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Momenti di commozione

Argomenti generici relativi alla programmazione televisiva
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galerius
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Momenti di commozione

Messaggio da galerius »

Come da titolo...quali sono stati - se ce ne sono stati, e se volete elencarli qui - i momenti televisivi che hanno suscitato in voi sentimenti di intensa partecipazione emotiva ?
Per dire, la morte di Lady Marian in Sandokan, la fine dei cani del signor Vitali ( o la morte dello stesso Vitali ) in Remi, eccetera.
Uno dei miei momenti di commozione, improvvisa e inattesa, lo ebbi nel corso dell'ultima puntata di Pippi Calzelunghe, quello della partenza col papà capitano alla volta di Taka-Tuka.
Tommy a Annika, mentre la Saltamatta si avvia verso il mare aperto, piangono disperati e Pippi, insolitamente seria, dice "Non voglio che Tommy e Annika piangano così", e si getta in acqua per raggiungere i suoi amici e rimanere per sempre con loro.
L'esempio non è tragico come altri citati, ma quella scena aveva un suo semplice pathos che allora mi sembrò sublime, il gesto di Pippi mi sembrò grandioso, e mitigò un po' il dispiacere per la fine della serie.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Insight
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da Insight »

Direi senza dubbio la morte dei cani di Remì, che mi fece sgorgare lacrime; poi (anzi prima), alcune scene di Heidi, per es. quando Clara cammina per la prima volta...

Ancora prima, alcune scene del Gesù di Zeffirelli... La strage degli innocenti, la resurrezione della bambina ("non è morta, sta solo dormendo", "svegliati, bambina", ecc,. una scena molto intensa) e, naturalmente, la passione....
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da lisa jean »

La morte di Marianna fu terribile...ne ho parlato in un altro topic (forse quello dello sceneggiato): riuscii a superarla solo grazie alla fantasia! :yee:
Venendo ai film in tv, visti da bambina (non ricordo esattamente quando, credo tutti e tre prima del '75, però), tre sono stati i momenti di maggiore commozione:
1) la morte di Annie ne "Lo specchio della vita" (mi vengono i lucciconi solo a pensarci, e finisce sempre che evito questa scena, ogni volta che rivedo questo capolavoro), soprattutto quando Sarah Jane, la figlia, arriva pentita al funerale em_buu em_buu em_buu
2) ne "L'angelo azzurro", altro capolavoro, quando il professore si presenta in scena vestito da pagliaccio ed infine impazzisce em_buu em_buu (scena traumatica ed ancora insostenibile, per me!)
3) il sacrificio di James Cagney in "Angeli con la faccia sporca":il gangster finge di avere paura quando si avvia alla condanna a morte per salvare i ragazzi che vedono in lui un mito em_buu em_buu
Venendo ad una commozione più "leggera", risale alla fine dei Settanta ('78, forse): me la procurò il bellissimo "Angeli con la pistola", quando la mendicante Annie ( Bette Davis)viene trasformata in gran dama grazie al gangster di buon cuore em_innocent
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galerius
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da galerius »

Grazie dei vostri contributi ; alcuni li abbiamo in comune...

Altri momenti che mi sono tornati in mente in questi giorni - e che potrebbero trovar posto nella sezione "Ricordi smarriti" - sono il ballo di una bambina bionda, cieca, in un cortile al suono di un organetto...il tutto a fine Ottocento...era un film tv francese o dell'Europa dell'est, ma non so altro, ho solo questo flash...

C'era poi un altro film tv dell'Europa dell'est, credo, che parlava della vita di una coppia di anziani che avevano perso il figlio in guerra ( penso fosse la Seconda Guerra Mondiale ) e che alla fine erano portati via da degli angeli...li si vedeva che si incamminavano in giardino in mezzo a figure vestite di bianco, la scena ripresa con l'obiettivo sfocato.

