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L'anno del sole quieto

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Insight
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L'anno del sole quieto

Messaggio da Insight »

Apro la galleria di quest’anno con un romanzo uscito proprio nel 1970, scritto dall’autore americano Wilson Tucker e intitolato "L’anno del sole quieto".
Romanzo di fantascienza con dei risvolti vagamente politici e sociali. Ambientato nel futuro rispetto al periodo in cui fu scritto, ossia nel 1978.

Protagonista è un trentenne di nome Brian Chaney, studioso specializzato in statistica, demografia e sociologia, e anche con una grande passione per la Storia, in particolare esperto della Bibbia e della lingua, della religione e della cultura ebraiche; divenuto famoso, anzi, per aver pubblicato uno studio interpretativo piuttosto controverso sui “Rotoli di Qumran”, che peraltro contengono anche dei passi “apocalittici” nei quali si trova la frase che dà il titolo al romanzo.
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Un giorno d’estate del 1978, mentre se ne sta tranquillamente in vacanza su una spiaggia della Florida, Chaney viene contattato da una avvenente funzionaria di un ufficio governativo di nome Kathryn, che gli comunica di essere stato prescelto e selezionato per una delicatissima missione segreta.

Chaney, che sulle prime non ne vuole sapere, finisce per cedere anche perché rimane molto affascinato dalla giovane e bellissima donna, sulla quale comincia fin da subito a fare qualche “pensierino”.

Così, un po’ obtorto collo, Chaney segue Kathryn in una base militare dell’Illinois, dove scopre ben presto i dettagli della “delicatissima missione”: si tratta di fare un viaggio nel futuro utilizzando un “Veicolo a Dislocazione Temporale” messo a punto dagli scienziati e tecnici della base e che finora è stato testato solo con delle scimmie.

Scopo del viaggio nel tempo, ordinato dal Presidente in persona, ufficialmente è quello di scoprire le caratteristiche della società americana del futuro, onde correggere eventuali scelte politico-economiche e adottare accorgimenti nel presente per evitare catastrofi nel futuro…

In realtà, il Presidente vuole fare un uso di questa nuovissima tecnologia anche strumentale al suo potere, per scoprire, ad esempio, se alle prossime elezioni sarà eletto nuovamente. E’ da premettere, inoltre, che la situazione della politica internazionale immaginata nel romanzo nel 1978 è tutt’altro che rosea: il conflitto in Vietnam si è molto aggravato, al punto che la Cina è intervenuta direttamente e c’è il rischio che scoppi una guerra mondiale…

Ad accompagnare Chaney nel suo viaggio nel futuro, sono due militari: il maggiore dell’aeronautica Moresby e il tenente della marina Saltus, che sono molto più esperti di Brian in fatto di missioni segrete e che per questo lo prendono bonariamente un po’ in giro, chiamandolo “il civile”.

Durante i mesi di preparazione e addestramento, Brian si infatua sempre più della bella Kathryn, sulla quale però ha messo gli occhi anche il tenente Saltus, che non perde occasione per corteggiarla dando così molto fastidio a Brian, il quale a sua volta non riesce ad essere altrettanto aperto nel corteggiamento…

Come primo esperimento di viaggio nel futuro, viene programmata una breve escursione nel 1980, soltanto due anni dopo rispetto al momento della partenza. I tre prescelti, che devono capire soprattutto se il Presidente verrà rieletto alle elezioni di novembre, entrano così uno alla volta nella “macchina del tempo” e vengono proiettati nel futuro di due anni, in tre momenti diversi della stessa giornata…
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Per un errore nella programmazione, il “civile” Brian, che avrebbe dovuto arrivare per ultimo, giunge invece per primo nel futuro, trovandosi all’interno della stessa base militare dell’Illinois il giorno 6 novembre 1980, di prima mattina.

Uscito dalla base in incognito, non senza difficoltà, Brian si reca alla più vicina biblioteca e scopre un quadro sconcertante: Chicago è in preda a violenti disordini razziali tra bianchi e neri, e la città è stata addirittura divisa in due zone da un muro, costruito dai bianchi per controllare meglio i ribelli di colore…

I tre viaggiatori nel tempo, che si ritrovano tutti insieme in quel giorno, scoprono che proprio il 6 novembre 1980, durante un party dato dal Presidente per festeggiare la sua rielezione (ottenuta proprio grazie al modo in cui era riuscito a gestire i disordini razziali a Chicago), viene sventato un tentativo di golpe militare per destituirlo…

