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Spagna 1982

Ricordi, protagonisti, eventi e manifestazioni sportive
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Mauro Tozzi
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Iscritto il: gio 31 ott 2013, 15:33
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Mauro Tozzi »

A proposito, ho sempre trovato strano che la finale Italia-Germania sia stata trasmessa su Raidue anziché Raiuno... :?
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
Betelgeuse
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Betelgeuse »

In effetti fu una cosa stranissima.
Da notare che, su Raiuno alla stessa ora andò in onda uno sceneggiato, " Ore di paura” con Chad Everett, Sandy Dannis e Warren Oates.
Sarei proprio curioso di sapere in quanti lo videro :?:
franz75
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Re: Spagna 1982

Messaggio da franz75 »

Beh, visto che ci sono, vi scrivo anche i miei ricordi di settenne. All'epoca non seguivo ancora il calcio, guardavo solamente assieme a mio papa qualche partita "importante", ma ho il sospetto che i miei genitori lo facessero perché sapevano perfettamente che dopo dieci minuti-un quarto d'ora avrei preso puntualmente sonno... :D
Nel 1982, le partite del gironcino a tre dei quarti di finale si svolsero quando io con mamma, papa, zio e nonna materna eravamo già a Sottomarina (il nonno, povero, era impiegato comunale e rimaneva a casa da solo...), dove all'epoca affittavamo un appartamentino per un mesetto (da inizio a fine Luglio, su per giù). Solo che, come ricordavate tutti, le partite contro Argentina e Brasile si disputarono nel pomeriggio (verso le quattro e mezza-cinque...può essere ?). Ergo, essendoci molta poca fiducia, la partita con l'Argentina mio papà e mio zio l'ascoltarono in spiaggia, sotto l'ombrellone...vittoria clamorosa e così, per la partita contro i verde-oro, ci si attrezza: le donne restano in spiaggia, noi uomini ci rechiamo in un vicino bar con una mezz'ora di anticipo (io sarei rimasto volentieri anche in spiaggia, ma mio zio e mio padre mi prendono quasi di peso :lol: )...e qui, per me, la prima meraviglia: per la prima volta vedo una TV a colori ! :D . Mio padre e mio zio si accomodano su un paio di sedie, in quindicesima fila (ricordo che c'era gente fin sul marciapiede),ma hanno la delicatezza di portarmi fino alla prima fila e di chiedere ad una gentile signorina (che a me sembrava bellissima...sarà stata una ragazzina di quindici-sedici anni) di farmi sedere sulle sue ginocchia, perché se no non avrei visto nulla... :lol: . La ragazzina acconsente entusiasta e così passo novanta minuti fra le braccia di due o tre gentili donzelle che si danno il cambio con le loro ginocchia...ricordo ancora la scena di mio padre che ogni dieci minuti viene a controllare che non mi sia addormentato...ma non c'era pericolo: ad ogni gol dell'Italia volavo, letteralmente, di mezzo metro (ho ancora il ricordo di una delle tre ragazze che mi fa sventolare una bandierina dell'Italia su uno dei gol... :D ). Per la semifinale con la Polonia, stessa identica scena, con le stesse tre ragazzine, stavolta aiutate anche da un paio di ragazzi (fratelli o fidanzatini, immagino), uno dei quali ad un certo punto mi compra anche un gelato in coppetta...fra l'altro, una volta tornati a casa, mio padre e mio zio vedono anche l'altra semifinale che, mi pare, era finita addirittura ai rigori. La finale, invece, la vedemmo nel nostro appartamento...su una piccola TV in bianco e nero marca GELOSO, che penso abbia funzionato fino a non tantissimi anni fa...ricordo ancora mio padre prorompere in una espressione dialettale non proprio oxfordiana al rigore fallito da Cabrini (ma che scoresa gaeo tirà... :D ) e mio zio che sul 3-0 di Altobelli esclama: "No ghe credo: el xe scapuzà e el ghe ga fato ea finta..." (non ci credo...è inciampato e gli ha fatto la finta). Alla fine della partita, resta a casa solo nonna e tutti noi usciamo e andiamo a piedi in centro (mamma compresa)...per me bimbo, fu qualcosa di incredibile: sarà che allora mi pareva impossibile che tutti potessero impazzire in quell modo per una partita di calcio...ricordo addirittura un trattore agricolo pavesato di bandiere italiane con, penso, non meno di quattoridici-quindici persone al posto di guida o attaccate agli scalini tramite i quali vi si accedeva...penso siamo rimasti fuori fino quasi a mezzanotte, orario che per me, all'epoca, era assolutamente inconcepibile.
Quanto al fatto che la partita fosse stata trasmessa da Rai Due: mi pare che TUTTE le partite dell'Italia di quel mondiale fossero andate su Rai Due (prima della partita col Brasile ricordo perfettamente un'edizione di Tg2 Sportsera...). Forse all'epoca Rai Uno era ancora considerata la rete "istituzionale" ed una cosa "frivola" come il calcio era più adatta alla "giovanile" Rai Due...ma è solo una mia idea.
Fra l'altro, qualche tempo fa, su Rai Storia hanno dato uno special sull'11 Luglio dell'82 e ricordo che una delle cose più simpatiche che hanno mostrato era appunto cosa stesse trasmettendo Rai Uno, mentre sul secondo andava la finale...e si vede Massimo Valentini che, sempre serissimo e compitissimo, legge il riepilogo finale dei titoli del Tg1. Solo che in quel momento assegnano il rigore all'Italia ed allora si vedono le immagini dal Bernabeu, con Valentini che le commenta da par suo (non so se sappiate che per parecchi anni Valentini era stato una delle voci di Tutto il calcio) ed all'errore dice "peccato...ma sicuramente non mancheranno altre occasioni per gli Azzurri", con la faccia di uno che non vede l'ora di finire per andare a vedere la partita... :lol: Vi inviterei inoltre a sentire, oltre che il mitico comento di Martellini, anche la sobrietà di Enrico Ameri alla radio, che festeggia adeguatamente, ma senza mai dimenticarsi che alla fin fine è sempre una partita di calcio...una bella lezione per i radio-telecronisti di oggi, autentici invasati capaci solo di urlare e di usare iperboli e superlativi per qualsiasi stupidaggine.
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Potsie Weber »

