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Tex Willer

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Quickdraw
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Re: Tex Willer

Messaggio da Quickdraw »

Tex arriva a quota 200 nel Giugno 1977, con il consueto numero a colori:
“L'idolo di Cristallo” di G.L. Bonelli per i testi e A. Galleppini per i disegni. Immagine
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Su un’altura a nord della Skeleton Valley, sta per consumarsi un dramma: il vecchio stregone dei Navajo, Hatuan, viene vigliaccamente assalito da una banda di predoni Hualpai guidati da Sah Yanh. Lo scopo del sacrilego attacco, è quello di rubare l’Idolo di Cristallo, un artefatto che emana un’energia misteriosa e pericolosa. I razziatori si dileguano soddisfatti, ma Hatuan non è ancora morto. Il suo fedele corvo, benché ferito, riesce a raggiungere il villaggio principale della riserva; a raccoglierlo, ormai morente, è lo sciamano Ta Hu Nah. Non ci sono dubbi, il messaggio del corvo è chiaro: un messaggio di morte.
Meno di mezz’ora dopo, i quattro pards guidati da Tex, spronano i loro cavalli sulla pista della Skeleton Valley. Giungono in tempo per salvare Hatuan e prestargli soccorso. Scoperto il furto dell’Idolo e chiesto con segnali di fumo aiuto per il vecchio sciamano, Tex decide di partire subito per tentare di recuperare il maltolto e, possibilmente, rifilare una lezione ai predoni Hualpai. In pochi uomini avranno più possibilità di penetrare nel territorio nemico e attaccare di sorpresa. Oltre tutto la zona ostile è piena di canyons e anfratti, dove è facile nascondersi.
Chi ha organizzato la furfantesca spedizione, è Thulsar, il malvagio sciamano degli Hualpai, che intende così diventare il più potente tra gli stregoni indiani. L’Idolo è custodito da una kacinah sacra, un feticcio indiano che è cavo all’interno, e Sah Yanh, durante una sosta della sua banda, raccomanda a tutti di non provare a toccarla. Ma il giovane guerriero Makuar è troppo curioso e, durante il suo turno di guardia, di notte, decide di sbirciare. Immagine
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Non l’avesse mai fatto, le previsioni di Sah Yanh si avverano e Makuar raggiunge le celesti praterie. Dopo aver seppellito il temerario, gli Hualpai raggiungono e oltrepassano il ponte di legno e corde che unisce le due sponde di uno degli affluenti del Colorado River.
Dopo un po’, anche i nostri eroi, seguendo le tracce, raggiungono lo stesso ponte, che certo non ispira tanta fiducia, anzi non ne ispira neanche poca; comunque lo attraversano, con qualche apprensione soprattutto del buon Carson. Nel frattempo Sah Yanh e i suoi accoliti giungono al loro villaggio. Immagine
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Thulsar vuole fare le cose per bene, bisogna purificare la reliquia, e per farlo cosa c’è di meglio che sacrificare una giovane squaw? La poveretta viene scelta a caso e appesa a dei pali, in attesa del sacrificio alla divinità Opirikut, la Stella del Mattino; il suo sangue purificherà la kacinah che donerà protezione agli Hualpai. Ma i 4 pards si appostano tra le rocce e fanno partire un uragano di piombo. Immagine
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Poi si precipitano sia a recuperare la kacinah che a salvare la fanciulla in pericolo. Gli Hualpai sono talmente colti di sorpresa che stentano a organizzarsi prontamente, e subiscono diverse perdite tra cui il perfido Thulsar. Tiger dà fuoco ad alcune capanne, mentre Kit e Carson coprono la ritirata, Tex rimedia una freccia in una spalla e sull’altra deve portare invece la ragazza che, giustamente, sviene. Per fortuna la ferita di Tex è solo superficiale e la ragazza rinviene e da lavoro alle proprie gambe.
Inizia la fuga e l’inseguimento tra i dedali di rocce, con i nostri impegnati a raggiungere il ponte e gli Hualpai che si dividono in diversi gruppi per intercettarli. Appostandosi tra le rocce e usando i fucili, i 4 pards riescono a rallentare gli inseguitori. Ma un nuovo pericolo si affaccia all’orizzonte, da uno degli accampamenti più vicini, altri Hualpai raggiungono il villaggio di Thulsar e apprendono del problema. Quindi si mettono pure loro in caccia, con la speranza di precedere i loro rivali nel recupero dell’Idolo. Per i pards si mette male: gli Hualpai guidati da Sah Yanh iniziano a far piovere dei massi lungo il dirupo e li tengono bloccati su uno strapiombo, mentre gli altri li prendono a “frecciate” e viene ferita la squaw. Tex e Carson decidono di restare indietro e coprire la fuga di Kit, Tiger e della ragazza. I tre riescono a raggiungere e attraversare il ponte. Ma gli Hualpai sono troppo vicini e Tex decide di recidere una corda che sostiene il ponte, per salvarli definitivamente. Anche Carson avrebbe dovuto passare dall’altra parte, ma, intuendo le intenzioni di Tex, torna indietro a dargli manforte.
Tiger e Kit decidono di mandare la squaw a fare segnali di fumo per avvertire i Navajos, mentre loro due presteranno aiuto ai loro soci. I 4 pards riprendono il tiro a segno contro gli assalitori. Fortuna vuole che la corsa della squaw sia breve, infatti un gruppo di navajos, già si stava dirigendo verso il territorio Hualpai. L’inatteso arrivo dei rinforzi semina morte tra gli Hualpai che battono in ritirata completamente scoraggiati, e lasciando sul posto decine di defunti. Riattraversato il ponte mezzo crollato, Tex lo fa crollare definitivamente, impedendo qualsiasi possibile passaggio. Scortati dai Navajos, i 4 amici riportano la kacinah e il suo prezioso contenuto, da Hatuan che li attende sulla sua altura solitaria. Messo al sicuro l’artefatto, i nostri eroi si concedono un meritato riposo per poi ripartire verso il loro villaggio.
Dopo la batosta presa, gli Hualpai non avranno il coraggio di riprovarci.
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Whiteshark
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Re: Tex Willer

