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Marco Pannella 1930-2016

Ricordi di personaggi scomparsi
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RebekahMikaelson
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da RebekahMikaelson »

R.I.P
Il fatto che si sia battuto per cause che per la maggior parte condivido (anche se non per tutte, tipo ad esempio la legalizzazione della cannabis, che comunque benissimo al cervello non fa: mi sembra di aver capito che lo ha fatto soprattutto perchè sperava che, quando non fosse più vietata per legge, questa sostanza avrebbe perso l'attrattiva data dal gusto per il proibito) e per i metodi di protesta non violenta, ho avuto per questo politico una stima particolare. Mi dispiace che non ci sia più.
Betelgeuse ha scritto: non ha però lesinato forti, anzi roboanti " distinguo " con la sinistra, e con il PCI e le varie ramificazioni che sono spuntate dopo la svolta della Bolognina. Non mi sento di dire che fosse anticomunista, anche se spesso veniva dipinto in questo modo, ma gli errori, o presunti tali, della sinistra, li rimarcava molto spesso, in quantità bizzarra per uno che con la sinistra ha lottato fianco a fianco in mille battaglie. Mi piace pensare, anzi ne sono sicurissimo, che lo ha fatto a fin di bene. RIP Marco.


Per me queste informazioni sono solo da libro di storia, non ne so molto nei particolari, ma forse posso capirlo, soprattutto di questi tempi in cui la sinistra italiana non ha moltissimo a che fare con i principi attribuiti alla sinistra così come li si studia a scuola :(
What we see and what we seem is but a dream. A dream within a dream...
Gaetano Hardy 59
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Gaetano Hardy 59 »

R.I.P
Ecco un articolo che ho scritto dopo la sua morte.


Sic transit gloria Mundi

(così se ne va la gloria – ma anche la scena- di questo mondo)

Sembra proprio che la paternità della frase "Non ci sono più le mezze
stagioni", sia di Plinio il Vecchio. Il grande studioso romano, che morì nel
79 d.C., coinvolto nell'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei. Se tale
fenomeno, quindi, è ormai bimillenario, negli ultimi 40 anni, vuoi per il
naturale spostamento dell'asse terrestre, vuoi per motivi che ci sfuggono,
se ne sta verificando un altro. Statisticamente, il cambio di stagione, tra
inverno e primavera, ha sempre portato con sè un aggravemento delle
condizioni generali di infermi e/o anziani. La natura, dopo il "letargo"
invernale, si riveglia. Parallelamente, gli organismi tendono a raccogliere
le proprie energie per risvegliarsi. Tale mobilitazione, però, a volte si
conclude con un esaurirsi di tali energie, con conseguente peggioramento, se
non proprio la morte. Sono circa quattro decenni, che il vero passaggio
climatico tra inverno e primavera, si verifica nei mesi di maggio e giugno.
In tali mesi, si osserva un picco insolito di decessi. Molti anche tra lo
nostre conoscenze dirette. In questo periodo dell'anno, hanno lasciato
questo mondo la mamma di colui che sta scrivendo queste righe; il nostro
indimenticabile Domenico [fondatore della rivista dove è uscito il pezzo] e tanti altri. Quest'anno è toccato al celebre
pugile Cassius Clay e, poco prima di lui, ad un personaggio che ha segnato
la storia degli ultimi 50 anni della vita socio-politica della nostra
Italia: il leader radicale Giacinto Marco Pannella. Come mia figlia mi
informò della morte di Pannella, intonai la preghiera più potente in pro dei
defunti: il Salmo 129, (conosciuto, anche, dal versetto iniziale, come "DE
PROFUNDIS"), così come avevo fatto quando seppi della morte di Papa Giovanni
Paolo II. Da quel momento, tutti, ma proprio tutti, si sono profusi in lodi
del defunto. Pannella, da vero democratico quale è stato, è sempre stato
contro gli unanimismi. Pertanto, pensando di far cosa gradita al defunto,
oltre che di rendere un servizio alla verità ed alla storia, dedicherò
queste righe ad una esposizione di luci ed ombre.