Allora giocavo a basket e proprio la settimana decisiva di quel mundial partecipavo ad un camp . Subito dopo la fine dell'ultimo allenamento tutti davanti alla tv per Italia Brasile. Una ventina di ragazzi dai 14 ai 18 anni che arrivavano direttamente dal campo di basket dopo una giornata torrida, con magliette e pantaloncini belli sudati, non c'era stato tempo per fare la doccia. Il segnale televisivo era disturbato e quindi c'era anche l'addetto che manovrava l'antenna dal davanzale di una finestra. Dopo il trionfo scatta la scaramanzia: l'obbligo ferreo di assistere a Italia Polonia non solo nelle stesse posizioni, ma con gli stessi vestiti, ovviamente non lavati. Portò bene :) :)
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Whiteshark
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Whiteshark »

Il ricordo più nitido di quel mondiale è senz'altro legato agli ultimi minuti di Italia-Brasile, loro tutti avanti, noi tutti dietro. Apnee da far invidia a Maiorca, poi ci scappa un micidiale contropiede, Rossi serve Antognoni che segna il 4-2 della sicurezza. Mio padre esulta, io corro ad abbracciare.... il pilastro di casa prima di capire che il gol è stato annullato per un fuorigioco inesistente. Così altri attentati alle coronarie prima del triplice fischio che ci regala la semifinale.
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Guszti
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Guszti »

