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Momenti di commozione

Argomenti generici relativi alla programmazione televisiva
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galerius
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da galerius »

Già, un puro caso :D
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barbatrucco
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da barbatrucco »

em_fischia

Comunque, rispondendo a Kento, non credo sia quello il film ricordato da Insight visto che c'erano le didascalie da film muto; poi "L'ultima neve..." era appena uscito, appunto, e non sarebbe mai passato in tv così presto a parte le anteprime su Prima Visione...
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Insight
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da Insight »

Ma credo che KentoStraker non abbia voluto rispondere a me, ma ricordare un suo momento di commozione televisiva :)
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francilag67
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da francilag67 »

galerius ha scritto: Ma c'erano comunque casi in cui eventi tristi/tragici, pur ampiamente previsti, avevano un effetto devastante assicurato...nel caso citato de L'Albero di Natale, mettiamo...si sa benissimo come va a finire, eppure lacreme napulitane a gogo...
Io ricordo che questo film lo avevano proiettato a scuola in quarta elementare (quindi 1976/77), e venni a sapere che alcuni compagni lo avevano già visto in televisione … ed una compagna pensò subito di "spoilerarmi" (allora il termine non era in uso) che fine faceva il povero Marcel ... :( :( :(

Io cercai di non darle retta .. ma sulla scena finale, quando il padre trova il figlio morto sotto l'albero … giù le cascate del Niagara!! em_buu em_buu em_buu em_buu em_buu

Quanto piansi …

Un altro film che mi fece piangere e a cui associo un altro momento di maggiore commozione è "L'ultima neve di primavera " … anche lì ragazzino che muore per una grave malattia .. em_buu em_buu
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galerius
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da galerius »

Intanto, cara Franci...bentornata ! :)

L'Ultima Neve... non l'ho visto all'epoca - lo si sarebbe potuto vedere solo al cinema - e nemmeno dopo, per intero ( solo qualche sequenza tra cui, appunto quella tristissima del finale al luna park ).
Inevitabilmente non ha avuto l'impatto che forse avrebbe avuto se visto da preadolescente.

Riguardo a L'Albero... devo dire che a tutt'oggi per me resta il vero colpo basso del genere larmoyant.
Incompreso mi aveva toccato, sì, ma in un certo senso Andrea, lo sfortunato piccolo protagonista, per le sofferenze e le ingiustizie patite è già un piccolo adulto, un personaggio di notevole spessore psicologico.
Marcel invece è un bambino spensierato vittima di circostanze assurde, che muore facendo una cosa 'da bambino' come scartare i regali.
Per il primo sento solidarietà e anche rabbia per l'incompresione di cui è fatto oggetto, e questi sentimenti mettono un po' in secondo piano la commozione ; per il secondo no, è tristezza allo stato puro, concentrato, lacerante.
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francilag67
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da francilag67 »

Grazie mille, Imperatore … ;) :) :)

Già, dimenticavo "INCOMPRESO" … anche quel film mi fece piangere, anche se lo vidi per la prima volta trasmesso in tv negli anni Ottanta. Nel libro il piccolo protagonista (che si chiama Humphrey e il fratellino Miles, nel film hanno ovviamente italianizzato i nomi e resi più semplici) resta paralizzato, mentre nel film ahimè muore… :( :(

Mi era odioso quel fratellino, che non veniva mai punito pur essendo spesso la causa scatenante dei guai in cui si andavano a cacciare i due, e così il padre rimproverava sempre Andrea e giustificava Milo, vedi episodio della ricerca del regalo per il padre a Firenze (dove era ambientato il film) e quello in cui Andrea vuole lavare la macchina, sempre per cercare di conquistarsi il suo affetto e la sua benevolenza. Ed invece arrivava sempre quel fratellino appiccicoso, piagnucoloso e rompiscatole a scombinargli i piani ! em_angry em_angry em_angry
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Insight
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Re: Momenti di commozione

Messaggio da Insight »

Milo è ancora così piccolo che non si rende conto di nulla o quasi, salvo quando capisce da solo che la madre è morta...Per il resto è un tipico caso di irresponsabilità infantile; anche quando il fratello è in punto di morte, lui gli dà il bacio della buonanotte...

Bravissimo il regista a cogliere questi momenti, a penetrare così in profondità nel mondo dell'infanzia, a coglierne anche gli aspetti più amari e talvolta crudeli.
Peraltro, a mio parere, il padre dimostra di aver capito poco anche alla fine, quando se ne esce con una considerazione del tipo: "Oh, Andrea, perdonami, non avevo capito che il più fragile dei due eri tu...". Il che può anche essere, ma non mi pare che sia quello il problema...non è il problema di quale dei due figli sia il più fragile, visto che peraltro uno dei due è ancora così piccolo da non avere un carattere completamente definito...

Il vero problema, secondo me, è che il padre ha completamente dimenticato che Andrea era ancora un bambino e l'ha trattato da adulto solo perché era il maggiore dei due figli. I genitori, e gli adulti in genere, non sanno rapportarsi col mondo dei bambini, questo io credo che sia il messaggio di questo bellissimo film.
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