Come i nostri lettori ben sanno, cercare prima ciò unisce e poi ciò che
divide, è un approccio che non condivido. Ne ho spesso messo in risalto i
limiti. Per questa volta, eccezionalmente, lo faccio mio. Riconosco a
Pannella il merito di aver difeso quel galantuomo di Enzo Tortora. Aggiungo
che è stato l'unica celebrità (oltre al giornalista Antonio Socci) che ha
dato un minimo di visibilità alla causa delle tribù degli aborigeni
Montagnard dell'Indocina, vittime di genocidio perché cattolici, per opera
dai regimi comunisti o filo-buddisti di quelle terre. C'è da notare che, da
liberale e libertario coerente (ma anche "liberista " e "libertino", poi ci
torno) è stato sempre critico ed oppositore di tutte le leggi che reprimono
LE opinioni, come la legge Fabius in Francia, o, per l'Italia, le leggi
Scelba, Mancino e Scalfarotto. Piccolo inciso sul liberalismo. Non per
scomodare Mons. Felix Sarda y Salvani, che nel XIX Secolo scrisse "Il
Liberalismo è PECCATO", ma è chiaro che l'ideologia liberale, è un errore.
Negando il valore vincolante della Verità che giudica tutto, anche la
libertà, pretende affermare che vero e falso, sono solo opinioni personali.
Ne consegue che tutte le opinioni hanno pari valore, anche quando si tratta
degli istinti più sfrenati. È un errore, ma i liberali coerenti, appunto,
non combattono le opinioni. Normalmente ciò vien in pro di tipi strambi.
Qualche volta, però, è l'ultima linea di difesa cui si possono aggrappare i
credenti. Torniamo a Pannella. Il suo amico don Mazzi, ha scritto di
immaginarselo subito in paradiso, come premio dell'impegno che ha messo
nelle sue battaglie. È un giudizio che non posso condividere. Se sta in
paradiso, ciò non è dovuto all'impegno che ha messo nelle sue battaglie, ma
ad un eventuale atto di dolore e conversione, talmente perfetto, da avergli
ottenuto il perdono. Negli ultimi mesi, la rivista cattolica "IL TIMONE" ed
il giornalista Camillo Langone, avevano lanciato una campagna di preghiera
volta ad ottenerli. Atto eventuale, di cui, però, non ci sono segni
pubblici. Il suo amico e collaboratore, Loris Fortuna, primo firmatario
della Legge sul divorzio, è morto pentito, penitente e recitando le litanie
del Sacro Cuore. Nulla di tutto ciò ha accompagnato la morte di Panella.
Nella lettera che ha spedito al Papa, non c'era infatti, alcun accenno a
nulla di paragonabile ad una conversione e/o pentimento . La sola esistenza
di tale lettera, è stata sufficiente a far si che alcuni "fondamentalisti"
dell'ateismo, come il matematico Piergiorgio Odifreddi, hanno parlato di
"una triste ombra sull'ateismo del leader radicale e retrospettivamente
anche sul suo anticlericalismo". Pannella, mentre il suo anticlericalismo è
stato sempre esplicito e vantato (salvo quando, per motivi elettoralistici,
diffondeva le foto delle udienzie avute da Giovanni Paolo II e da Francesco
I, e magari, il giorno dopo, andava a manifestare inalberando cartelli con
su scritto "NO TALIBAN, NO VATICAN") non è si mai professato ateo. In realtà
è stato peggio che ateo. È stato un esempio di religiosità "fai da te", di
origine massonica. Religiosità che accosta e mischia: Mazzini, Emmanuel
Mounier, il vitalismo bergsoniano, l'esistenzialismo, (più di Camus che di
Sartre), l'anarchismo "cristiano" di Tolstoj, Ernesto Balducci, il
modernismo di Buonaiuti e, ancor di più, di Romolo Murri, ed elementi
buddhisti. Già questo, pesa sul destino eterno (oltre che sul giudizio
storico). Senza la vera fede, si può piacere a Dio? La Sacra Scrittura dice
no. Tanto più che, i comportamenti, privati ed a maggior ragione pubblici,
dovrebbero essere coerenti con la fede. Ed i comportamenti pubblici, ci
dicono che è temerario pensarlo, il nostro Giacinto Marco, in un posto che
non sia di sofferenza. Dobbiamo continuare a raccomandarlo alla Divina
Misericordia, perchè si tratta di colui, che politicamente, più di ogni
altro, ha contribuito affinché l'Italia smarrisse la sua reale identità per
disgregarsi nella dissoluzione morale e giuridica più tragiche. Come
scrivemmo nel 1998, il filo conduttore delle sue battaglie, è stato proprio
il voler trasformare la società italiana in una brutta copia delle giungle
d'asfalto anglosassoni. Come hanno detto in tanti, subito dopo la morte,
compreso il portavoce vaticano Padre Lombardi, Pannella combatteva per i
diritti. Ma si tratta proprio di diritti scimmiottati rispetto al concetto
che ne hanno gli anglosassoni. Tanti diritti "civili". Meno diritti
politici. Zero diritti sociali. I diritti civili per cui si è battutto:
(divorzio, aborto, eutanasia, liberalizzazione di alcune pratiche pedofile,
liberalizzazione delle droghe), oltre ad opporsi alla Legge naturale, hanno
finito con il provocare nella popolazione italiana, buchi paragonabili a
quelli delle persecuzioni staliniane in Russia. Tutte le mancate nascite di
questi ultimi decenni, sono la vera causa della crisi econimica, da cui non
ci riusciamo a risollevare. Circa i diritti politici, si faceva un punto
d'onore ed un vanto, di aver convinto larga parte dell'opinione pubblica
italiana, circa la bontà del sistema elettorale maggioritario, dove chi
vince prende tutto e chi perde, perde tutto, sistema che, quindi, dovrebbe
garantire la "governabilità". Gli ultimi venti anni, ci mostrano che, non
solo non ha garantito la governabilità, ma aperto la strada ad abusi vari.
Diritti sociali. In questo campo, Pannella e la Bonino, sono stati davvero
eccezionali. Chi, negli anni '60 e '70 e '80, li considerava di sinistra, si
era solo fatto ingannare da certe loro frequentazioni. All'epoca, i loro
critici li accusavano di non avere programmi economici. Si sbagliavano. Li
avevano, programmi che sono riassumibili così: "concorenza spietata allo
stato puro, senza ammortizzatori". È la logica conseguenza. Se non ci sono
una verità ed una morale oggettive, ma esiste solo l'opinione e il desiderio
personale, allora l'unico criterio diventa il guadagno. C'è da dire che,
quando la Bonino è stata commissaria europea alla pesca, ha saputo difendere
gli interessi dei nostri pescatori, infischiandosene dei programmi che aveva
presentato al pubblico. Ripetiamo: non spetta a noi giudicare del suo
destino eterno. Certo che, tremiamo all'idea di
Pannella al cospetto di Dio. Se Dio gli dovesse far scontare un secondo di
purgatorio, per ogni divorzio che c'è stato in Italia, ed un minuto per ogni
aborto, già si tratta di ragionare nell'ordine dei secoli. Vogliamo chiudere
queste righe, ricondando alcuni particolari:

a) il suo, se non proprio "anticomunismo", almeno anti-pcismo. Il vecchio
PCI disprezzava le battaglie radicali, definendole "piccolo-borghesi". Del
resto il sentimento era ricambiato. Pannella aveva ottimi rapporti con i
neo-leninisti del gruppo "Avanguardia Operaia". Portò in Parlamento figure
storiche dell'estrema sinista, come Toni Negri e Mimmo Pinto, ma combattè il
partito comunista. C'è da dire che, da questo punto di vista, Pannella ha
vinto. Come aveva profetizzato fin dagli anni '70 il filosofo Augusto Del
Noce, il partito radicale, pur restando sempre una minoranza, avrebbe finito
per "convertire" alla sua visione del mondo larga parte del vecchio partito
di Togliatti. Il PD di oggi è davvero una sorta di "partito radicale" di
massa;

b) per 40 anni, si era dato arie da pacifista. Forse la voce secondo la
quale le vignette delle "Sturmtruppen" del disegnatore
Bonvi, almeno per un certo periodo, erano finanziate da Pannella per
prendere in giro i militari, non era solo una leggenda urbana. Poi,
improvvisamente, tutto cambia. Nel '90, durante la Prima Guerra del Golfo,
si mise a
fare il guerrafondaio. Cantò le lodi della guerra contro Saddam, con toni
degni della "Sola Igiene del mondo" di futurista memoria, sventolando la
UNION JACK, la bandiera inglese;
c) consigliamo i nostri lettori di dare un aiuto concreto ad una
persona che di Pannella è stato vittima. Il dottor Danilo Quinto, è stato un
militante storico del Partito Radicale. Ne è stato pure il tesoriere. Un
giorno Dio ha bussato alla sua porta. Si è innamorato e si è sposato. I
militanti radicali ben di rado si sposano e più di rado ancora hanno figli.
Poco prima della morte, il nostro Giacinto Marco, ha reso noto che, forse,
in giro per il mondo ha quattro figli, che non ha mai voluto nè conoscere,
nè riconoscere. La moglie del dottor Quinto è una cattolica fervente. Ciò è
stato il punto di partenza per una guerra che Panella buonanima gli ha
mosso. Ha perso lavoro e tutto. Il miglior modo per aiutarlo è comprare i
libri che ha scritto, in particolare :"Da servo di Pannella a libero figlio
di DIO" (Ed. Fede & Cultura 2012) e visitarne il sito (
http://daniloquinto.tumblr.com )
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Insight »

