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I mattoncini Lego

Giocattoli, giochi in scatola, di società, di carte, in cortile...
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naufrago
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Iscritto il: ven 29 nov 2013, 20:28

Re: I mattoncini Lego

Messaggio da naufrago »

Li ho avuti e chiaramente ci ho giocato,ma sinceramente non mi facevano impazzire preferivo il meccano ma non ho mai fatto grosse cose al massimo delle carrucole :?:
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Arky
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da Arky »

Fondata nel 1916 dal danese Ole Kirk Christiansen, l'Azienda LEGO (dall'unione dei termini danesi "leg godt", "gioca bene") iniziò a produrre nel 1949 una linea di mattoncini assemblabili che nel 1958 avrebbe assunto forme e caratteristiche che tutti conosciamo.
Da tale ultima epoca la Ditta danese ha realizzato, sempre con teutonica precisione, una sterminata serie di mattoncini multicolore e di componenti aggiuntivi (porte, finestre, mattoni trasparenti, tubolari, piastre di varia foggia e dimensione, angolari, piastre rotanti, RUOTE...). I mattoncini furono prodotti dapprima con acetato di cellulosa, ed a partire dagli anni Sessanta in plastica Abs (con maggiori garanzie di stabilità e atossicità). La loro qualità costruttiva ne permetteva giunzioni perfette, consentendo di elaborare, via via, costruzioni - anche le più fantasiose - dotate di rimarchevole solidità.
Iniziai a maneggiare i mattoncini LEGO a breve distanza dalla loro comparsa sul mercato (dal 1959, se ben ricordo...); gradualmente, riuscii ad assemblare edifici anche complessi (varii grattacieli più alti di me, una imitazione più o meno attendibile del Tower Bridge di Londra ed altro.... disponevo, all'epoca, di una robusta dotazione di materiali, tuttora ordinatamente riposti in una scatolona a scompartimenti !).
L'arrivo sul mercato dei kit aggiuntivi dotati di ruote (intorno al 1962) rappresentò per me una novità epocale : finalmente era possibile costruire qualcosa di vivo, NON forzatamente statico (a differenza di quanto consentito in precedenza ...); ne feci buon uso !
Nel 1968 mi fu regalata una confezione contenente uno dei primi Treni modello prodotti dalla Ditta danese : una locomotiva a valore (con relativo tender, al cui interno erano alloggiate tre pile da 1,5 volts destinate ad alimentare un motorino piccolo ma sufficientemente potente....), una carrozza passeggeri ed un bagagliaio con sportelli apribili. Il tutto era totalmente compatibile con i mattoncini già in mio possesso, con conseguente possibilità di completo rimaneggiamento costruttivo, a propria volontà.
Nel medesimo periodo LEGO aveva inoltre reso disponibile una ampia serie di kit di espansione, con scambi, binari aggiuntivi ed altro.... devo riconoscere di aver valutato, all'epoca, quel materiale con un pizzico di scetticismo (probabilmente, da modellista ferroviario giovane ma smaliziato ed avvezzo a maneggiare modelli di buon pregio, qualche scusante la avevo....): in realtà, sbagliavo profondamente !
Infatti, partendo da quei primi germogli costruttivi (con rotabili privi di precisi riferimenti alla realtà ferroviaria e binari modellisticamente approssimativi), col passare degli anni LEGO avrebbe prodotto modelli infinitamente più elaborati (e rimarchevolmente fedeli al reale, se si considera la loro derivazione costruttiva: una semplice apposizione di mattoncini, anche se assai ben sagomati e sapientemente assemblati....).
Modelli elaborati, come questi :
image.jpg
consentendo di realizzare vere meraviglie modellistiche come queste.....
image.jpg
Il catalogo Lego è attualmente di ampiezza sterminata, ed è disponibile in ogni parte del mondo con scatole di montaggio dei modelli più disparati (aerei, trattori, camion, astronavi....), di complessità variabile e..... compatibile con ogni età (sono ammessi al gioco - e pienamente giustificati - anche gli ultraottuagenari).
In linea con le raccomandazioni pediatriche, molti anni fa LEGO iniziò a produrre linee di materiali (LEGO "Duplo" e "Primo") destinate ai più piccoli e concepite con dimensioni assai più generose rispetto a quelle convenzionali, per scongiurare ogni pericolo di ingestione/inalazione di componenti. I miei figli ne hanno a lungo testato l'efficacia, con successo :D
Nella mia pratica lavorativa quotidiana provvedo con frequenza ad incoraggiare i miei giovani pazienti oncologici a proseguire lo studio coniugandolo ad intrattenimenti creativi (terapia di supporto mirata a mantenere allenata la mente, viva l'attenzione ed elevato il tono umorale; il piano terapeutico NON prevede affatto i videogames, in buona parte portatori di... effetti collaterali non trascurabili, sotto vari profili). Ritenendo i kit LEGO ben superiori al ruolo di semplici giocattoli (li riterrei piuttosto... "cibo per la mente"), essi sono in pole position fra i complementi ludici consigliati; il loro uso porta invariabilmente a tangibili effetti positivi sui pazienti più piccoli... ed anche sui più maturi (con l'eccellente serie "Technic"). :)
Mi si consentirà infine un personale apprezzamento per la Ditta danese e per la sua Filiale italiana, che pochi giorni or sono hanno voluto dotare il nostro Reparto di Oncoematologia Pediatrica con una gran quantità di kit di montaggio per rallegrare le ormai prossime feste natalizie dei nostri giovani e meno fortunati bambini.
Un gesto di grande sensibilità e solidarietà che testimonia quanto LEGO sia vicina, anche e soprattutto nei fatti, al mondo infantile e adolescenziale....... em_tanks
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alemaro
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da alemaro »