Essi ancora non ne hanno consapevolezza, ma quel golpe è stato sventato proprio grazie a loro, perché una volta rientrati dall’escursione nel futuro hanno avvisato il Presidente, il quale naturalmente, reso edotto del fatto che ci sarebbe stato un tentativo di golpe due anni dopo, ha preso le sue precauzioni… In pratica i tre esploratori del tempo, riportando le loro informazioni, hanno modificato il futuro: una situazione questa (come sappiamo già da una famosa saga cinematografica degli anni Ottanta ;) ) che può causare gravi turbamenti…

Inoltre, durante la breve permanenza nel 1980, Brian, purtroppo per lui, scopre anche un’altra cosa scartabellando tra gli atti dello stato civile: che la bella Kathryn e il tenente Saltus sono felicemente convolati a nozze circa un anno prima e sono ora, nel 1980, marito e moglie…

Rientrati alla base nel 1978, festeggiati per il successo, i tre si preparano alla vera e propria missione nel futuro (Brian molto rattristato per aver scoperto che deve rinunciare a Kathryn, che diventerà la moglie di Saltus).

Questa volta i tre viaggiatori vengono spediti ben più lontano nel tempo. Il maggiore Moresby sceglie di andare al 4 luglio 1999. Saltus decide di farsi spedire al giorno del suo cinquantesimo compleanno, cioè al 23 novembre del 2000. Per Brian, invece, la destinazione è indifferente: egli decide di andare in un giorno qualunque di un anno qualsiasi successivo al 2000, lasciando ai tecnici la scelta…
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La seconda e decisiva missione nel futuro, purtroppo, ha degli esiti tragici: Moresby, giunto al 4 luglio del 1999, scopre che lo scontro tra bianchi e neri ha assunto dimensioni planetarie e che i cinesi, in appoggio ai guerriglieri neri, hanno addirittura sganciato una bomba atomica su Chicago, ridotta a un cumulo di macerie…Egli stesso rimane coinvolto in un attacco dei guerriglieri neri alla base, viene colpito da un razzo e muore, non torna più indietro nel 1978…

Saltus, giunto al 23 novembre del 2000, giorno in cui compie cinquant’anni, scopre i resti della battaglia dentro la base, tra cui la tomba del povero Moresby; viene ferito anche lui da un cecchino dei guerriglieri neri, ma riesce comunque a registrare tutto su un nastro e a ritornare alla base nel ’78.

Forse ancora peggio va al nostro Brian Chaney, che si ritrova nella base ormai alle soglie del 2030, in un paesaggio desolato di morte e distruzione, con pochi sopravvissuti che si aggirano come anime disperate. Incontra i figli già adulti di Kathryn e Saltus (che sono anzi più vecchi di lui), che lo conducono da Kathryn, ormai una donna anziana di settantasei anni (mentre Saltus è già morto, si presume di morte naturale).

Kathryn, in un drammatico e intenso colloquio finale, gli rivela che proprio per colpa delle informazioni portate dal futuro, prima quelle dal 1980 e poi quelle portate da Saltus dal 2000, il Presidente nel 1978 ha inaugurato una serie di scelte scellerate per conservare il suo potere, che hanno innescato prima la Terza guerra mondiale, scoppiata già all’inizio degli anni Ottanta e combattuta con armi nucleari devastanti, e poi, sulla scia di quella, un tremendo conflitto razziale fra bianchi e neri che ha coinvolto tutto il mondo...

Ma quel che è peggio per Brian Chaney è che è stato trasportato in un’epoca in cui non esiste più l’energia necessaria per farlo tornare indietro con la macchina del tempo. Così egli è condannato a rimanere per il resto dei suoi giorni nel futuro, in un periodo di desolazione totale, dove i pochi esseri umani rimasti lottano per la sopravvivenza.

Maledetta l’ora, insomma, che il povero Brian non è rimasto a godersi il sole su quella spiaggia della Florida nell’estate del 1978, come peraltro il suo istinto gli aveva suggerito.

Inoltre, come se non bastasse, solo nelle ultime righe del libro si scopre un particolare di Brian Chaney che costringe il lettore a ripensare in parte a tutta la storia e che giocherà molto a sfavore del protagonista, condannandolo a trascorrere il resto della sua vita non solo in un futuro lontano e ostile, ma vivendo anche come un reietto…

Ma non voglio svelare quest’ultimo particolare, caso mai qualcuno volesse leggere il romanzo... ;)
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Whiteshark
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Re: L'anno del sole quieto

Messaggio da Whiteshark »

Sembra interessante questo libro. Passerò in biblioteca.
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Re: L'anno del sole quieto

Messaggio da Insight »

Un buon romanzo, forse dal ritmo un tantino lento, specialmente nella lunga parte preparatoria del viaggio nel tempo...
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