Quindi il povero Pannella dovrà bruciare per un po' di secoli al Purgatorio... Poretto, speriamo che i diavolacci ogni tanto gli lascino organizzare un buon barbecue :)

A parte gli scherzi, non capisco come si faccia a sostenere che la crisi economica degli ultimi anni dipenda dalle mancate nascite dovute all'aborto... Semmai, a mio parere, è l'esatto opposto... Metterei proprio il sovraffolamento e le nascite incontrollate tra i primi fattori di crisi su scala mondiale...

Un tempo, quando eravamo tutti poveri, prima dell'era industriale, la conservazione della specie, e quindi la cosiddetta "Legge di natura", imponeva di fare tanti figli, perché la mortalità infantile era altissima e di conseguenza, se l'uomo voleva sopravvivere, doveva procreare il più possibile...

Nell'era industriale e post-industriale, la tendenza si è esattamente invertita... Ci sono talmente tante nascite che la legge di sopravvivenza impone di controllarle, perché le risorse scarseggiano in rapporto al sempre crescente numero della popolazione mondiale... In questa "nuova" prospettiva, l'aborto non è affatto "contro natura". Piuttosto, è diventato contro natura fare figli, visto che un aumento demografico incontrollato porta, a lungo andare, a un punto di non ritorno e all'estinzione della specie...
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Gaetano Hardy 59 »

Ci sono talmente tante nascite che la legge di sopravvivenza impone di controllarle, perché le risorse scarseggiano in rapporto al sempre crescente numero della popolazione mondiale.
Credo che siete rimasti in pochi al mondo, a credere a questa favola.
Gli studiosi seri, sanno bene che le risorse del nostro pianeta, se ben distribuite (quello è il problema) possono garantire una vita forse modesta, ma senz'altro dignitosa a CENTO MILIARDI di uomini.
Premesso ciò, ecco il testo dell'appello alla preghiera per Pannella:

Mandate un prete a Pannella

Camillo Langone, 18 marzo

Mandate un prete a Pannella, più che andare a trovarlo. In via della
Panetteria mandate un sacerdote perché è l'unica persona che può ancora
servirgli a qualcosa. Il politico radicale ha sulla coscienza un fiume di
aborti e di divorzi e se per molti questi sono risibili problemi morali è
perché molti ignorano che il 63 per cento dei suicidi giovanili si verifica
in nuclei famigliari con padre assente, gli stessi da cui proviene l'80 per
cento dei bambini ricoverati nei reparti psichiatrici. Sono dati Usa che
valgono per l'universo mondo: un problema morale quando diventa di massa è
un problema sociale. Siccome il divorzio ha distrutto il matrimonio ossia l'ambiente
che consentiva alle donne di partorire i due figli virgola qualcosa che
garantiscono il ricambio generazionale, a svuotare la penisola peggio della
peste del Manzoni è stato proprio il vecchio capo dei maltusiani. Oggi l'Italia
è l'Ospizio d'Europa: chiedete a Pannella. Domani i giovani non avranno la
pensione: chiedete a Pannella. A Copernico e a Verne hanno dedicato crateri
lunari, a Pannella bisognerebbe dedicare il buco dell'Inps. "Che fosse un
bandito negare non si può", dice Francesco De Gregori. E allora a questo
killer della demografia nazionale mandate un prete, se davvero gli volete
così bene. Gli storici non potranno che condannarlo mentre Dio,
nella sua misericordia, potrebbe ancora decidere di non farlo: ma urge un
pentimento, una confessione, un'assoluzione.
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Insight »

Bene, allora che cominci la Chiesa a distribuire un po' della sua ricchezza...

Comunque, se non lo sai, l'aborto esisteva anche prima che fosse legalizzato...Solo che era illegale, lo praticavano le "mammane" in casa, usando il ferro da calza... Così moriva pure la madre. Bello, vero? Così le coscienze potevano stare tranquille, perché tutto avveniva nel sommerso...