Terzo ricordo : il vestito Zefirino, un personaggio di una serie del programma Centostorie. Questo Zefirino era un abito che aveva preso vita per qualche magia. Impertinente, petulante, molto simpatico. Alla fine Zefirino si sacrificava per rivestire un povero, rinunciando a vivere di vita propria...più che trovare commovente il suo gesto, era stata proprio la 'fine' di Zefirino ad avermi rattristato ; il personaggio cessava di esistere, e non l'avrei mai più visto em_neutral
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da Insight »

Anche tanti film che vidi alla tv nel decennio mi commis...mi commov...mi commosett.. mi commuovettero ( :? ) assai, ma più di tutti Incompreso e Cucciolo em_buu
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da galerius »

Insight ha scritto:Anche tanti film che vidi alla tv nel decennio mi commis...mi commov...mi commosett.. mi commuovettero ( :? ) assai, ma più di tutti Incompreso e Cucciolo em_buu
A me aveva fatto un effetto micidiale L'Albero di Natale di Terence Young, col bambino che sentendo vicina la fine apre i regali alla vigilia di Natale...lì davvero lacrime "a ettolitri", come direbbe Mario Brega...
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da hal9000 »

galerius ha scritto:Altri momenti che mi sono tornati in mente in questi giorni - e che potrebbero trovar posto nella sezione "Ricordi smarriti" - sono il ballo di una bambina bionda, cieca, in un cortile al suono di un organetto...il tutto a fine Ottocento...era un film tv francese o dell'Europa dell'est, ma non so altro, ho solo questo flash...
questo flash ce l'ho anch'io ma non ricordo altro, ma non l'associo ad un momento di commozione,
invece io ce l'ho avuto (però di commozione "positiva") con un altro telefilm, che forse ho già citato,
quello dove due bambini vengono adottati da una coppia di contadini, che quando arrivano nel posto
a cui sono destinati, scoprono che la donna è appena mancata, ma l'uomo non li rimanda indietro,
anzi si fa convincere ad adottare (senza far sapere di essere rimasto solo) anche una bambina del loro
orfanotrofio, sembra finire in dramma quando sul posto giunge un'assistente sociale che scopre la
situazione, ma quando vede che l'uomo riesce a gestire la situazione (sia con l'aiuto dei vicini che
dei bambini stessi), dopo una bella bevuta del buon vino del luogo, decide di lasciare i bambini lì,
capendo che stanno benissimo e vengono amati, ed il momento di commozione è proprio quando
l'assitente sociale, un pò brilla, ammette che in quella fattoria per i bambini cè tanto amore,
lasciando fin ipotizzare che si sia lei stessa innamorata del contadino (entrambi non proprio giovani)
tanto da rimanere lì anche lei.
Purtroppo di questo telefilm pur ricordando bene la storia, non ricordo il titolo, né se di produzione
ovest o est.
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da galerius »

hal9000 ha scritto:
galerius ha scritto:Altri momenti che mi sono tornati in mente in questi giorni - e che potrebbero trovar posto nella sezione "Ricordi smarriti" - sono il ballo di una bambina bionda, cieca, in un cortile al suono di un organetto...il tutto a fine Ottocento...era un film tv francese o dell'Europa dell'est, ma non so altro, ho solo questo flash...
questo flash ce l'ho anch'io ma non ricordo altro, ma non l'associo ad un momento di commozione
Proprio commozione da arrivare alle lacrime, be', nemmeno io...diciamo che era un momento toccante ( questa danza spensierata della bambina - aggiungo un particolare - colpiva un anziano personaggio che osservava, presumibilmente un agiato signore che forse era un po' lo Scrooge della situazione e viveva nello stesso stabile, inducendolo a cambiare atteggiamento ).

Del telefilm/film per la tv da te citato non ricordo purtroppo niente, invece.
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da lespaul »

Oltre alla già citata morte di Marianna e ad alcune scene del Gesù di Zeffirelli, ricordo autentici momenti di commozione durante la visione di Miracolo a Milano, di Nata Libera, come pure di Zanna Bianca (o forse era il Richiamo della Foresta) e di De Pretore Vincenzo. Tutte opere poco televisive, a parte le prime due, che però vidi in TV...
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da Insight »

La morte di Marianna certamente non mi rallegrò, ma non mi turbò particolarmente perché era abbastanza prevedibile...Diciamo che nella storia "ci stava"... In una guerra, infatti, ci sono i morti.

Le scene televisive che mi rattristavano di più erano quelle di morti imprevedibili e che percepivo, anche per questa loro imprevedibilità, come più ingiuste: come, appunto e per esempio, la morte di Andrea nell'Incompreso. Le morti "assurde", insomma, quelle veramente difficili o impossibili da accettare. Credo che per me sia così ancora oggi.
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