Messaggio da Whiteshark »

Il disegno di Galep è senza dubbio il più adatto al colore tra quelli Texani, e lo si vede bene in questa storia, secondo me troppo varia per essere "condensata" in un solo albo. La ricerca del villaggio avrebbe dovuto essere molto più lunga, delegando ad altre avventure l'onore dell'albo singolo.
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franz75
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Re: Tex Willer

Messaggio da franz75 »

Grazie a Quickdraw che si è sobbarcato l'onere di riassumere tante storie settantiane in questo splendido post. Io leggo Tex Willer dall'85 e, grazie a mio zio e mio padre, ho letto tutti i numeri (tramite ristampa) a partire dal primo. Anche adesso il rito del Tex mensile continua, ma più per abitudine che per altro: da almeno quindici-venti anni Tex oramai non è che il pallido ricordo del grande fumetto che si poteva leggere negli anni d'oro della serie, che penso siano i 60-70.
Rileggendo la carrellata fatta da Quickdraw, non riesco a trovare una storia che sia davvero deludente: tutte, bene o male, hanno un motivo d'interesse. Un paio di considerazioni: mi pare che all'epoca venisse data anche agli antagonisti una rilevanza ed una caratterizzazione psicologica difficile da trovare nelle aventure successive: Lucero, Yama (in entrambe le storie citate nel post...peccato che poi, nell'ultima storia che lo riguarda scritta da Bonelli sia diventato una ridicola macchietta), la bella Loa, Mitla ed il Diablero, Proteus...perfino i due masclazoni (il gambler e l'allevatore disonesto) di "Sunset ranch": che emozioni ! Se dovessi ricordare una scena memorabile affidata ad un personaggio che non sia Tex o uno dei pard, penso che nella top tre iniserirei di sicuro l'avventura di Yama con i sette saggi di pietra: un crescendo di tensione (con Loa che, terrorizzata, non deve perdere di vista le tre fiammelle spegnendole con le dita ed i saggi che si stringono inesorabilmente sul figlio di Mefisto) davvero magistrale. E poi l'epico finale dell'avventura di Lucero...che, giustamente, non viene ucciso da Tex...o la bellissima Diablera, quasi un'incarnazione del male assoluto (dall'inizo alla fine della storia non mi è mai riuscito di capire perché ce l'abbia così a morte con tutti gli esseri umani).
Devo dire che considero anch'io il famoso "La trappola" e seguenti come uno dei capisaldi della saga texiana; anch'io, inizialmente, rimasi interdetto dal finale, che mi parve un po' tirato via rispetto alla grandiosità "corale" dell'avventura...ripensandoci a mente fredda ed avendola riletta più volte, mi sono invece convinto che Bonelli abbia voluto dare una piccola rappresentazione texiana del concetto di "banalità del male": guarda te dietro a questo popò di macchinazione che razza di omuncolo insignificante c'era...addirittura uno mai visto prima per tutta la storia...almeno, questa è la spiegazione che ho voluto darmi io.
Infine: Mitla esiste sul serio! :D Due anni fa sono stato in Armenia e la ragazza che mi faceva da guida era il suo ritratto spiccicato: una bellezza addirittura abbagliante! Se avesse avuto i capelli lisci anziché leggermente ondulati, mi sarei perfino turbato, tanta sarebbe stata la somiglianza...meno male che non era terribile come la sua sosia di fantasia: anzi era davvero molto simpatica, oltre che bellissima e coltissima! em_emozione
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Whiteshark
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Re: Tex Willer

Messaggio da Whiteshark »

