, ma quella è un'altra storia...

Deep Purple Mark IV, 15 dicembre 1975, Tokyo Budokan Hall: formazione, David Coverdale-voce, Glenn Hughes-voce e basso, Tommy Bolin-chitarra, Jon Lord-tastiere, Ian Paice-batteria

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lespaul
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Re: Deep Purple

Messaggio da lespaul »

Intervengo poco nella sezione musica del forum proprio perché ho le mie idee e sono abbastanza talebano... Però se si parla di Loro non posso non scrivere ciò che penso...
Dunque, secondo me il MK IV è grandioso...peccato che la droga abbia fatto la sua parte e ci abbia privato di un talento come Tommy Bolin (a proposito, cercate i suoi lavoro solisti, non sono affatto male, anzi...). Se ascoltate il live con Bolin purtroppo il chitarrista non fa una bella figura ma li eravamo già alla fine...Se non l'avete fatto provate a leggere l'autobiografia di Glenn Hughes, forse avrà un tantinello esagerato, ma si capisce quanto la droga (e l'alcol) sia stata protagonista in quel periodo della loro carriera...
Parlando invece in generale dei Purple non si può non cadere nella trappola e quindi è quasi d'obbligo fare il paragone con le zeppole...Beh, a sto punto dico la mia:
Il più grande errore dei DP è stata la reunion del 1984...Prima di allora erano leggenda tanto quanto le zeppole poi col tempo, dal 1984 ad oggi hanno inflazionato la scena ed il mercato, con prodotti anche musicalmente mediocri e con live ovunque...anche al campetto sportivo sotto casa quasi...Mentre invece gli Zeppelin avevano dalla loro un manager come Peter Grant che sapeva come fare per creare una leggenda (certamente poi aveva anche il materiale artistico per farlo, chi lo nega) e loro stessi in seguito, non hanno fatto altro che continuare ad alimentare tale leggenda.
Ovvio che di dobloni i DP ne abbiano alzati parecchi, soprattutto coi primi due tour seguenti alla sopraccitata reunion ma così facendo hanno, nell'immaginario collettivo, svalutato la loro figura scendendo dallo stadio di band leggendaria a quello gruppo di vecchie glorie che suona (sempre divinamente eccezion fatta per la voce del povero Gillan, che come dice Blackmore non canta più dal 1972) insieme per passione e denaro ma che probabilmente ha perso il treno...anche se la classe non è acqua...
Detto ciò adoro quello che i Purple hanno creato dopo il loro scioglimento, le sue due creature Whitesnake e Rainbow, che preferisco di gran lunga a ciò che i che i DP sono diventati dopo la reunion (anche se Perfect Stranger rimane per me un gran disco)...

Ah, per la precisione, secondo me Fireball non è inferiore ne a Machine Head ne ad In Rock, anzi...A dirla tutta l'ascolto di Fireball in cuffia mi fa ancora godere dopo anni ed anni, mentre gli altri due forse mi hanno anche un po' stancato...
Ultima modifica di lespaul il ven 31 lug 2015, 11:16, modificato 2 volte in totale.
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Re: Deep Purple

Messaggio da lespaul »

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Re: Deep Purple

Messaggio da lespaul »

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Re: Deep Purple

Messaggio da Betelgeuse »

Les, tu stesso mi pare che tendi a tessere le lodi di Perfect Strangers, l'album con cui i Deep Purple, nel 1984, si ricostituirono, ben 8 anni dopo il loro scioglimento.
Suppongo pertanto che le tue perplessità riguardino la tempistica e le modalità con cui è avvenuta questa reunion.
E' innegabile il fatto che le band che avevano accolto gli ex componenti nel periodo 77/83, a un certo punto erano in crisi, magari per i motivi più disparati: i Whitesnake, i Rainbow, la Ian Gillan Band e gli stessi Black Sabbath, in cui Gillan arrivò a militare, seppur per lo spazio di un solo album.
Si trattava dunque di prendere al volo l'opportunità di far coincidere l'andazzo " al ribasso " di questi musicisti e la voglia degli stessi di rimettersi in gioco, seppure sotto la corazza di una sigla storica.
Perfect Strangers è un grandissimo album, mentre il successivo " The House Of Blue Light " pecca solo di sperimentalismo, che in un gruppo, che in quel 1987 aveva bisogno soltanto di rassicurare i vecchi fans, in effetti stonava un po'.
Sul fatto poi che, soprattutto dagli anni 90, hanno suonato troppo, e ovunque, non posso che darti ragione, ma non gliene farei una colpa a loro, bensì alle circostanze.
Considero i Deep Purple come una specie di cooperativa di tanti musicisti virtuosi, che si sono succeduti nei decenni, suonando quello che hanno potuto, quando hanno potuto, come hanno potuto, ma mettendo sempre il cuore.
Magari in pieno 2015 il buon Gillan eviterà di cantare Child In Time, perché non gliel'ha ordinato il medico di doverla sempre e comunque cantare per forza, magari non farà neppure Higway Star, perché la voce non è più, non può essere più, quella di una volta: ma, in ogni caso, quando so che da qualche parte devono suonare i Deep Purple, ho la certezza assoluta che esiste ancora gente che si diverte veramente a suonare.
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Re: Deep Purple

Messaggio da lespaul »

Betelgeuse ha scritto:ma, in ogni caso, quando so che da qualche parte devono suonare i Deep Purple, ho la certezza assoluta che esiste ancora gente che si diverte veramente a suonare.
Amen!
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