Un ricordo più che indelebile di quella serata lo aveva mio padre, che me lo ha raccontato più volte.
Nel 1982 abitavamo a Verona, e mio padre era un apprezzato strumentista dilettante; a tal punto che era stato convocato in Arena. Quando in cartellone c'è un'opera che prevede l'utilizzo di strumenti normalmente non compresi nelle orchestre, l'Ente Lirico scartabella un elenco di musicisti locali che abbiano sufficiente tecnica. Quell'anno si rappresentava l'Otello di Verdi, che include una "mandolinata", e mio padre, mandolinista, è stato convocato. Il caso ha voluto che quell'11 Luglio fosse in cartellone Otello, e lui è dovuto andare all'anfiteatro a svolgere il suo incarico, mentre i suoi familiari (tra i quali io) restavano a vedere la fine mondiale a casa.
Arrivato all'Arena, mio padre fatica a credere ai suoi occhi: ci sono almeno dieci televisori (con antenna) dietro le quinte, con un gruppetto di persone davanti - comparse, musicisti, ballerini, coristi - pronti a guardare l'incontro nei periodi di attesa. Una situazione insostenibile, considerando anche che l'impianto elettrico dell'Arena è sempre stato fonte di guai. E sugli spalti, italiani e tedeschi tutti con la loro radiolina!
I dirigenti di scena capiscono che non è il caso di lottare. L'opera slitta dopo la partita, sperando di non arrivare ai supplementari!
E così la partita scorre. Alla fine, c'è tumulto in un settore dell'orchestra, quello delle cosiddette "trombe di supporto". Uno dei musicisti abbandona lo scranno e si pone davanti agli altri a dirigere, e subito partono le prima note dell'Inno di Mameli! Si accodano i coristi, e poi cominciano a cantare un po' tutti anche sulle gradinate, mentre i tedeschi sorridono amaro. E poi finalmente l'opera.
Sono passati 35 anni, e ancora oggi mi dispiace di non essere andato anch'io in Arena, quell'11 Luglio 1982.
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Insight
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Insight »

Gran bel ricordo...Attraverso il racconto dettagliato di tuo padre è come se lo avessi vissuto anche tu.

Io ho già scritto di come ho "vissuto" i mondiali dell'82, da tredicenne... Vorrei aggiungere un breve aneddoto...Nell'oratorio che all'epoca frequentavo, giocando a basket, c'era anche un tizio già adulto, ospite dei frati, dava una mano nel convento... Ogni tanto giocava anche con noi ragazzi...E aveva un bel paio di baffi molto folti e neri, tutti lo avevamo sempre visto così. E insomma, quando l'Italia batté il Brasile disse: "Se vinciamo il mondiale mi taglio i baffi". Ovviamente nessuno lo prese sul serio. Invece, qualche giorno dopo Italia-Germania, si presentò senza baffi...Era stato di parola. Era quasi irriconoscibile :)
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Re: Spagna 1982

Messaggio da franz75 »

Ah caspita, Guszti, grande tuo padre! Scartabellando gli annali, vedo che era peraltro una produzione di assoluto rilievo, con l'ungherese Zoltan Pesko sul podio e voci che adesso davvero pagherei oro per poter sentire dal vivo: Vladimir Atlantov come Otello, Kiri Te Kanawa come Desdemona ed il grande Piero Cappuccilli come Jago...deve essere stata un'emozione unica: opera più finale mondiale...
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Guszti
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Guszti »

Eh già, Franz, c'era ancora un certo stile nel preparare il cartellone a quei tempi. Poi si è badato alle spese e il risultato è che Ente e Fondazione sono finiti sul lastrico (hanno recentemente smantellato il corpo di ballo).
Nel caso specifico, però, sempre mio padre mi ha raccantato che, all'inizio, ci sono stati problemi enormi. L'Arena non è un teatro lirico, c'è il vincolo e non si può spostare neanche un sasso, e il risultato è che i mandolinisti, per mancanza di spazio, erano lontani dall'orchestra e suonavano senza vedere direttamente il direttore, e il loro suono arrivava con l'amplificazione.
La prima è stata un disastro, il suono soverchiava quello dell'orchestra e il sincronismo con quest'ultima era carente. Ci sono volute un paio di repliche per arrivare ad un livello decente.
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franz75
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Re: Spagna 1982

Messaggio da franz75 »

Caro Guszti, oltre che un certo stile...c'erano i direttori e soprattutto c'erano ancora le grandi voci, magari non di gusto raffinatissimo (come Cappuccilli ed Atlantov), ma che, vivaddio, erano grandi voci che si aveva piacere di ascoltare ! E la gente all'epoca la gremiva eccome l'Arena ! Adesso, ahimé, molto meno... Ecco, interessante questa notazione sul mandolino di difficile amplificazione (ricordo male o il mandolino nell'Otello compare solo nel coro che accompagna l'arrivo di Desdemona dopo la scena fra Otello e Jago ? "Dove guardi splendono raggi e avvampano cuori..." etc. ?). Io all'Arena Otello non l'ho mai sentito, chissà adesso come risolverebbero il problema...ma temo stiamo andando un po' OT ! :D
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