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La scomparsa di Hannah Arendt

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Insight
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Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

La scomparsa di Hannah Arendt

Messaggio da Insight »

Il 4 dicembre 1975 moriva a New York Hannah Arendt, filosofa, storica e politologa, importante figura del Novecento.
Nata in Germania, ad Hannover nel 1906, in una famiglia ebraica, fu allieva del filosofo Martin Heidegger all’Università di Marburgo.

Dopo l’avvento al potere di Hitler, fu costretta ad emigrare: prima in Francia, dove aiutò altri esuli ebrei fuggiti dalla Germania; e dopo l’invasione tedesca, nel 1940, negli Stati Uniti, dove rimase diventando in seguito cittadina americana.
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Fondamentali i suoi studi in materia di filosofia politica e sull’esistenzialismo.

Proseguendo nella scia del suo maestro Heidegger, con il quale ebbe anche una relazione sentimentale, sviluppo' comunque un proprio pensiero, autonomo e originale.

Liberaldemocratica, profondamente antifascista ma anche anticomunista. Spirito libero e apartitico, nella sua indipendenza di pensiero non risparmio' critiche neppure a Israele e alla comunita' ebraica. E a chi la accuso' di non amare gli ebrei, rispose con disarmante limpidezza: "Io non amo gli ebrei, sono semplicemente una di loro".

Tra le sue opere più importanti, che hanno anche un alto valore letterario oltre che scientifico, si ricordano in particolare:

il celebre saggio Le origini del totalitarismo (1951), uno dei primi scritti che equipara il nazismo e lo stalinismo e che ne individua una delle radici comuni nell’antisemitismo;

Vita activa (1958), opera in cui vengono tracciati i doveri e i compiti della politica in uno Stato democratico;

e soprattutto La banalità del male (1963), una sorta di dossier sul processo celebrato a Gerusalemme ad Adolf Eichmann, l’organizzatore dello sterminio degli ebrei. Libro ancora oggi molto letto, che dimostra come il male non sempre ha radici profonde, ma può essere anche compiuto con “leggerezza” e superficialità: adempiuto come una pratica burocratica qualsiasi da sbrigare in un ufficio, da figure piuttosto banali e mediocri e non necessariamente da un “genio del crimine”...
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie
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