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Aprile 1963

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GP56
Settantiano entusiasta
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Iscritto il: gio 30 ago 2018, 11:04

Aprile 1963

Messaggio da GP56 »

PRESIDENTE DI SEGGIO

Mio padre ha fatto per tanti anni il Presidente di seggio, dalla fine degli anni ’40 fino alla fine degli anni ’60.
Mi sono sempre chiesto e non gli ho mai chiesto perché lo faceva, se per il senso civico che ha sempre caratterizzato la sua vita (dalla Resistenza in avanti) o per le poche lire che gli davano.
Forse per entrambe le ragioni.
Io ho sette anni, sono le elezioni politiche di Aprile 1963.
Mia madre prepara un thermos di tè, lo infila in una borsa con un pacco di biscotti e mi dice di portarlo a mio padre, al seggio.
Il seggio si trova all’asilo, cento metri da casa mia.
La strada è in salita, per entrare all’asilo c’è una scala di pietra.
Sono a tre gradini dalla cima e davanti ai miei occhi si parano due scarponi da soldato, lucidissimi, li vedo ancora.
Alzo lo sguardo, e incrocio quello del proprietario degli scarponi, un militare enorme, che mi chiede con un finto tono burbero (ma che per me era burbero davvero):
“Dove vai?”
“Porto il tè al mio papà”
“E chi è il tuo papà?”
“Il Presidente del Seggio”
Non stacco i miei occhi dai suoi, sono sicuro che se non mi fa passare lo scaravento giù dalle scale con una mano sola, con l’altra devo reggere la borsa del tè.
Il proprietario degli scarponi scoppia in una risata e mi fa passare con un mezzo inchino.
Entro nell’androne, poi prima porta a sinistra, sento un’aria solenne, importante.
Mio padre è seduto ad una scrivania e sta scrivendo su un librone.
Mi metto davanti a lui e lo chiamo sussurrando:
“Papà…?”
Lui alza lo sguardo, rimane serio.
“Cosa fai qui?”
“La mamma mi ha detto di portarti il tè”
“Grazie, appoggialo li e torna a casa subito”
Appoggio la borsa senza dire una parola e vado verso la porta.
Sulla soglia mi giro, mi sta guardando, accenna un quarto di sorriso e mi strizza l’occhio.
Sorrido, e lo saluto con un cenno della mano.
Esco, sulla porta il soldato ride e mi fa il saluto militare.
Io scappo via volando per le scale e per la strada, leggero e felice come solo il figlio di un Presidente di Seggio sa essere.
Dio come vorrei rivedere gli scarponi di quel soldato all’altezza dei miei occhi….
Ultima modifica di GP56 il lun 31 dic 2018, 18:00, modificato 1 volta in totale.
"Tu ed io abbiamo ricordi più lunghi della strada che si allunga di fronte" (Sir Paul McCartney, e chi sennò?)
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Re: Aprile 1963

Messaggio da Insight »

Molto delicato e simpatico, bravo :)
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie
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