Se ha letto tutto il post, l'amico Franz avrà visto che le sue idee coincidono con le mie: io però sposto il tramonto delle avventure del ranger ai primi '90. Negli eighties ci sono ancora parecchie storie di ottimo livello, cito tra le altre "Ore disperate" / "I quattro evasi"; il trittico "Il segno di cruzado" / "I cacciatori e la preda" / "Sentiero senza ritorno"; la splendida "La freccia spezzata" / "Le colline della paura", il classico "I diavoli rossi" / "Senza via di scampo". Poi, il nulla o quasi.
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Re: Tex Willer

Messaggio da franz75 »

Carissimo Whiteshark, certamente. Concordo in toto; secondo me anche oltre il 200 vi sono alcune avventure che meritano: a me è sempre piaciuta da impazzire quella che si snoda fra i numeri 297-299, con Tex Willer che si deve destreggiare durante la Guerra di secessione (e difatti ricompare uno dei personaggi che c'erano già in "Tra due bandiere", il militare che gli affida la pericolosa missione e di cui ora sinceramente mi sfugge il nome) in un'avventura con uno schiavo negro (perosnaggio che poteva essere sfruttato meglio, am che si sublime nella commovente ed eroica morte per salvare Tex ed il cugino nordista) e due cugini che combattono sotto le due opposte fazioni. Per scoprire alla fine che il repsonsabile della morte di entrambi è lo zio, affermato politico, ma irrimediabilmente minato dal cancro, che si libera la coscienza prima di suicidarsi (l'esplosione d'ira di Tex dopo aver appreso la verità è quasi un unicum nella saga texiana, mi pare). Diciamo che però in generale, la galleria di personaggi e di avventure memorabili si assottiglia sempre più man mano che si procede nella saga. Il Tex dei numeri dal 400 in poi è quasi irriconiscibile rispetto a quello dei primi 200.
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Re: Tex Willer

Messaggio da Quickdraw »

Il miglior periodo di Tex è senza dubbio quello che va dagli anni 60 fino agli inizi degli anni 90 dove ancora belle storie si trovano eccome, quindi arriviamo quasi fino al n° 400. E con la fine degli anni 90 che inizia un periodo più difficile.
La differenza è, che nel periodo d'oro, che è proprio quello dei nostri anni 70, ma già era iniziato dalla metà dei 60, la media delle storie va da 8 a 10, con veri capolavori e, quindi molti 9 e 10; ci sono anche storie più "deboli", ma è normale.
Dagli anni 90 la media si è abbassata arrivando a 6-7, con poche storie che raggiungono l'8, ma non si vedono purtroppo più i 9 e i 10.
Oggi sono di più le storie sul 6, 6.5 e vedere anche degli 8 diventa più raro, ma non è esatto dire che non ci sono, il fatto è che sono molto meno frequenti che nel nostro periodo, dove era più facile trovare una grande storia, che una appena sufficiente. Oggi invece è tutto il contrario: più storie diciamo "ordinarie", e meno capolavori.
Trovo soprattutto che, al giorno d'oggi, stanno "toppando" le storie che dovrebbero essere le più attese: vedi il ritorno di Mefisto (secondo me una pessima idea e realizzata peggio...), e il ritorno di Yama, (davvero poca cosa; impietoso il confronto con le prime storie dello stesso personaggio...).
Naturalmente questo è il mio modesto parere :)
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Re: Tex Willer

Messaggio da Whiteshark »

In effetti Yama e Mefisto sono stati "uccisi" dall'ultimo sequel, specie il primo, passato dall'incontro col popolo di pietra e dalle paludi dello Yucatan al comando di "vermoni neri" stile Carlo Rambaldi in Dune em_nono
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Re: Tex Willer

Messaggio da franz75 »

Mah...se proprio proprio fossi costretto a scegliere con la pistola alla tempia, direi che l'ultima rentree di Yama è stata di gran lunga meno peggio di quella di Mefisto.
Purtroppo, Yama scontava l'ultima avventura del grande Bonelli che in quell'occasione aveva palesemente toppato (forse l'unico vero, grande flop della sua carriera), con il figlio di Mefisto ridotto ad evocare un pipistrello parlante con la formuletta "Ary-Ary-Aryman" che faceva tanto "salagadula-megicabula-bibbidibobbidi-bu"... :D. Qui, almeno, non si arrivava a quelle vette di ridicolo.
Il ritorno di Mefisto disegnato da Villa (benissimo, tra l'altro), era stato un'offesa al personaggio ed all'intelligenza dei lettori di Tex: come annientare l'antagonista conn la "A" maiuscola, facendolo affogare nel vaudeville...penso che se i Cetra avessero mai pensato di fare la parodia di Tex contro Mefisto, l'avrebbero più o meno risolta così... :lol: Un Nizzi francamente al suo minimo storico.
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Re: Tex Willer

Messaggio da Whiteshark »

Mefisto affogato nella "vaudeville" nizziana ? Forse meglio la "vaudeville" vecchioniana, con un racconto che è proprio "scemo".....
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Re: Tex Willer

Messaggio da wildboys-wildboys »

nell'ultima edizione del "Lucca comics", è stato presentato il "Monopoli di Tex"

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