Mauro Tozzi ha scritto:Io li conservavo in un vecchio fustino di detersivo (quelli rotondi di allora) e ricordo che ci costruii un'auto che somigliava a quelle degli anni '30, con tanto di numero di targa davanti e dietro. :)
.......come non ricordare il mitico fustino del dash rtondo, divenuto d'ordinanza il contenitore dei lego.....
ti ricordi il rumore particolare che facevano i mattoncini, quando si rovesciava il fustino???
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da cyke67 »

Il fustino pieno di Lego e Plastic City lo avevo pure io. Oggi anche le costruzioni Lego però ti limitano la fantasia rispetto al passato, prendi la confezione X (che ormai costano un botto) e segui le istruzioni di montaggio. Fatto. Questo non mi piace molto.
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da RebekahMikaelson »

I Lego di oggi, che vedo a casa dei bimbi che curo, sono più o meno come quelli anni 90 che avevo io. Da piccola ho giocato anche con quelli di fine anni 70, me li dava mia zia quando mi lasciavano da lei, ne aveva un cestone da picnic pieno: mi sembra che fossero di una plastica un po' diversa e c'erano alcune piccole parti che nei miei non c'erano, ad esempio microscopiche finestre inclinate, i personaggi non c'erano (o forse erano andati persi).
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da queen_of_chinatown »

Io costruivo con il Lego casette meravigliose, in cui mettevo tutti gli elementi architettonici possibili e immaginabili: scale esterne, balconi, archi, lucernari e chi più ne ha più ne metta. Strano che nessuno vedendole abbia mai detto che da grande avrei fatto l'architetto, ma effettivamente non ho intrapreso questa professione. Forse perché gli architetti devono saper fare calcoli e io in matematica sono sempre stata una capra :mrgreen:
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da queen_of_chinatown »

Ma i Lego secondo voi erano un gioco da maschi o unisex? I miei evidentemente li consideravano unisex se me li avevano comprati, ma so di bambine che non ci hanno mai giocato perché i loro genitori o loro stesse li consideravano da maschi ;)
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Quickdraw
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da Quickdraw »

Forse sono più da maschietti, magari più propensi a costruire palazzi :?
lisa jean
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da lisa jean »

Niente affatto! Io e le mie amiche giocavamo giornate intere con i Lego, con buoni risultati! Forse fu anche per questo che, per un certo periodo, diciamo fino ai nove-dieci anni, pensavo di diventare architetto...
queen_of_chinatown
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Re: I mattoncini Lego

Messaggio da queen_of_chinatown »

Io avevo anche un simil-meccano di legno (che fra l'altro esiste ancora, l'ho visto nell'ipermercato in cui faccio abitualmente la spesa); con quello avevo costruito una cabina della funivia per la Barbie, poi attivata tirando una corda in salotto dalla porta alla finestra. Ero un'asina in matematica ma brava in tecnica :mrgreen:
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