Pannella non ha nessuna colpa per cui debba marcire all'infermo o in purgatorio, ma semmai il merito di aver fatto emergere una realtà che già esisteva e di fare abortire le donne in condizioni umane, di controllo medico, sanitario e igienico.
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Gaetano Hardy 59 »

Senti, potrei dar vita ad un "botta e risposta", punto per punto, circa ciò che dici. Per ora non lo faccio, un po' perchè sarebbe fuori tema, e molto perchè ho da fare. Ci risentiamo dopo. Ti dico solo che noto con "piacere" che, senza ipocrisie :
a) sostieni che le vite umane non sono tutte uguali e che, quindi, alcune, colpevli solo di essere indifese (quelle dei concepiti) sono suscettibili di essere sacrificate;
b) connesso a ciò, ammetti che l'aborto è, ormai, percepito, nè più, nè meno, di un cotraccettivo ritardato e ciò ti sta bene.
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Insight »

Questo non è affatto vero, almeno per quanto mi riguarda non considero l'aborto un metodo contraccettivo. Ma neppure posso classificarlo un "atto contro natura", visto che la legge di natura nella civiltà post-industriale impone di non mettere al mondo figli.

Quanto alla "vita umana" sacrificata... Non sarò così pazzo da lasciarmi imbrigliare in una discussione su quando e come inizi la vita umana, se l'embrione sia o non sia già vita umana... Sinceramente io non sono in grado di stabilirlo e credo nemmeno tu o un prete o il Papa in persona.

Preferisco farne una questione di diritti. E su questo piano ritengo che fra il diritto dell'embrione e quello della madre debba prevalere quest'ultimo, sia o non sia l'embrione già vita umana. Per me viene prima la libertà di scelta e di autodeterminazione della donna. Che naturalmente deve essere esercitato nei limiti e nelle forme richieste dalla legge e non certo usato come un metodo contraccettivo.
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Gaetano Hardy 59 »

visto che la legge di natura nella civiltà post-industriale *impone di non mettere al mondo figli*.
Complimenti.
Ripeto: almeno non sei ipocrita. Dove lo hai visto scritto? Impone? Io, in questi termini NON lo avevo MAI sentito enunciare da nessuno. Pertanto la famosa auto-determinazione di chi, invece, i figli li vuole mettere al mondo, in tal caso, non conta?
Ti auguro, quando ne avrai bisogno, di incontrare i figli di chi NON la pensava come te, di chi non credeva che la legge di natura nella civiltà post-industriale impone di non metterne al mondo.
Una società, una "cultura" dove dovesse diventare diffusa tale convinzione, non solo si vota all'estinzione, ma se la merita pure.
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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Mauro Tozzi »

Questa non mi sembra la sede giusta dove discutere di cose del genere, che con Pannella c'entrano solo indirettamente. :?:
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

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Re: Marco Pannella 1930-2016

Messaggio da Insight »

Gaetano Hardy 59 ha scritto:visto che la legge di natura nella civiltà post-industriale *impone di non mettere al mondo figli*.
Complimenti.
Ripeto: almeno non sei ipocrita. Dove lo hai visto scritto? Impone? Io, in questi termini NON lo avevo MAI sentito enunciare da nessuno. Pertanto la famosa auto-determinazione di chi, invece, i figli li vuole mettere al mondo, in tal caso, non conta?
Ti auguro, quando ne avrai bisogno, di incontrare i figli di chi NON la pensava come te, di chi non credeva che la legge di natura nella civiltà post-industriale impone di non metterne al mondo.
Una società, una "cultura" dove dovesse diventare diffusa tale convinzione, non solo si vota all'estinzione, ma se la merita pure.
Ovviamente non intendevo che la legge di natura impone di non mettere al mondo figli in senso assoluto, ma piuttosto relativo, ossia nel senso che oggi e per i prossimi settanta-ottant'anni la sopravvivenza della specie umana richiederà una sensibile riduzione delle nascite. Questo mi sembra piuttosto ovvio da un punto di vista logico: anche un bambino è in grado di capire che se ci sono troppi invitati alla sua festa di compleanno, la torta non basterà per tutti...

Faccio questo discorso sul piano arido della statistica demografica e tanto per smentire quelli che bollano moralmente l'aborto come un atto contro la legge di natura. Da un punto di vista individuale, invece, considerando la nascita singolarmente, la vedo come un evento festoso, lieto e auspicabile... Ci mancherebbe, caro Gaetano, non sono mica un mostro! :)
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